AUSER DI MODENA. I SERVIZI DELL’ ASSOCIAZIONE DURANTE LA PANDEMIA.

Tra le persone più a rischio in questi
tempi di emergenze Covid gli anziani, non solo per la loro salute fisica, ma
anche per l’isolamento sociale in cui si possono trovare in mancanza di una
rete di sicurezza. Parlando di anziani non contagiati e costretti al lockdown,
le difficoltà sono state svariate: dalle piccole azioni quotidiane (cura di
sé, igiene, riordinare la casa, cucinare) al problema più grande ovvero il
divieto degli ultra 65enni (in alcune regioni) per poter scendere e fare la
spesa. Tutto ciò aggiunto al grande senso di solitudine di chi per svariati motivi
è costretto a vivere solo.

Tante sono, fortunatamente, le
associazioni in Italia che si occupano degli anziani, sebbene ci siano sempre
fasce di territorio scoperte, in cui si arriva all’anziano tramite altri
percorsi.

AUSER
SUL TERRITORIO ITALIANO

Oggi però voglio parlare della Auser:
Associazione per l’invecchiamento attivo
. La mia collega Silvia
conoscendo la mia passione per determinate cause mi ha messo una pulce
nell’orecchio: “sai che qui in Molise la Auser è molta attiva, prova a
vedere sul tuo territorio o a livello nazionale”.
Dico grazie a Silvia,
perché mi ha fatto scoprire un mondo incredibile e grazie alla sua idea ho
avuto modo di parlare con persone straordinarie. E in questi tempi di
distanziamento sociale, avere una chiacchierata telefonica, seppur sotto forma
di intervista con persone validissime che fanno un lavoro eccezionale è stato
un piccolo toccasana per la mia anima.

Auser è un’associazione di volontariato e promozione sociale
che opera su tutto il territorio italiano. Nasce nel 1989 dalla Cgil e
dal Sindacato dei pensionati Spi-Cgil, riconosciuta come Ente Nazionale
avente finalità assistenziali ed è iscritta nel Registro Nazionale delle
Associazioni di Promozione sociale, come Onlus. Dal 2003 si separa e nasce
Auser Onlus Federazione Nazionale delle Associazioni Auser di
Volontariato
, dedicata al volontariato.

Auser è presente su tutto il
territorio Italiano, in ogni singola regione, contando ben 1545 sedi tra
strutture ed affiliate, 46.000 volontari e 290.118 soci. [i]

AUSER
MODENA

Dopo
aver spulciato sul sito dell’Associazione, la mia attenzione è ricaduta
sull’Emilia Romagna, terza regione per contagi Covid.  Decido, pertanto, di contattare Auser
Modena
. Che il servizio sia efficiente e rapido lo si capisce già dagli
operatori in sede che tempestivamente e cordialmente mi hanno messo in contatto
con il presidente Michele Andreana ein seguito con il
coordinatoredeivolontari Aurelio Calzolari.

Il
presidente Adreana
mi
racconta gli esordi dell’associazione, di Bruno Trentin e della SPI-CGIL.
Ben trent’anni di storia da celebrare nel 2021. Grazie al suo racconto capisco
meglio cosa si intenda per invecchiamento attivo.

“Il
vincolo statuario dell’Auser è quello di considerare l’anziano come contributo
alla società, e come parte attiva ed integrante di essa”,
sostiene Andreana. Valorizzare
e rendere vivo, attivo e partecipe l’anziano è la chiave cardine del sistema
Auser e in particolare dell’operativo di Modena.

Oltre
ai tradizionali servizi di aiuto alla persona con fragilità e di
contrasto alla solitudine la Auser mette a disposizione un servizio di apprendimento
permanente,
dove si soci anziani possono frequentare le iniziative delle
Università popolari, dei circoli e dei centri culturali.

Altro
ramo ancora più interessante di cui ci parla sempre il presidente Andreana è il
Turismo Sociale e Attività per il tempo libero, al quale possono
partecipare, non solo gli anziani, ma tutti gli iscritti all’associazione.

In
sintesi, non sono volontariato di base, ma anche formazione, incontri, cultura,
viaggi e gite: un arricchimento davvero incredibile e una vita ancora più
attiva e gioiosa di prima.

