San Pietro Avellana-Isernia. Trentunesima fiera del tartufo

Il territorio molisano è caratterizzato da un
terreno argilloso e lungo le sue colline interne ed a ridosso dei rilievi
montuosi, boschi di querce e roverelle favoriscono la crescita del tartufo nero
che, assieme al pregiato tartufo bianco, rappresenta una ricchezza per queste
terre: la regione del Molise è tra i maggiori produttori a livello nazionale di
questi preziosi tuberi.

 Consideriamo che il 40% della produzione
nazionale del tartufo bianco proviene proprio da qui ed anche il tartufo nero rappresenta
un’eccellenza che fa onore a queste terre incontaminate.

A far da padrona sulla produzione di tartufi,
fiore all’occhiello della gastronomia molisana, è senza dubbio la provincia di
Isernia con i comuni di San Pietro
Avellana
, Capracotta e Carovilli seguiti dalle zone di Bojano e Castelmauro nella provincia di Campobasso.
Considerato un’istituzione, il tartufo è tutelato e pubblicizzato da diverse
associazioni che organizzano manifestazioni, sagre ed eventi per attrarre
estimatori e turisti nei borghi in cui è possibile degustare pietanze a base di
tartufo e far conoscenza di questa salutare realtà.

 Con un
inedito percorso itinerante che si svolgerà tra laboratori e stand caratterizzati
dalle pietanze al tartufo, il borgo altomolisano di San Pietro Avellana
organizzerà e celebrerà la trentunesima
fiera del tartufo nero
, domenica 9
agosto
: una manifestazione considerata di punta da diversi anni proprio
perché rappresenta un modo efficace ed interessante per favorire la promozione
dei tartufi.

La pro loco
Ad Volana ed il Comune
hanno così
predisposto una caratteristica passeggiata dal centro del paese in via Roma e fino a Piazza Corso San Rocco: il visitatore avrà dinanzi stand organizzati
dai produttori di tartufo con la possibilità di degustare piatti che
rappresentano l’eccellenza della gastronomia molisana. Potrà visitare il borgo,
le sue chiese e partecipare a visite guidate nel museo civico degli usi,
costumi, mestieri ed archeologico dell’Alto Molise che, in ambienti
perfettamente ricostruiti, illustrano l’antichissima storia dei sanniti e le
usanze del periodo del novecento grazie alla collaborazione dell’associazione
Dedalo- archeologia e cultura che già nella giornata di oggi sarà a
disposizione per le visite. Riservata ai più piccini, la partecipazione a
laboratori di archeologia sperimentale e sul costume dei sanniti. Attività
gratuite ma che necessitano di prenotazione presso asp.dedalo@gmail.com oppure al
numero watsapp 3297345581 o 3468395325.

Tra le novità di quest’anno, l’area street
food con la partecipazione di food truck che prepareranno pietanze tipiche al
tartufo e l’animazione affidata ad artisti di strada e band itineranti. Le
casette-stand saranno ben distanziate per rispettare le norme anti-covid e
verrà chiesto l’uso della mascherina. Quest’edizione-spiega il sindaco
Francesco Lombardi-rappresenta una rinascita di un’economia che vuol farsi di
nuovo strada in seguito all’emergenza di una pandemia che ha bloccato diversi
produttori.

San Pietro Avellana fa parte dell’associazione
nazionale città del Tartufo e mira ad ottenere l’inserimento della “Cerca e
cavatura del Tartufo in Italia” nel patrimonio immateriale dell’Unesco con
l’intenzione di valorizzare il tartufo molisano a livello nazionale ed
internazionale. Per informazioni sulla rassegna è possibile rivolgersi alla pro
loco Ad Volana al numero 32920406204 o mediante e-mail sanpietroavellana@tin.it
o info@prolocosanpietroavellana.it
.

Silvia De Cristofaro