LA CULTURA A TAVOLA. IL CAVOLFIORE DELLO ZINGARO
Tradizione. Una
parola spesso usata per abitudine, per definire un momento o un’azione ripetuta
per molti anni.
Ma il suo vero
significato qual è? La definizione da vocabolario è: “Il complesso delle memorie, notizie e testimonianze trasmesse da una
generazione all’altra.”
Rispettando una
tradizione mostriamo rispetto alla memoria
e a e alle notizie che ci sono state tramandate dai nostri antenati più
lontani, ma anche da chi a noi è più vicino.
Viviamo in un
paese, l’Italia, dove una delle tradizioni più osservate è quella culinaria,
che rimanda alla trasmissione della
nostra cultura, dei saperi e delle buone prassi legate al cibo … ma non solo.
Il nostro stare a tavola è cura per quei valori e per quell’affettività, che ci
rende anima dei nostri territori.
Come possiamo
rispettare questa tradizione?
Iniziamo a
capire quali sono innanzitutto le tradizioni culinarie dei nostri luoghi, in
questo caso analizzeremo quelle che riguardano la provincia di Salerno.
Proporremo
ricette del passato, alcune dimenticate, ma che sono parte fondante della
nostra cultura. Riscoprirle vuol dire preservare la nostra identità territoriale
dalla “dimenticanza” che il rumore dei giorni moderni porta con sé.
Il Cavolfiore dello zingaro
Ingredienti:
- Cavolfiore
- Burro
- Origano
- parmigiano
Preparare una
salsa sciogliendo del burro con il pangrattato aromatizzato all’origano.
Togliere il composto
dal fuoco e mescolare del parmigiano nel burro così aromatizzato.
Lessate il
cavolfiore, scolarlo e metterlo nei piatti cosparso della salsa preparata.
Questo piatto non ha una storia, né tantomeno viene preparato in un periodo particolare dell’anno, ma sicuramente è una delle specialità tradizionali delle nostre zone preparato con cura e amore dalle nostre nonne.
Anna Maria Sellitto