L’Adorazione dei Magi,un capolavoro della pittura fiamminga nella Chiesa di San Donato a Genova

Il trittico di Van Cleve, commissionato, nel ‘500, da Stefano Raggio, l’illustre genovese che vi si fece ritrarre inginocchiato.

Di Walter G.Cavallo

Nella Chiesa di San Donato, la cui costruzione iniziale risale al XI – XII secolo ed ha un campanile ottagonale di rara bellezza (vedi foto), unico esemplare a Genova, [] si trova  esposta, in una cappella laterale, un’opera di notevole pregio artistico.

Chiesa di San Donato, Genova
-Chiesa di San Donato (Genova) facciata e retro con il campanile a tre ordini di colonne sovrapposte, i primi due originali ed il terzo aggiunto  nell’ ottocento dall’architetto  Alfredo D’Andrade  nella sua qualità di direttore per la conservazione dei monumenti della  Liguria e del Piemonte-

Si tratta dell’Adorazione dei Magi (vedi foto), un trittico commissionato nel ‘500 al pittore fiammingo Joos Van der Beke, detto Van Cleve ( 1485 – 1540/41)  da Stefano Raggio (o Raggi).

Adorazione dei Magi
-Particolare della pala sinistra con il ritratto di Stefano Raggio-

Questo illustre genovese (al quale è legata una leggenda che riguarda la stessa chiesa NDR), certament meglio conosciuto  grazie a quest’opera,  risulta iscritto all’albo della famiglia Fieschi dal 1528  e  dedito al commercio delle stoffe nelle Fiandre; dai suoi testamenti si apprende che la sua Cappella era nella Chiesa di San Donato e che, per adornarla fece dipingere un trittico l’Adorazione dei Magi nel quale si fece ritrarre sull’anta di sinistra , inginocchiato, con alle spalle  Santo Stefano, mentre sull’altra fece dipingere Maria Maddalena, in ricordo della moglie, una Giustiniani, forse da poco deceduta.

Adorazione dei magi
-Ritratto di Stefano Raggio di Joos Van Cleve-

 E’ con l’acquisto di un piccolo ritratto del Raggio, avvenuto nel 2001 da parte della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, che è stata posta l’attenzione su questo splendido esemplare di pittura fiamminga. Il ritratto di Stefano Raggio (vedi foto), di Joos Van Cleve, uno dei principali artefici della scuola di Anversa, fu dipinto fra il 1520 e il 1525, dal vivo, e servì proprio per preparare l’analoga figura del trittico di San Donato, opera, quest’ultima che fu rubata nell’ottobre del 1974, ritrovata tre mesi dopo, sottoposta a restauro e nel 1966 riportata, con una nuova cornice, nell’attuale sede espositiva.

Studi recenti, realizzati dalla dott. F. Simonetti, Direttore e dal dott. G.Zanelli, Conservatore della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, confermano che l’opera fu commissionata nelle Fiandre e lì realizzata. Solo in seguito venne trasferita a Genova, nel periodo sopraindicato ( 1520/ 1525).

Nella pala principale possiamo notare che  le figure di Maria, Giuseppe e dei Re sono tutte inchinate  verso il Divino Infante che è al centro,  il punto in cui convergono tutti gli sguardi. Curiosa la figura di San Giuseppe con un rosario in mano. In quest’opera il ritmo compositivo, lo studio dei particolari, il cielo sereno si fondono in un paesaggio dal carattere profondamente religioso.

Adorazione dei Magi
-Pala centrale-

Oltre  alle due opere già citate, dello stesso autore, a Genova si trovano anche una Madonna Orante a Palazzo Spinola e una Madonna con il Bambino  a Palazzo Bianco. Entrambe le opere hanno dimensioni limitate.

Buona Visita.

La foto dell’autore è tratta da un originale di Anna Gugliandolo

La chiesa è visitabile durante gli orari di apertura (Fatte selve le norme e restrizioni antipandemia vigenti)

Dal lunedì al sabato:
dalle ore 10:00 alle 12:00
e dalle ore 15:00 alle 18:30
Domenica e festivi:
dalle ore 10:00 alle ore 12:00

Bibliografia: a cura di Farida Simonetti e Gianluca Zanelli, Joos van Cleve – intorno al ritratto di Stefano Raggio, Maschietto Editore, Firenze, 2003; Suggestioni fiamminghe di Mario Marcenaro, il SecoloXIX del 29 gennaio 2003.