Proteine Creative. La stabilità dell’onda

Quando si parla di un’Onda la prima
cosa che viene in mente è il movimento, il dinamismo, il senso di freschezza e
di nuovo. Si dice “cavalcare l’onda”,
essere “travolti da un’onda”, onda corta, onda lunga, onda anomala; in dialetto
partenopeo “vir o mar che te men” perché se il mare ci dà qualcosa è
sempre grazie ad un’onda che ci arriva.

Il movimento delle onde fa sì che
l’acqua non diventi putrida, stagnante, grazie al movimento delle onde si può
tastare il proprio equilibrio, trovare forme di stabilità. Le onde, nel mare
della vita, ci saranno sempre ma è proprio grazie ad esse che possiamo scoprire
i limiti, cogliere le opportunità, sperimentare l’equilibrio, andare oltre per
conquistare nuove certezze.

Non è tutto bianco o nero, né vi può
essere stabilità senza aver conosciuto l’instabilità.

Così un concetto che sembra il
contrario dell’altro, altro non è che il suo completamento; l’uno esiste se
esiste anche il suo contrario. Tutti noi siamo onde che sbattono contro
possenti mura, sugli scogli, copriamo la riva di qualunque cosa, siamo onde che
si infrangono, che si tagliano con la prua della realtà, tutti noi siamo onde
che ritornano sempre al mare.

Le onde non viaggiano da sole, mentre
una avanza l’altra segue…ognuna è diversa, unica, imprevedibile, ma tutte, allo
stesso modo, danzano in un insieme armonioso di sabbia e mare.

Sulla terra abbiamo costruito la
stabilità con il cemento, i beni, le relazioni, ma è nel mare che “la
stabilità”
assume la sua espressione più alta con un’onda. Corrente, alta
marea, burrasca, onde imprevedibili che sfuggono all’abitudine, all’inerzia, le
onde sfuggono perfino alla morte!

Nessuna onda viene lasciata sola, anche
se perde la sua forza non muore; quella che segue l’avvolge e la nutre con la
sua acqua. Ogni onda è
un viaggio piccolo, grande, silenzioso; travolgente che sia non importa, ciò
che conta è che ogni viaggio lo fa sempre in compagnia. Le onde non invecchiano
e fanno tornare bambini chi non cede al punto ma continua il suo cammino con
una virgola o sospeso nei puntini.

“E
la stabilità”?

All’onda non serve e forse non servirebbe nemmeno a noi se ci fermassimo a
guardare un po’ di più il Mare!

Copertina Foto di Free-Photos da Pixabay 

Lucia Quaranta