Il disagio e il nemico
Di Mimmo Oliva
E’ un po’ di tempo che rifletto sul cambiamento post pandemico delle persone. Non trovavo il filo rosso che accomunava il disagio e il nemico che le persone avevano individuato, poi l’illuminazione. Contro chi si scaglia il disagio? Sui medici, sugli insegnanti, sui patronati e caf (su cui si farà un ragionamento a parte), su parte dei dipendenti pubblici, sui farmacisti, addirittura sui volontari e sulle associazioni che si occupano di disagi, ma l’elenco potrebbe continuare a lungo.
Tutte le figure prima menzionate hanno un tratto in comune: in qualche modo hanno il compito di aiutare le persone. Non è una contraddizione ma la somma di più solitudini, è una resistenza che vedrà sicuramente un vincitore e non saranno le persone, entrambi i fronti sono soli a combattere contro non si sa chi e non si capisce chi difende chi.
La conseguenza di tutto ciò sarà la chiusura totale delle strutture al pubblico così come siamo stati abituati fino a poco tempo fa e delle disponibilità individuali di chi vi opera, la tecnologia contribuirà a dare una mano a questo processo di “rinuncia” al contatto umano facendoci dirigere velocemente verso una sorta di mors tua vita mea, inevitabile.
Il disagio non cammina con le solitudini ma la nostra è ormai una società malata, questo mi rattrista e qualcosa si dovrà pur fare.
Approfondiremo…
(Foto copertina di ashish choudhary da Pixabay)