Andreana tiene, inoltre a sottolineare che
i volontari non sono solo ultra 65enni, ma di tutte le età, che nella provincia
di Modena Auser è presente su 33 comuni su 46 e conta su 5000 soci. Inoltre
l’associazione si sostiene tramite raccolte fondi e tramite il 5×1000. 

 

AUSER MODENA DURANTE IL
COVID

Dopo
il dpcm del 10 marzo la maggior parte dei volontari avendo più di 65 anni non
poteva uscire di casa e per un momento abbiamo temuto di non poter continuare
il servizio

sostiene AndreanaRimboccandoci le maniche, abbiamo, però, subito
riacceso la fiammella”.

I
primi servizi ad essere stati bloccati per motivi sanitari sono state le visite
programmate alle strutture sanitarie (sia da parte degli anziani da
accompagnare sia per i parenti) e il servizio di accompagnamento alle persone.
In casi eccezionali si è potuto compiere qualche viaggio verso le strutture
sanitarie come, radiologia o centri di diabetologia.

Ovviamente
le attività di promozione turistica, sociale e ricreativa sono tuttora sospese.

Attivato invece il servizio per la spesa a domicilio e
per la consegna dei medicinali, servizi di cui ci parla il coordinatore dei
volontari Aurelio Calzolari.

Prima del Covid il suo ramo di volontari si occupava
di trasportare gli anziani dalle loro case agli ospedali e viceversa. Nel sono
2019 hanno effettuato ben 7000 trasporti, con una squadra di 55 volontari e 7
autovetture.

“Scoppiata la bomba del Covid, ci siamo ritrovati con
tutti i mezzi fermi, con gli ospedali che non accettavano più ingressi e con i
65enni che non potevano uscire
” –
racconta Aurelio. Da qui nasce l’appello a tutta la popolazione, appello
raccolto da Francesco Martinelli studente al 2° anno di scienze
politiche e da altri 75 ragazzi sia universitari che liceali. Francesco ci
racconta che vivendo nelle associazioni i contatti con la Auser sono sempre
stati ottimi, hanno accettato di buon cuore la sfida e ne sono rimasti
contenti. Le associazioni studentesche partecipanti sono state due la  “Rete degli studenti medi” e la “Rete
degli studenti universitari”
, più altri ragazzi al di fuori.

“Abbiamo subito creato una rete, semplice, ma
efficiente: pubblicità su whatapps, facebook e teleradio città per il servizio
di spesa a domicilio e per la consegna dei medicinali-
afferma Aurelio.

Grande aiuto fornito dalla Coop 3 di via vignolese che
ha dedicato uno stabile intero ad i volontari di Auser, per poter organizzare
le spese, e i ragazzi con le auto. Il tutto in maniera scaglionata, in modo da
non creare assembramenti. Dalla base un volontario in sede con la scheda
raccoglieva le richieste per la spesa e soprattutto si assicurava che fossero
famiglie o persone che potevano essere avvicinate, quindi, non infette o non in
quarantena. Tali casi venivano poi segnalati alle autorità di competenza e
comunque non abbandonati.

“La soddisfazione è stata grande, i ragazzi sono stati
eccezionali e hanno fatto anche più di quanto fosse stato chiesto. Si è parlato
di portare la spesa a persone sole, spesso 80enni che abitavano anche in
palazzi senza ascensori e i ragazzi l’anno fatto sempre in maniera molto
zelante e con gioia”
conclude Aurelio.

Nonostante il periodo traumatico che tutti abbiamo
vissuto mi emoziono ad ascoltare questi racconti e sono felice che tante
persone grazie a ragazzi come Francesco, ad Aurelio, al Presidente Andreana,
e a tutti i volontari di Modena tante persone non si siano sentite sole,
e abbandonate. Perché portare la spesa, ascoltare una persona al telefono,
regalarle un sorriso quotidiano (oltre all’atto pratico di portare la spesa)
sono gesti d’amore infinito che ci permettono di vivere in tempi di Covid.

Nella conclusione della telefonata Aurelio mi dice che
par quanto possibile, il servizio, spesa, di ascolto e di consegna pacchi di
beneficienza resta sempre attivo. Lo ringrazio per la testimonianza e per la
sua grande voglia di fare e per avere regalato anche a me una piacevole e
costruttiva chiacchierata in tempi di Covid.


[i] Dati presi Auser.it/ chi siamo             

Raffaella Grimaldi