18 marzo. “Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid”

Centotremilaquattrocentotrentadue: è il numero, ufficiale dei morti per Covid in Italia, da inizio pandemia al momento in cui questo pezzo viene pubblicato, nella “Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid”

Di Antonello Rivano

La Camera dei deputati lo scorso luglio ha approvato all’unanimità l’istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime della pandemia da Coronavirus. La legge nasce dall’unificazione di diverse proposte presentate a Montecitorio da tutti i gruppi. E al momento del voto il bilancio era di 35 mila vittime

La data del 18 marzo non è stata scelta a caso, è in quella data, esattamente un anno, che i camion militari prelevarono le bare dei deceduti per Covid-19 dal cimitero di Bergamo, per trasportarle verso i forni crematori delle regioni circostanti, nella stessa data veniva registrato il maggior numero di decessi a livello nazionale. La legge prevede un minuto di silenzio nazionale, una programmazione speciale della Rai, iniziative didattiche nelle scuole. Anche Mediaset ha annunciato una programmazione speciale in occasione della giornata.

-Il Ministro della Salute Roberto Speranza-

Il ministro della Salute, Roberto Speranza già lo scorso luglio dopo l’approvazione alla Camera, così aveva scritto su FB: “Il 18 marzo sarà la Giornata mondiale in memoria delle vittime del Covid. Sarà un giorno importante per non dimenticare questa stagione così drammatica e per ricordare tutte le persone che non sono più con noi

Nella dichiarazione di voto finale Maurizio Martina, Pd, uno dei firmatari della proposta aggiunse: “Qualcuno può pensare che questo passo della giornata in memoria delle vittime sia inutile, che una giornata della memoria, in fondo, non cambi le cose, che una giornata non serva a nulla. Io, noi, siamo invece tenacemente convinti che ci sia bisogno di costruire una memoria collettiva, condivisa, di quello che è accaduto, perché un grande Paese fa così“.

Così si legge sul sito delle Camera dei Deputati: La giornata, fissata al 18 marzo di ogni anno, viene istituita al fine di conservare e di rinnovare la memoria di tutte le persone che sono decedute a causa di tale epidemia.  Allo scopo vengono previste e disciplinate iniziative celebrative, informative nonché di sostegno economico alla ricerca. Vengono anche garantiti adeguati spazi sul tema nell’ambito della programmazione televisiva pubblica nazionale e regionale.

-Il Presidente del Consiglio Mario Draghi

Tra le iniziative e cerimonie ufficiali spicca la visita del presidente del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, a Bergamo

Draghi sarà a Bergamo dalle 11 a mezzogiorno: al Cimitero Monumentale, accompagnato dal sindaco Giorgio Gori, e al Bosco della Memoria. Le cerimonie saranno chiuse al pubblico perché è tornata la zona rossa. “Dopo un anno così penso sia naturale che affiorino un po’ di stanchezza e apprensione” dice il sindaco Giorgio Gori intervistato dall’Eco di Bergamo. “Ma bisogna rimboccarsi le maniche”. 

Anci: “Minuto di silenzio e bandiere a mezz’asta davanti a tutti i Comuni italiani”

Il presidente dell’Anci Antonio Decaro ha inviato una lettera a tutti i sindaci italiani perché, partecipino con un minuto di silenzio da osservare alle 11, in concomitanza con l’arrivo a Bergamo del presidente del Consiglio dei ministri, Draghi, al cospetto della bandiera italiana a mezz’asta.

Di seguito il testo della lettera inviata mercoledì 17 marzo.

Caro collega,

domani 18 marzo sarà la prima giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da coronavirus. Nelle prossime ore, il Parlamento italiano istituirà, con legge, la giornata nazionale per conservare e rinnovare la memoria di tutte le persone che sono decedute a causa di tale epidemia.
Così come avvenuto il 31 marzo dello scorso anno, sono convinto che anche i sindaci italiani promuoveranno occasioni e cerimonie commemorative per ricordare le tante vittime che piangono le nostre comunità e onorare il sacrificio e l’impegno degli operatori sanitari.
Testimoniare il nostro essere uniti, il nostro stare insieme come sindaci, senza distinzione di appartenenze geografiche o politiche, è un segnale importante di fiducia e di speranza da trasmettere alle nostre comunità ancora fortemente provate da questa triplice emergenza sanitaria, economica e sociale.
Per questo vorrei chiedervi di condividere un gesto in comune. In concomitanza con l’arrivo a Bergamo del Presidente del Consiglio dei Ministri, prevista per le ore 11 di domani, ritroviamoci davanti ai nostri municipi, indossando la fascia tricolore, per osservare un minuto di silenzio al cospetto della bandiera italiana esposta a mezz’asta.
(fonte ANCI.it).

Ieri 17 marzo 2021 le vittime per Covid, giornaliere, sono state 431. Considerando che generalmente per voli a corto e medio raggio, utilizzando Boeing 737–800 (Ryanair) siamo sull’ordine dei 189 passeggeri + equipaggio, è come se in Italia ne cadessero circa due al giorno!