Giuseppe Pizzo: LA REGGIA ALBERTIANA DEL PRINCIPE SANSEVERINO A MERCATO SAN SEVERINO

“La Reggia Albertiana del Principe Sanseverino a Mercato” è un saggio di Giuseppe Pizzo, edito ad agosto 2020 da Paguro Edizioni, dedicato al Palazzo del Principe a Mercato San Severino

Recensione di Nicoletta Lamberti

“È difficile rimuovere la convinzione consolidata della paternità “vanvitelliana” del Palazzo Municipale di San Severino, bene culturale, simbolo della città. È da sempre e da tutti, in qualsiasi occasione, denominato “Palazzo Vanvitelli”, forse per la somiglianza all’opera maggiore dell’architetto: “la Reggia di Caserta”, ricavandone sicuramente un vanto per la città.”

“La Reggia Albertiana del Principe Sanseverino a Mercato” è un saggio di Giuseppe Pizzo, edito ad agosto 2020 da Paguro Edizioni, dedicato al Palazzo del Principe a Mercato San Severino, con presentazione di Alessandra Mottola Molfino, Presidente nazionale di Italia Nostra, con prefazione di Stefano Borsi Seconda Università degli studi di Napoli e postfazione di Giuseppe Rescigno.

“È da tutti considerato che l’edificio nasce con destinazione di “convento domenicano”, per volontà di Giovanni Sanseverino (1441) e realizzato più di venti anni dopo dal figlio Roberto I (1466); e che l’impianto quattrocentesco è trasformato o meglio ricostruito nel XVIII secolo (1775), utilizzando l’architettura del periodo (neoclassica, forse su disegno del Vanvitelli o della sua scuola).”

In questo libro si analizza l’origine della costruzione del Palazzo Municipale del Principe, simbolo della città di Mercato San Severino, attribuito da sempre sia dalla “volontà popolare” sia dalla “cultura ufficiale” alla scuola vanvitelliana, ma che invece è un capolavoro attribuibile all’architettura albertiana.

“Tutto ciò può aiutare a dare la risposta all’altra domanda: il palazzo con quella facciata è stato costruito nel 1466 o nel 1775, cioè è rinascimentale o come molti continuano a ritenere è di origine neoclassica e precisamente opera di Vanvitelli?”

LA REGGIA ALBERTIANA DEL PRINCIPE SANSEVERINO A MERCATO SAN SEVERINO
LA REGGIA ALBERTIANA DEL PRINCIPE SANSEVERINO A MERCATO SAN SEVERINO

Per “l’effetto della “damnatio memoriae” (così come afferma M. A, Del Grosso)” quando Salerno divenne una città controllata direttamente dal re di Spagna “ci si affrettò a cancellare ogni traccia del personaggio e dell’intera famiglia Sanseverino che potesse tramandarla ai posteri, come se non fosse mai esistita».”

“Il palazzo Sanseverino, sviluppando l’ipotesi di opera costruita intorno al 1450 (durante il soggiorno di Alberti a Roma), potrebbe considerarsi un modello dell’ideale di “palazzo del Principe” per Alberti: ha tutte le caratteristiche indicate nel De re aedificatoria ed è costruito “ex novo”.

Nel libro l’autore analizza dal punto di vista architettonico le caratteristiche del palazzo: i capitelli, la trabeazione, il reticolo e la simmetria, la proporzione geometrica, etc. comparandoli “con le descrizioni del fare architettonico trascritte dai libri del De re aedificatoria di Leon Battista Alberti: la bibbia degli architetti del Rinascimento.”

“Il palazzo Sanseverino presenta caratteristiche formali che rimandano al mondo romano e a diverse fonti antiche: quella combinazione in cui Alberti ha convogliato la sua creatività nella risoluzione delle problematiche progettuali delle sue costruzioni.”8

Dall’analisi dell’atto di appalto tra i Padri Domenicani ed il costruttore Carmine Calvanese si comprende che “i lavori appaltati devono essere eseguiti secondo il disegno e la direzione dell’ingegnere Michelangelo Arinelli di Napoli” e che l’intervento settecentesco “non ha modificato sostanzialmente l’intero edificio, essendo soprattutto lavori di restauro e consolidamento, conservando il disegno originale rinascimentale (1466), e che l’artefice dei lavori settecenteschi non è Vanvitelli, ma l’ingegnere napoletano Michelangelo Arinelli.”

 Giuseppe Pizzo: LA REGGIA ALBERTIANA DEL PRINCIPE SANSEVERINO A MERCATO SAN SEVERINO
Giuseppe Pizzo: LA REGGIA ALBERTIANA DEL PRINCIPE SANSEVERINO A MERCATO SAN SEVERINO

Le conclusioni di Giuseppe Pizzo che il Palazzo Municipale del Principe sia un capolavoro attribuibile all’architettura albertiana si fondano sugli studi su7Leon Battista Alberti di Howards Burns in “Storia dell’architettura italiana. Il Quattrocento.” del 1998 e su quelli di Giorgio Grassi in “Leon Battista Alberti e l’architettura romana” del 2007 .

“In conclusione, possiamo dire che il Palazzo Sanseverino può considerarsi albertiano, e rientrare in quei progetti attribuibili al grande teorico dell’architettura rinascimentale. Questo, non perché risultino storicamente documentati: ma in virtù dell’appartenenza a quel novero di progetti che gli appartengono, diciamo così, per diritto d’intelligenza. In quel momento soltanto Alberti è riuscito a conciliare la tradizione, ovvero i segreti e le consuetudini del mestiere, con il campionario di nuove forme derivato dagli esempi antichi.”

Nicoletta Lamberti