Nazionale di calcio: ora si fa la “giovane Italia”
Le decisioni del Ct degli Azzurri sembrano dare nuova vitalità alla Nazionale ed opportunità per una rinascita in vista dei prossimi impegni calcistici.
di Flavio Pezzella
L’Italia del grande Europeo 2021 di Wembley non funzionava più. Il Ct Mancini, e tutti noi tifosi della Nazionale, l’abbiamo notato tra tutte le amichevoli pareggiate e mai vinte, dalla mancata qualificazione al prossimo mondiale e dalla batosta subita nella finalissima contro l’Argentina per 3-0 a favore dei campioni del sud-America che hanno offerto ad un pubblico appassionato una prestazione straordinaria nei confronti della squadra italiana che ha perduto colpi proprio sul terreno del Wembley Stadium di Londra.
Il match ha visto affrontarsi la squadra campione agli europei e quella detentrice del titolo di Coppa America in una gara che però ha evidenziato ancora di più le debolezze dei nostri Azzurri. Roberto Mancini ha così deciso di ricominciare tutto da capo. Perché quel gruppo non funzionava più.
Quel gruppo che ha fatto sognare milioni di italiani non vinceva più non vinceva più. Il Ct ha voluto ricominciare facendo una rivoluzione vera e propria: ci lascia Giorgio Chiellini campione d’Europa nel 2021 che svela il suo trasferimento al Los Angeles FC, ex difensore e capitano della Juventus ed arrivano tutti giocatori giovanissimi da Gianluca Scamacca ( attuale attaccante del Sassuolo) a Wilfried Gnonto attaccante dello Zurigo noto per la sua tecnica di gioco irruente. Il commissario tecnico chiama in squadra Sandro Tonali, centrocampista campione dello scudetto col Milan e Davide Frattesi, centrocampista del Sassuolo che in campo si è più volte distinto per la sua tecnica tenace e dinamica. Questa rivoluzione è iniziata dalla Nation League contro la grande Germania. Mancini ne cambia ben 10 su 11 (Donnarumma con la 1 rimane il titolarissimo) rispetto alla partita contro la vincitrice dell’ultima Copa America.
E questa rivoluzione sembra funzionare. Riusciamo a tener testa ai tedeschi con il gol di Pellegrini e, soprattutto, l’assist di Gnonto. Al suo esordio dopo 21 minuti si fa subito vedere. Auguriamoci quindi che con questa “nuova e giovane Italia” si possa ritornare a competere per la prestigiosa Coppa del Mondo, che ci manca giocarla dal 2014.
Flavio Pezzella