PROTEINE CREATIVE
Con una goccia di mare…
Un
giorno un terribile virus decise di fare il giro del mondo infettando tutte gli
esseri umani che incontrava. Non aveva le gambe per spostarsi, a dire il vero,
non aveva nemmeno gli occhi; così per passare da una persona ad un’altra il
virus si serviva delle goccioline presenti in uno starnuto, di una stretta di
mano poco pulita, di un abbraccio tra persone influenzate, utilizzava perfino
un bacio.
Passò
dall’Oriente all’Occidente senza alcun passaporto, senza cacciare un soldo per
biglietti aerei, per viaggiare sulle navi, senza pagare la metropolitana;
saliva gratis anche sui pullman e sempre gratis andava a cena assieme alle
persone. Risparmiando su trasporti e cibo, in una manciata di mesi, il virus
divenne il padrone di tutto il Mondo!
Conquistare
il pianeta, infatti, era per lui un gioco da ragazzi: bastava attaccarsi ai
polmoni delle persone, al loro respiro ed il gioco era fatto! Gli uomini, ben
presto, si resero conto che nessuna delle armi che possedevano era in grado di
sconfiggere il virus, così per combatterlo anziché metterci la faccia se la
coprirono definitivamente con le mascherine, nascondendo così anche il sorriso,
bene assai prezioso e molto raro nel mondo degli uomini.
Arrivò
l’estate, il virus – diventato obeso a causa di tutti i respiri di cui si era
nutrito – decise di fare una passeggiata vicino al mare. Da buon parassita
quale era non ci andò da solo, ma con le gambe di una donna che aveva infettato
e che abitava proprio sulla spiaggia. La donna si immerse nel mare come faceva
ogni mattino e quel giorno nel mare, assieme a lei, ci finì anche il virus che,
non sapendo nuotare, tra un’onda e un’altra si sentì mancare il respiro.
Dopo
un paio di settimane la donna aveva sconfitto l’ospite sgradito che – in assenza di un corpo da infettare – si
ritrovò grasso, stanco e senza crema solare su di una pietra sotto il sole
cocente di agosto.
Il
mare rivolgendosi al virus disse:
“Che ti piaccia o no è giunto, per
te, il momento di lasciare il mondo degli uomini. Attaccandoti al respiro hai portato via loro
tutto: ricchezze, affetti, gli hai tolto la libertà, le certezze economiche per
le quali gli uomini uccidono e mentono. Gli hai portato via il sorriso che,
sempre più spesso, considerano una cosa sciocca che appartiene ai sognatori, proprio
come la donna che ti ha fatto conoscere il mare.
Stai morendo virus, il tuo ciclo
finisce qui su questa pietra, ma io non ti lascerò solo; con la marea di questa
notte ti porterò via con me. Nelle mie acque salate annegherà per sempre il tuo
lato virulento e ti trasformerai in qualcosa di buono per il pianeta”.
Il mare – con la prontezza del saggio che dalla natura coglie ogni messaggio di vita – trasformò il virus in una goccia d’acqua salata e la posizionò vicino ai coralli proteggendo, così, sia la costa della terra che il costato degli uomini.
Lucia Quaranta