Da Pegli a Carloforte. “Viaggio nella tabarchinità”, un viaggio interculturale in cinque comunità
Sabato 15 maggio dalle 17.30 alle 18.15 l’Associazione Culturale “Pegli Live” con Antonello Rivano, carlofortino e cultore dell’epopea tabarchina, e con Fulvia Rivano, consulente turistica di Genova, ha proposto in live streaming un’interessante rassegna culturale sulla “tabarchinità” e sulla cultura Tabarchina, preludio anche di un viaggio culturale che si terrà a Settembre in Sardegna tra natura, storia e tradizioni.
Di Nicoletta Lamberti
Oltre al supporto dell’Associazione Culturale “Pegli Live” ed al patrocinio del Comune di Carloforte, i partners di questa meravigliosa avventura nel mondo tabarchino sono Carloforte Project (Social Partner) e Polis Sa Magazine (Media Partner).
I relatori di questa rassegna sono: Fulvia Rivano (consulente turistica), Antonello Rivano (caporedattore di Polis SA Magazine), Rowena Milan (Associazione Culturale Pegli Live), Andrea Luxoro (Presidente di Associazione Culturale Tabarchina), Nicolo Capriata (Presidente di Associazione Culturale Saphyrina Carloforte), Fiorenzo Toso (Linguista, docente universitario), Enzo Dagnino (Circolo Culturale Norberto Sopranzi di Pegli).
A questo primo incontro verso la riscoperta della cultura tabarchina seguiranno altri due eventi che si terranno sabato 29 Maggio e sabato 12 Giugno dalle 17.30 alle 18.15.
L’evento, in diretta sulla piattaforma ZOOM, era visibile anche sulla pagina FB di @Polis SA Magazine e Carloforte Project Gruppo; inoltre, sarà in differita sul canale Youtube di Polis SA Magazine TV.
In questa prima puntata, dopo aver dato il benvenuto a tutti i partecipanti, introduce Rowena Milan dell’Associazione Culturale “Pegli Live”, nata nel lontano 2011, esponendo il progetto culturale che sarebbe dovuto partire nel 2020, ma per che per motivi legati alla pandemia non era stato proprio avviato.
Enrico Appiani, membro dell’Associazione “Pegli Live”,dopo aver dato il benvenuto a tutti, introduce l’evento presentando i due relatori e concludendo con una canzone della cultura tabarchina.
Fulvia Rivano, esperta del settore turistico, interviene presentando il progetto e raccontando la storia del suo cognome “Rivano”, uguale a quello di Antonello, un cognome comune nella tabarchinità e, soprattutto, a Carloforte, correlato altresì a “RIVA” ed alla riviera, ovviamente ligure. Grazie alla sua esperienza nel settore turistico offrirà il supporto tecnico per il viaggio nella cultura tabarchina che si svolgerà a Settembre 2021, via mare, consentendo a turisti, curiosi e appassionati di Storia di conoscere Pegli, Calasetta e Carloforte.
Antonello Rivano, nato a Carloforte, madre di Calasetta, sposato ad una donna pegliese, un tabarchino puro, è caporedattore del magazine on line Polis SA Magazine, divulgatore sul web che collabora anche su numerosi canali sia su facebook sia su altre piattaforme, inclinato al mondo tabarchino e alla due regioni Liguria e Sardegna in cui vive. Coltiva appassionatamente e ardentemente questa connessione storica tra Pegli e Carloforte.
Antonello Rivano ripercorre il viaggio “storico” sulla Tabarchinità, sconosciuta ai più – leggendo anche un pezzo del suo emozionante racconto sull’Epopea Tabarchina e racconta di un popolo, un dialetto, una connessione che tocca due continenti (Europa e Africa), tre nazioni (Italia, Spagna e Tunisia) e cinque comunità con la stessa matrice culturale tabarchina: Genova Pegli (Liguria), Tabarca (Tunisi), Carloforte (Sardegna), Calasetta (Sardegna) e Nueva Tabarca (Alicante –Spagna).
Il viaggio inizia nel 1541 quando i primi coloni partirono da Pegli, quartiere di Genova, per praticare la pesca del corallo presso l’Isola di Tabarca in Tunisia – concessa dal Bey di Tunisi alla famiglia genovese dei Lomellini. A Pegli una lastra di marmo commemorativa – posta nel 1991 – ed un ormeggio ricordano i 450 dalla partenza dei pegliesi al seguito di Agostino Francesco Nicolo Lomellini.
La “colonia ligure” rimase a Tabarca fino ai primi del 1700 quando il cambiamento delle condizioni economiche e politiche – come l’esaurirsi dei banchi corallini ed il peggioramento dei rapporti con il popolo arabo – determina l’inizio della diaspora tabarchina.
Il Re di Sardegna, Carlo Emanuele III di Savoia, propone allora ai tabarchini di popolare alcuni territori della Sardegna, più che altro per avere un controllo sui territori. Un folto gruppo di tabarchini si trasferisce verso il Sud Ovest della Sardegna, nell’Isola di San Pietro, allora disabitata, fondando Carloforte, il cui nome fu scelto proprio in onore del sovrano. Un’altra parte dei pegliesi, rimasti a Tabarca – che viene successivamente invasa e distrutta nel 1741 dal Bey di Tunisi – viene prima ridotta in schiavitù, successivamente liberata, scappa nell’isola di Sant’Antioco fondando Calasetta, dove il dialetto e le tradizioni tabarchine resistono ancora. Un altro gruppo, invece, scappa a Nueva Tabarca sull’isola di San Pablo presso Alicante in Spagna dove la tradizione tabarchina è oggi completamente scomparsa.
Antonello Rivano pone, però, l’accento sul viaggio da Pegli a Carloforte nel 1738 quando numerose famiglie partirono da Pegli per Carloforte dove fondarono una comunità nell’Isola di San Pietro insieme ai tabarchini, sempre di origini pegliesi, che emigrarono da Tabarca.
Intervengono numerosi ospiti che fanno osservazioni, precisazioni e domande sulla cultura tabarchina.
La Cultura Tabarchina – che è stato valorizzata e resa fruibile anche nell’ambito del progetto Raixe – è oggetto di una richiesta di riconoscimento all’UNESCO quale “patrimonio culturale immateriale dell’umanità” proposta dalla Tunisia e sostenuta dall’Italia e dalla Spagna.
Rowena Milan dell’Associazione Pegli Live conclude questo primo appuntamento ringraziando tutti, in particolare, i relatori, i partecipanti e tutti quelli che hanno seguito sia in diretta sia in differita l’evento e dando appuntamento a tutti per il prossimo 29 maggio e successivamente per il 12 giugno.
Buon viaggio nella “Tabarchinità”!