Fabio Fornaro, alla mia città mancano persone innamorate

Trentatré anni, nato in Germania ma gli occhi e il colore dei capelli dicono che è del Sud Italia. Fabio è un filmaker e quando parla del suo lavoro gli si illuminano gli occhi. Fabio Fornaro quando pensa a cosa creare ha lo sguardo perso nel vuoto. Ti ascolta ma non lo sta facendo veramente. Poi si ferma e non ti dice mai fino in fondo a cosa sta pensando. Aspetta di creare e di tradurre i pensieri in video; dopotutto è proprio quello che mi ha detto durante l’intervista: a lui risulta facile fare video perché è il suo modo naturale di esprimersi.

Fabio è uno di poche parole ma un ragazzo che ama i “fatti”. La sua produzione è
ampia. Video bellissimi, in grado di toccare la corda più profonda. Uno su tutti “Così è
Natale” di qualche anno fa. Colpire chi guarda e chi ascolta le parole: cosa c’è di più bello
per un artista? Emersione incontra Fabio Fornaro.

Perché ti piace fare video?

«Amo fare i video perché riesco a trasmettere in immagini le mie emozioni, i miei sentimenti, i miei pensieri, cosa che non riesco io personalmente a esternare, nei video mi viene tutto più facile».

Hai dedicato tanti lavori a Nocera Superiore, la tua città. L’hai fatta conoscere con i tuoi
video. Ti sei sentito gratificato dalle istituzioni?

«Sì, è vero, ho dedicato alcuni lavori, il primo è stato “Happy from Nocera Superiore” e con questo video che mi sono lanciato in questo mondo, sono riuscito a coinvolgere centinaia di persone e abbiamo avuto un successo straordinario scalando le classifiche di tutta Italia. Dopo un po’ ho voluto realizzare un progetto molto importante “Nocera Superiore” ho voluto mostrare alla gente quello che non volevano vedere “la realtà” e anche questo è stato apprezzato molto anche dai nocerini che purtroppo per il lavoro hanno dovuto lasciare la città a malincuore. Se mi sento gratificato dalla mia città? In realtà mi sento gratificato di più se vedo crescere la mia città»

Ti chiedo la stessa cosa che ho chiesto a Gabryel Battipaglia, in occasione della sua intervista per “Emersione”, qualche giorno fa. Cos’è che manca alla tua città e cos’è, invece, ciò che vorresti cambiare?

«Secondo me alla mia città mancano proprio le persone che amano questa città».

Cos’è per te un talento?

«Penso che il vero talento nasca dal connubio tra passione e determinazione. La vita
attraverso le immagini delle volte, sa lasciarci a uno stato emozionale davvero unico e
trascendentale… ed è in quel che cerco di riscoprimi!»

Qual è il tuo sogno?

«Il mio sogno è realizzare un film tutto mio e magari entrare nel mondo del cinema!» Auguri, Fabio, buona “emersione”!

Anita Santalucia