Relazione da capo delegazione per visita sindacale RDT (1961)

Quarto-stato

Salerno lì 24.07.1961

Oggetto: delegazione di studio della FIOT nella RDT

Segreteria Nazionale FIOT
Corso d’Italia, 25
ROMA

RELAZIONE

Com’è noto, la delegazione di studio della FIOT nella RDT era composta dal sottoscritto, dalla compagna
Bersaiglieri Graziana di Varese e Frigerio Assunta di Como.
La delegazione è arrivata a Berlino il 21 aprile ed è ripartita il 4 maggio 1961.
Abbiamo avuto due conversazioni con la Segreteria Nazionale del Sindacato Tessile e Abbigliamento,
all’arrivo e alla partenza.
Abbiamo anche avuto una conversazione col responsabile dei rapporti internazionali della F.D.G.B..
La nostra permanenza, per visite alle fabbriche, è stata nella Regione della Turino e precisamente nel
circondario di Muhlhausen, Provincia di Erfut.
Abbiamo visitato fabbriche tessili e di abbigliamento.
Abbiamo visitato case dei sindacati per ferie dei lavoratori, una coop. agricola, un circolo culturale, l’ex
campo di concentramento di Buchenwald, la mostra internazionale dei fiori e Erfut ed il monumento al
soldato sovietico a Berlino.
Il 1° Maggio l’abbiamo passato a Muhlhausen, città di 55 mila abitanti, dove hanno sfilato in corteo circa 25
mila persone.
Debbo anche informarvi che il 25 Aprile, anniversario della liberazione del nostro Paese dal nazifascismo,
l’abbiamo festeggiato offrendo (e avremmo dovuto offrire) un ricevimento ai compagni Tedeschi.
Quasi ogni sera i compagni ci conducevano nei locali da ballo, bar, ecc.
Abbiamo avuto un’accoglienza magnifica, dai dirigenti, dalla gente che incontravamo per caso, e
soprattutto dai lavoratori nelle fabbriche.
I compagni Tedeschi hanno fatto il possibile per farci trovare a nostro agio e per soddisfare tutte le nostre
richieste di conoscere…..

STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL SINDACATO TESSILE DELLA R.D.T.

Il settore tessile e abbigliamento è una sola federazione sindacale, ed ha la seguente strutturazione:

1) la Segreteria Nazionale è composta di 7 membri, con le seguenti commissioni di lavoro:

a) agitazione e propaganda
b) sanitaria e infortuni
c) economica
d) salario e diritto del lavoro
e) organizzazione
f) ufficio personale
g) questione tedesca in generale
h) segretario della gioventù

2) il Comitato Centrale è composto di 100 membri effettivi e 20 candidati con compiti consultivi.
3) Il Sindacato è strutturato in base ai Distretti (Province) e circondari (zone), ma, naturalmente, la
base fondamentale del sindacato è l’organizzazione di fabbrica.
4) La Federazione del sindacato Tessile e abbigliamento organizza 610 mila lavoratori uguale a 93%
degli organizzabili, di cui il 72% sono donne. Almeno 200 mila organizzati, lavorano nelle aziende
private.
Infatti ci sono:

a) aziende statali (proprietà del popolo) che sono l’80%
b) aziende a partecipazione statale
c) aziende private, che al massimo occupano 300 dipendenti

Dal 1952 al 1961, nel settore tessile, i salari sono aumentati di oltre il 100%.

ASSISTENZA

L’assistenza è completamente gratuita: l’assistenza farmaceutica, sanitaria, ospedaliera, ecc. con cura
preventiva, ecc. In una parola si può affermare che esiste un vero sistema di sicurezza sociale, e che
veramente l’uomo è considerato come un capitale prezioso.
Oltre a case di villeggiatura, colonie per bambini, asili d’infanzia, istituzioni per la gioventù (campi sportivi,
circoli, ecc.), campeggi, insomma tutta l’organizzazione del tempo libero, penso che si debbano sottolineare
almeno altre due cose:

1) l’istituzione della giornata della “casalinga”, vale a dire che le donne hanno un giorno
al mese di riposo regolarmente pagato;
2) l’inizio dell’introduzione nelle fabbriche, a prevalenza donne, di lavanderia per il
bucato di casa, come abbiamo avuto modo di vedere in una fabbrica di camiceria e
pigiameria della città santa.

Grande cura viene prestata per l’apprendistato, con apposite scuole teoriche, pratiche, ecc.

