“Il Pigmalione di Napoli” a Mercato San Severino (SA)

Di Anna Maria Noia

Parte giovedì 10 novembre, alle 21, la nuova “avventura” della stagione teatrale alla struttura comunale di Via Trieste – in Mercato San Severino (Sa). Il consueto, classico, appuntamento con la cultura e lo spettacolo. Con varie occasioni di divertimento e, anche, di riflessione. La ripartenza della drammaturgia, quindi – dopo i mesi critici della pandemia. In scena, per il primo spettacolo in cartellone, una compagnia locale – valida e davvero quotata: la scuola di teatro “Crescere insieme oltre il teatro”. Guidata dalla regista Clotilde Grisolia, di origini calabresi – sanseverinese di adozione. Si tratta del gruppo adulti, tra gli altri componenti del laboratorio di drammatizzazione sanseverinese. Il titolo del recital è “Il pigmalione di Napoli”, rivisitazione del mito greco e/o latino di Pigmalione.

Foto di Gerarldo Grimaldi

Gli attori si ispireranno a tale opera greco-romana, portando in scena un copione – per l’appunto rivisitato e attualizzato – tutto da ridere, ma certamente non mancheranno momenti di meditazione e di consapevolezza di sé. Stimolando il pensiero anche “serio”. Per due ore di svago e di spensieratezza, lontano – sia pure per poco tempo – dai problemi della quotidianità. Il plot verte sulla storia di tre pescivendole, le quali intendono sforzarsi di migliorarsi – al fine di cambiare il loro stile di vita e lo status. Non mancheranno tanti colpi di teatro e occasioni ridanciane, conditi – come affermato sopra – da riflessioni sul senso del nostro esistere. Un racconto di nobili e di scugnizzi, dunque – come è stato definito lo spettacolo. L’opera si basa su un interrogativo precipuo: occorre cambiare la propria natura, per conformarsi alla realtà che ci circonda, oppure conservare l’individualità irripetibile della persona umana – con tutti i difetti e le stranezze, le imperfezioni? Una domanda destinata a non essere “evasiva”. Ma che interpella ciascuno di noi, nel profondo. Ancora, la trama della due atti – “siglata” dalla Grisolia – vedrà protagonisti – oltre alle già citate pescivendole – due professori, convinti di possedere abilità tali, da riuscire a cambiare ed a trasformare il modo di parlare e la rozzezza delle popolane sopra descritte. Tanti i personaggi esilaranti e le gag. Sul tema della diversità. Spunto di conoscenza. Nell’opera di Ovidio, “Le metamorfosi” (onde è tratta l’epopea di quest’uomo, chiamato appunto Pigmalione), splende e rifulge l’appassionata storia d’amore – molto particolare – tra Pigmalione e la sua Galatea. Una statua, idealizzata dallo stesso protagonista de “Le metamorfosi”. Il “nostro eroe” aborrisce le nozze, in quanto le donne “reali” – a suo parere – sono piene di difetti. Pertanto, esorcizza la solitudine realizzando una creatura-statua che risponda alle sue esigenze. Essendo, infatti, uno scultore molto rinomato.

