“DALL’ALTRA PARTE DEL CIELO”

MARCO IACOVELLI

“Dall’altra parte del cielo” di Marco Iacovelli, edito da Polis SA Magazine, è “un fantasy noir” con
una sottile trama psicologica e avvincente, in cui la
protagonista, Valentina, è una giovane donna semplice con “una simpatia, una loquacità, un saper fare che conquistavano tutti”, macon un lavoro modesto di “badante”! 

La prima parte del romanzo è incentrata sulla vita “reale e tragica” di Valentina Galluzzo
– donna molto determinata, forte e passionale, anche empatica – rallegrata
solamente dall’amore per le figlie, Alessandra e Tamara, e per sua sorella
Paola e la sua famiglia; la seconda parte si focalizza sulla sua voglia di “liberazione” dalla “tragicità” che contraddistingue la sua “misera vita” … sulla sua voglia di riscatto e di libertà!

“Valentina
è il classico personaggio anonimo della nostra società: una donna umile che,
grazie al suo lavoro, è riuscita a ritagliarsi un contesto di vita dignitoso,
ma la cui esistenza è funestata da alcune situazioni particolari alle quali il
destino benevolo o malvagio offre una soluzione radicale!”
rivela l’autore
rivela a Polis Sa Magazine.

Marco Iacovelli – in alcuni tratti del romanzo – utilizza toni volutamente molto pesanti e duri ed un linguaggio un po’ crudo, in alcuni tratti “volgare”, al fine ditrasportare il lettore nella tragica dimensione reale, di difficoltà economica ed emotiva, in cui vive Valentina.

“L’unico  che risultava ancora in vita, che si era
distinto per ferocia anche in quella mattanza, che era sparito misteriosamente,
e che per quanto aveva compiuto negli anni della guerra sarebbe stato
immediatamente giustiziato, pluriricercato dai servizi segreti delle potenze
vittoriose, ma anche pluridecorato sui campi di battaglia di tutta Europa,
amato fino alla follia dai suoi subalterni, gentile e leale coi combattenti
avversari, ma solo quando voleva, altrimenti spietato e disumano era il
famigerato barone nero, der schwarze Baron, un uomo incredibilmente coraggioso,
e tremendamente furbo.

Si chiamava Thomas Flimke.”

Il racconto ruota attorno a Thomas Flimke – speleologo
nazista delle SS, autore dello sterminio della popolazione della cittadina di
Oradour-sur-Glane in Francia nel 1944, autentica essenza del male – che
rappresenta agli occhi di Valentina un semplice vecchietto da “accudire” ed a cui “badare”.  

Thomas, fanatico nazista,
responsabile di atroci massacri di civili, si contrappone al vecchio, bonario “nononn”,
che prende a cuore le sorti di Valentina nel volersi riscattare
da una misera esistenza, ma allo stesso tempo l’avverte sulla pericolosità
dell’eventuale liberazione del Male.

“Col tempo ho scoperto che
quell’oggetto non è solo una porta di accesso tra due mondi lontani e remoti,
ma è anche una guida per provare ad avere il controllo su quella entità. Forse
è per questo che scesi io in quella grotta. Forse fui scelto per portarla
fuori. Essa, ho scoperto, si rivela alle persone che hanno determinate capacità
psichiche. Come me…e forse Valentina, come te.”

L’autore ha assegnato a Valentina – costretta in
una situazione non più sostenibile – il ruolo di evocare il Male Oscuro e poi
ha lasciato a lei il compito di “annientarlo”
definitivamente; le ha offerto un’arma micidiale dagli effetti potenzialmente
devastanti.

“Mai” rispose sua
sorella. “È un luogo diverso da ciò che conosciamo abitualmente, è tutto
strano, confuso, spettrale. C’è un’atmosfera di paura che percepisco, ma che
non so giustificare. Non è un posto terrestre o terreno, ne sono sicura. È…
” e si interruppe.

…Dall’altra parte del
cielo.” 

Iacovelli racconta a
Polis Sa Magazine l’interpretazione del finale del
suo romanzo : “ Che la vita non è fatta esclusivamente di momenti bui, ma
anche – seppur in tono minore – di attimi felici … che l’amore di una madre per
i propri figli è una forza che supera l’umana comprensione e che può
contrastare qualsiasi minaccia terrena o spirituale … ed, infine, che questo
mondo moderno – pervaso da tanta cattiveria e crudeltà – ha in sé la forza per
migliorare e migliorarsi.

“”Stai
tranquilla sorella ci penso io ad Alessandra. E poi come diceva nonna, dopo il
cattivo tempo esce sempre il sole, ricordi? Dopo il cattivo tempo esce sempre
il sole”.

E giù
una fragorosa risata.”

Nicoletta Lamberti