Dimagrire con una app? Limiti e pericoli

Lunedì 15 marzo 2021 è la Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla. Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione”. Tra questi possiamo annoverare anche l’uso ossessivo delle app per il controllo del proprio peso.

Siamo abituati oramai a usare le app installate sui nostri smartphone per molteplici usi.
Esistono applicazioni per quasi tutto, comprese quelle per contare i nostri passi, misurare quanti Km percorriamo, il nostro battito cardiaco e la saturazione. Altre ancora ci promettono di farci dimagrire…ma c’è da fidarsi?

Parliamo delle app decicate allla coretta alimentazione e al mantenimento del peso corporeo coretto. Tra le più utilizzate quelle che conteggiano le calorie, magari realizzando un bilancio energetico, integrandosi con il contapassi del nostro smartpone o ai braccialetti “activity traker”.

Un bracciale activity tracker

a tal proposito, in un suo articolo, il dott. Michele Sculati, specialista in scienza dell’alimentazione, dottore di ricerca in Sanità Pubblica, scrive: “possono sembrare utili ai fini della nostra dieta tutta via hanno vari limiti

Prosegue l’articolo: “ I motivi sono vari, ad esempio la densità nutrizionale degli elementi risulta ancor più importante delle semplici calorie, ma difficile da calcolare se non con agoritmi su cui non si è ancora raggiunto un accordo condiviso

Il dott. Sculati afferma poi che vanno considerate anche le nuove conoscenze relative alla macrobiotica che considerano altri fattori complessi e importanti ancor più del semplice conteggio delle calorie.

Vanno considerati poi i problemi delle app, specie quelli di accuratezza, come i limiti nella valutazione delle porzioni che nel database degli alimenti a disposizione.

Resta ad ogni modo il problema più importante, che ben si inserisce fra i temi dei disturbi del comportamento alimentare, all’ attenzione dei quali è dedicata la giornata del 5 marzo: quello relativo al “controllo” che può diventare “ossessione”.

Conclude il dott.Sculati: “L’uso delle app può diventare ossessività in persone vulnerabili. E’ dunque da consigliare il monitoraggio del loro uso da parte dei genitori con figli in età adolescenziale. In alternativa al ‘fai da te’ , app. ben realizzate possono. e potranno sempre di più, migliorare la qualità e la tipologia di servizio che un professionista offre. Un buon dietologo potrà però sempre avere una marcia in più rispetto a una app nel capire cosa possa essere utile al paziente, ed il motivo è semplice: il comportamento alimentare umano è, prima di tutto, umano! ”
Fonte: Consumatori e responsabilità

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