Clotilde Grisolia

La scuola di teatro, retta dalla Grisolia, è un vanto della cultura e della società sanseverinese. Da anni, rappresenta un motivo di aggregazione e di socializzazione per giovani e meno giovani; impegnati a calcare il palco, soprattutto per quanto attiene agli adolescenti, sono lontani dalla “strada” e divengono in grado di superare timidezze; paure; inadeguatezze. “Crescere insieme oltre al teatro” è una realtà positiva e propositiva. Che offre, al pubblico, copioni anche impegnativi – però rivisitati in chiave comico-umoristica. La bravura coinvolge sia la Grisolia che gli attori amatoriali. Entusiasmati ed entusiasmanti. Per ciò che concerne le altre “prime visioni”, presso il teatro comunale sanseverinese – in questa nuova stagione – esse sono state presentate ai cronisti, in conferenza stampa, a settembre scorso. Tanti spettacoli, tutti di qualità. Scelti, tra altri show, dalla famiglia partenopea Caccavale – patron dell’Augusteo e del Politeama di Napoli. Tra i tanti abbonamenti, richiesti prima dell’avvento del Covid, nonché riguardo i biglietti comprati, si prevede il “tutto esaurito” anche per il 2022/2023. Sono previste, anche, alcune agevolazioni. Prossimi appuntamenti, dopo il 10 novembre: “Ancora… bis!” – di e con Francesco Cicchella, il 17 novembre; “La cantata dei pastori”, in atto martedì 13 dicembre prossimo venturo – con l’istrionico e simpatico Peppe Barra; il 12 gennaio ecco, invece, il primo show che fa parte dell’iniziativa “Teatro in movimento”. Già sperimentata da qualche anno a questa parte. Si tratta di una modalità che unisce gli spettacoli di San Severino ad altre pièce all’Augusteo di Napoli. Recital o kermesse che necessitano di scenografie più ampie, rispetto agli spazi – un po’ più ristretti – dello storico locale di San Severino. Lo spettacolo del 12 gennaio 2023, a Napoli grazie ad opportune navette – che colleghino la cittadina del Salernitano al capoluogo di regione – verte sull’esibizione del cantante napoletano Sal da Vinci. “Masaniello revolution” è il titolo della kermesse. Con Fatima Trotta – soubrette di “Made in Sud” – per la regia di Sal da Vinci e di Ciro Villano.

Si prosegue il 2 gennaio 2023, con “Peppytoriale” di Peppe Iodice. A San Severino. Seguirà “Separati, ma non troppo” – con Paolo Caiazzo, anche alla regia. Con la solita verve e i suoi momenti scintillanti. Un umorismo graffiante e sornione, ironico – quello di Caiazzo. In un plot che non lo vede solo sul palco, e con la partecipazione straordinaria della simpatica Nunzia Schiano. Il 2 marzo, ecco l’esplosivo Biagio Izzo. Una “conferma” del teatro di San Severino. Che lo vede sempre presente ogni anno, col suo carico di risate da scompisciarsi. Un must, un ospite fisso. Sempre gradito e divertente. Bravo a risollevare il morale, in questi tempi frenetici e seriosi. Izzo si produrrà – per l’occasione – ne “La coppia strana”. Assieme a Mario Porfito. Se ne vedranno delle belle, davvero. A seguire, ancora, Massimo Ranieri. Che – il 20 aprile prossimo – sarà all’Augusteo con un nuovo suo lavoro: “Tutti i sogni ancora in volo”. Che parafrasa un brano della canzone o hit “Perdere l’amore”. Ed anche il titolo di una recente pubblicazione, firmata sempre da Massimo Ranieri/Gianni Calone. Anche stavolta, vi saranno i bus navetta per Napoli, nell’ambito di “Teatro in movimento”. Giovedì 4 maggio termineranno gli appuntamenti, con la “sorpresa” di Stefano De Martino, in un singolare one man show – in trasferta all’Augusteo. Il popolare conduttore tv, associato – nell’immaginario collettivo e dei suoi fan – a fortunati programmi d’intrattenimento, quali “Stasera tutto è possibile” nonché di “Made in Sud”, chiuderà in bellezza questa stagione. Rappresenta una vera e propria “scommessa”, in quanto mostra una grande padronanza di sé e una spiccata propensione alla comicità. Anch’egli ha vissuto una dura gavetta, prima di affermarsi in televisione. Dove ha portato tutta la sua professionalità e una carica di entusiasmo tutto meridionale. “Meglio stasera. Quasi” è denominato il suo show. Regia: Riccardo Cassini.

Soddisfatti sia i vertici del cineteatro, ovvero i Caccavale e Michele Stornaiuolo, che gli assessori Enza Cavaliere ed Assunta Alfano – rispettivamente alle Politiche Culturali e allo Spettacolo. Nonché il primo cittadino, Antonio Somma. Contenti per aver assicurato, ancora una volta – scommettendo sulla cultura – occasioni di crescita e di socializzazione a San Severino.