Nel segno della Dea Madre: arte, storia e solidarietà si incontrano a Sardara (SU)
Sardara, antico borgo nel cuore della Sardegna, si appresta a diventare il fulcro di un evento artistico e solidale. Dal 12 ottobre al 17 novembre 2024, la mostra Nel Segno della Dea Madre accoglierà i visitatori nella suggestiva cornice di Casa Pilloni, vico Eleonora d’Arborea, celebrando l’arte scultorea e pittorica di Carlo Romano Lavazza, noto artista italiano la cui opera esplora da sempre il sacro femminile.
L’esposizione, organizzata dalla Cooperativa Villa Abbas in collaborazione con il Comune di Sardara, non solo offre un’importante occasione di arricchimento culturale, ma ha anche una nobile finalità solidale: metà del ricavato sarà devoluto alla Fondazione Domus de Luna di Cagliari, che opera al fianco di mamme, bambini e ragazzi in situazioni di grave disagio.
Un artista dal linguaggio universale
Carlo Romano Lavazza ha alle spalle una carriera ricca e variegata che affonda le radici negli anni Sessanta, quando cominciò la sua attività come Madonnaro a Parigi. Successivamente, ha perfezionato le sue competenze in disegno anatomico all’Accademia di Brera e ha seguito un corso con lo scultore Nicola Gagliardi, famoso per il suo lavoro alla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano.
Lavazza è noto per le sue opere scultoree, spesso paragonate a quelle di artisti come Giacometti e Manzù. Le sue Dee Madri, realizzate in terracotta, bronzo, smalto e dipinte a mano, sono un viaggio tra storia e sacralità. Queste figure femminili incarnano un mistero che sembra essere più legato alla natura umana che al divino. Le sue sculture si ispirano a iconografie antichissime, come la celebre Venere di Willendorf, risalente a circa 30.000 anni fa, e la Dea Madre di Turriga, datata 6.000 anni fa, proveniente dalla Sardegna.
Lavazza non si limita a riprodurre fedelmente questi modelli: le sue opere, soprattutto i bronzi smaltati con colori vivaci e moderni, interpretano le madri odierne, rendendo omaggio alla continuità e alla metamorfosi del sacro femminile attraverso i secoli. Nei suoi dipinti, il tema femminile si esprime attraverso trittici di figure femminili, un omaggio simbolico alla triade mitica della madre, della figlia e della saggia.
Un progetto di valorizzazione culturale
La Cooperativa Villa Abbas, attiva dal 1986 nella promozione del patrimonio culturale e turistico di Sardara, è promotrice dell’iniziativa. La cooperativa gestisce il Museo Archeologico Villa Abbas e il sito nuragico di Santa Anastasia, entrambi punti di riferimento per il patrimonio storico locale. Il museo ospita reperti archeologici risalenti a periodi che vanno dal prenuragico fino al medievale, mentre il complesso di Santa Anastasia, con il suo pozzo sacro “Funtana de is dolus” (fonte dei dolori), è uno dei simboli più significativi della Sardegna nuragica.
In questa prospettiva, la mostra di Lavazza diventa non solo un’occasione per apprezzare l’arte contemporanea, ma anche un ponte tra passato e presente, in cui l’antico culto della Dea Madre si riflette nelle sensibilità artistiche odierne. Il legame tra le sculture di Lavazza e il patrimonio archeologico sardo è sottolineato dall’allestimento della mostra a Casa Pilloni, un edificio storico del centro di Sardara, che sorge a pochi passi dal santuario Nuragico di Santa Anastasia (Video)
Solidarietà e arte si Incontrano
Un elemento centrale della mostra è il forte impegno sociale: metà del ricavato della vendita delle opere sarà devoluto alla Fondazione Domus de Luna, guidata da Ugo Bressanello, insignito dell’Onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per il suo lavoro a favore di mamme e ragazzi in difficoltà. Domus de Luna gestisce case di accoglienza, comunità per minori e mamme in difficoltà, centri di ascolto e supporto per famiglie fragili. Grazie a questa iniziativa, i fondi raccolti contribuiranno al sostegno delle attività della fondazione, offrendo un aiuto concreto a chi si trova in condizioni di particolare bisogno.
L’evento
Durante il periodo di apertura della mostra, i visitatori avranno la possibilità di partecipare a laboratori didattici sulla ceramica, ispirati proprio alla figura della Dea Madre. Questi workshop, rivolti a bambini e adulti, permetteranno ai partecipanti di esplorare la storia nuragica della Sardegna attraverso un approccio pratico e creativo.
L’inaugurazione della mostra, prevista per sabato 12 ottobre alle 17:30, vedrà la partecipazione del presidente della Cooperativa Villa Abbas, Andrea Caddeo, del sindaco di Sardara, Giorgio Zucca, e di altre autorità locali. Tra i relatori anche Ugo Bressanello della Fondazione Domus de Luna e il curatore dell’esposizione, Giuseppe Garau. L’incontro sarà moderato dalla giornalista Susanna Lavazza.
Un Patrimonio da Scoprire
Sardara, con le sue strade antiche e il ricco patrimonio archeologico, diventa per oltre un mese il punto di incontro tra arte, storia e solidarietà. La mostra Nel Segno della Dea Madre rappresenta un’opportunità unica per immergersi in un mondo che affonda le sue radici nel passato, ma che sa dialogare con il presente, grazie all’arte di Carlo Romano Lavazza e all’impegno della Cooperativa Villa Abbas.
L’esposizione sarà visitabile gratuitamente tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 10:00 alle 18:00, fino a domenica 17 novembre, giornata in cui Sardara celebra la festa di Sant’Anastasia, aggiungendo un ulteriore elemento di sacralità a un evento già profondamente legato al culto del divino femminile.
Per maggiori informazioni, è possibile contattare la Cooperativa Villa Abbas ai numeri 070.9387304 e 350.1099278.
Redazione Arte e Cultura