L’accesso in Sardegna dopo il 2 giugno. La lettera aperta di Fulvio De Nigris al Governatore Solinas.

Una lettera aperta al governatore della Sardegna. A scriverla è Fulvio De Nigris, impegnato nel sociale con l’associazione Gli amici di Luca e promotore della Casa dei Risvegli dedicata a suo figlio Luca, la struttura pubblica innovativa di assistenza e ricerca dell’Azienda Usl di Bologna che si occupa di persone con esiti di coma e le loro famiglie. Da oltre vent’anni si reca in Sardegna a Carloforte e dalle due righe emerge una forte preoccupazione ed insoddisfazione, comune ai tanti continentali che vedono in questa questa estate come in pericolo il loro accesso all’isola.

LETTERA APERTA AL GOVERNATORE DELLA SARDEGNA
CHRISTIAN SOLINAS
Gentilissimo Governatore Solinas le
Regioni in questo periodo di emergenza Covid-19 sono andate di pari passo con
il Governo centrale in un atteggiamento costruttivo e responsabile,
nell’interesse della salute di tutti i cittadini sia residenti che ospiti. Per
questo mi rivolgo a lei auspicando in un suo ripensamento circa il certificato
di negatività̀ che lei richiederebbe ai turisti.

Il Governatore della Sardegna Christian Solinas
Il Governatore della Sardegna Christian Solinas

Se lei parlasse di autocertificazione, potrei comprenderlo e lo riterrei responsabilmente accettabile, ma un test, credo lo sappia anche lei come la comunità̀ scientifica, non sarebbe attendibile e non tutelerebbe nessuno.
La Sardegna è stata sempre una terra ospitale. Lo sappiamo bene io e mia moglie Clara D’Ovidio, che viviamo a Bologna e che come tanti continentali da oltre vent’anni abbiamo una seconda casa in Sardegna nella splendida isola di Carloforte.

Fulvio De Nigris
Fulvio De Nigris

Lei, dichiarando di accogliere a “braccia aperte “i turisti, in realtà̀ li costringe fuori dall’isola creando un preoccupante e pericoloso sistema di disuguaglianza sociale e incostituzionale per chi usufruisce dei vostri servizi e paga le tasse per la seconda casa. Lei parla di “braccia aperte” ma noi vediamo solo “braccia conserte” chiuse sul petto con un atteggiamento ostile che non comprendiamo. Le altre regioni si stanno attrezzando con altri sistemi e per questo mi appello anche a Stefano Bonaccioni presidente della Conferenza delle Regioni perché́ possa condividere anche con lei un percorso omogeneo di accoglienza e tutela della salute.
Quando quest’estate, come turisti, sbarcheremo sulla sua isola spero davvero che possa accoglierci a braccia aperte, un gesto che condivideremo con un abbraccio collettivo che ora le consegno solo virtualmente.
Un cordialissimo saluto

Cav. Fulvio De Nigris
Direttore Centro Studi per la Ricerca sul Coma
nella “Casa dei Risvegli Luca De Nigris” di Bologna

Redazione e Fulvio de Nigris