IL POTERE DEI LAVORATORI NELLA FABBRICA

Il potere dei lavoratori e del sindacato si esercita in tutte le forme ed in ogni attività che interessa i
lavoratori stessi e le loro famiglie.
Nella fabbrica il sindacato è in stretto contatto con la Direzione aziendale.
Gli operai conoscono giorno per giorno l’andamento della produzione in rapporto al piano settennale e
annuale, conoscono i costi di produzione, i prezzi e i mercati di vendita, conoscendo questo, i lavoratori alla
fine dell’anno sono anche in grado di sapere qual è il fondo destinato al miglioramento dei salari, sotto
forma di una specie di premio di rendimento.
È naturale che la funzione, il compito e il potere del sindacato è diverso tra un Paese capitalista e un Paese
dove è stato eliminato lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo.
Il Sindacato ha un ampio potere sulle cose che interessano i lavoratori.
Per esempio abbiamo assistito ad una riunione del Consiglio di Produzione aziendale in una fabbrica di
maglieria (organismo di collaborazione e di controllo della direzione tecnica aziendale), dove dopo la
relazione del Direttore sull’attività produttiva dell’ultimo periodo e l’intervento della dirigente sindacale
aziendale, si è acceso un vivace dibattito circa la qualità dei filati, l’organizzazione del lavoro, i mercati di
vendita, i clienti e le assenze degli operai.
Discussione alla quale sono intervenuti operai, capi reparto e il dirigente sindacale Provinciale.
Eppure questa fabbrica aveva superato la quantità di produzione,, in relazione al piano, fino a quel
momento previsto.
Nel quadro dei rapporti tra operai e Direzione aziendale si deve sottolineare la grande armonia esistente,
armonia che si nota subito guardando i volti degli operai stessi, da non confrontare evidentemente dalla
tensione del lavoro e dei rapporti ad una fabbrica del nostro Paese.
C’è però, in generale, ancora scarsa partecipazione dei giovani e delle ragazze alla vita produttiva e alla vita
del sindacato, come per esempio nella fabbrica di cui sopra accennato che c’era scarsa partecipazione di
giovani alla discussione.
Questa situazione però non è uguale in tutte le aziende, ci sono fabbriche per esempio quella di camiceria
della città santa, dove esiste un’alta partecipazione di giovani alla vita e alla direzione del sindacato.
A proposito di giovani, abbiamo fatto le nostre osservazioni e tentato dei suggerimenti.
Per esempio abbiamo suggerito che ci dovrebbe essere maggior confronto, maggiore conoscenza sulle
condizioni, la vita e l’avvenire dei giovani dei Paesi socialisti e Capitalisti, come per es, l’Italia.
I compagni Tedeschi ci dicevano che c’è attualmente una campagna e uno sforzo in tutta la R.D.T. sul
problema dei giovani.

I contributi sindacali vengono raccolti dai collettori volontariamente e non con trattenuta da parte delle
direzioni aziendali.

La nostra delegazione decise di prendere impegno di popolarizzare quanto più è possibile la condizione
operaia e la situazione in generale della R.D.T., con conferenza da organizzare, articoli sui giornali, ecc.
Siamo rimasti di accordo che possiamo chiedere materiali e articoli per la stampa (già tradotti) su singoli
problemi interessante qualsiasi questione la R.D.T..
Teniamo delle corrispondenze con gruppi di operai e giovani.
Debbo comunicarvi inoltre, che tra gli altri, abbiamo avuto in omaggio un quadro (veramente non di troppo
valore, e non so nemmeno chi è raffigurato) per la FIOT nazionale che però tengo ancora a casa mia, non
avendo avuto la possibilità di consegnarlo.

Per ultimo, vorrei dare il mio giudizio sulla nostra delegazione.
La prima cosa da osservare, a mio avviso, è che nella delegazione esisteva diversità nel livello politico e di
conseguenza la mancanza assoluta di unità della delegazione stessa, e mancava qualsiasi armonia.
È capitato più di una volta, che ogni membro della delegazione affermava una cosa diversa dall’altro. Senza
parlare delle diversità nelle cose più minute e spicciole.
Ogni membro della delegazione pensava di conoscere e sapere più dell’altro e voleva dimostrarlo, questo
capitava e nelle discussioni ufficiali e nelle discussioni ufficiose e individuali.
Queste affermazioni non sono soltanto frutto del mio giudizio ma anche di altri compagni che stanno nella
R.D.T.

Per esempio, si decideva che in una determinata conversazione doveva parlare il sottoscritto concordando
già le cose da dire, all’improvviso invece saltavano fuori le compagne della delegazione affermando cose
non concordate.
C’era a mio avviso, una punta di ostentata superiorità nei confronti di “quelli Meridionali”, dato che sono
più “arretrati”, con polemica continua tra noi.
Se ho detto queste cose non è per sottolineare pettegolezzi, anzi li ho messi da parte.
Detto questo però, debbo aggiungere, che nel complesso la delegazione nell’insieme ha lavorato, ha dato
un contributo alle discussioni apprezzate anche dai compagni Tedeschi, mostrando delle competenze e
delle conoscenze.
Un buon contributo quindi nel complesso e apprezzato.

La mia opinione, è che per altre delegazioni della FIOT che andranno all’estero, bisogna guardare meglio il
livello politico dei compagni, che il capo delegazione deve conoscere meglio i vari compagni, affinché si
possa dare un contributo maggiore.
Infine, vorrei esprimere la mia personale soddisfazione, per aver avuto modo di visitare, per la prima volta,
un Paese e le fabbriche a regime socialista.
Nel chiedere scusa del ritardo e del tipo di relazione che certamente non esprime con chiarezza tutto il
necessario, colgo l’occasione, per inviarvi i più fraterni saluti.