Mercato San Severino (SA), ripartono i progetti scolastici
I giochi matematici e altri progetti per la secondaria di i grado “San Tommaso” di Mercato San Severino (Salerno)
Nonostante le difficoltà legate allo stato di emergenza originato dalla pandemia, la scuola secondaria di I grado “San Tommaso” – Mercato San Severino (Salerno) – sviluppa con entusiasmo i suoi progetti. Dopo aver “accantonato” (o meglio, sospeso), proprio a causa della pandemia, uscite didattiche del calibro di “Canto di Natale” – uno spettacolo da tenersi al teatro comunale di Mercato San Severino, lo scorso dicembre – ecco che ora la curva epidemiologica in lieve calo può consentire la ripresa di tante interessanti iniziative culturali.
di Anna Maria Noia
Si tratta sia di progetti Por (indetti esternamente, a livello “collettivo”, o internamente all’autonomia scolastica) che di manifestazioni di respiro nazionale ed internazionale. Tra queste ultime, possiamo citare i campionati (mondiali) della Matematica – indetti dall’università milanese “Bocconi”. Un appuntamento mai “disertato” dalla “San Tommaso” – in questi ultimi anni – che ha sempre ottenuto (nelle scorse edizioni) risultati più che lusinghieri. Oltre ai giochi matematici, sono stati organizzati – sempre a livello nazionale od internazionale – i certami “Bebras” per l’informatica. Anche in questo caso, l’istituzione educativa – retta, dall’anno scolastico in corso, dalla dirigente Carmela Concilio – ha vantato (nel tempo) buonissimi piazzamenti. I giochi matematici sono stati voluti dal centro “Pristem” – in seno al prestigioso ateneo milanese. Sin dalla metà degli anni ’90 (1994). L’acronimo indica il “Progetto ricerche storiche e metodologiche”. Un contest davvero notevole e peculiare. Soprattutto in Italia, dove – pare – la matematica non è una materia molto amata. Così sembrerebbe.
Ma la “San Tommaso” (già dagli scorsi anni) ha sempre mostrato una grande attività; una vitalità entusiastica: grazie, ad esempio, alle iniziative legate a “Scuola Viva” e/o alle altre progettualità. Molte ancora in progress. Per l’anno 2021/2022 – tra Por/Pon e moduli vari (in proprio o meno) – ricordiamo le seguenti fattispecie: il progetto “M@b Italia” (format sperimentale di applicazione delle metodologie Cbl – Challenge based learning – e Ol; Outdoor learning. Assieme all’associazione “Universitas Sancti Severini”, con visite guidate ai principali siti di interesse presenti nel territorio di San Severino); l’altro progetto di “Educazione alla legalità” e/o “Legalità in corto” – tenutosi recentissimamente proprio nelle aule scolastiche e in altri locali viciniori (con tanto di riprese o cortometraggi sul tema a cura dei discenti, fuori e dentro l’edificio; nonché con collegamenti on line e lectio tenute da esperti di legalità e giustizia); “Libriamoci”; “Scrittori di classe”; il modulo di scienze motorie “Più sport più scuola”; “School movie – Cinedù” (questo in atto negli ultimi anni); i Pon inerenti “EmozioniAmo 2” – quali, ad esempio: “Il Tommasino” (il simpatico giornalino di istituto), “Classroom one”; “Classroom two”, “Asi aprendemos”, “Murales che passione” – nonché molti altri ancora. Per ulteriori discipline e/o competenze. Per esempio, anche “Vivi in Digitale” – molto importante. Insomma, una realtà produttiva – quella della secondaria di primo grado campana. Da sempre, possiamo affermare. Tornando ai giochi matematici, occorre dire che già nei mesi passati (in particolare a novembre) sono state effettuate delle gare. Delle “scremature” – diciamo così – per scegliere i migliori partecipanti da ogni parte d’Italia e del mondo. Si sono tenuti i cosiddetti “Giochi d’autunno”. Adesso, invece, si entra maggiormente “nel vivo” delle manifestazioni suddette. Il prossimo 5 marzo (ore 15.00), infatti, vi saranno i quarti di finale. Gli allievi della “San Tommaso” dovranno recarsi presso il liceo scientifico della vicina cittadina di Roccapiemonte – dove si espleteranno e avranno luogo le gare.
Prossimi “incontri”: il 26 marzo prossimo venturo – con le semifinali, in diverse sedi oppure on line; il 14 maggio, per la finale nazionale (a Milano, nella sede della “Bocconi”); infine per la fine di agosto 2022, con la finalissima internazionale di Losanna. Vari gli esercizi, varie anche le “difficoltà” dei test – dei quesiti (da risolvere in 90 minuti): i range C1 e C2 sono dedicati rispettivamente a studenti di prima e seconda media (secondarie di primo grado) e ad alunni di terza media e di primo superiore (secondarie di secondo grado). Poi ci sono le categorie L1 e L2, rivolte agli studenti liceali e/o tecnici superiori alla prima annualità, nonché altri range per super esperti. Si tratta di domande di logica, applicata alle fattispecie astratte e/o concrete; del quotidiano nell’ambito delle scienze matematiche. Per la scuola di San Severino, le docenti referenti (Matematica e Scienze Naturali) sono Giuseppina Rignanese; Nevia Citro e Valeria D’Acunti. Per motivi di privacy, non ci è concesso rivelare i nominativi degli studenti che parteciperanno alle gare di sabato 5 marzo prossimo. Sarà una vera sorpresa, quindi. Pare che il certamen (o certame) avrà luogo via web. Gli organizzatori – dunque – comunicheranno le istruzioni per partecipare alle prove proprio su piattaforme e/o portali in Rete. Questo per il 5 marzo, ai quarti di finale. Sembra però che anche il 26 marzo (a partire dalle 14.30) la kermesse avverrà on line. Le successive classifiche saranno pubblicate a cura degli organizzatori locali. I numeri affermano che (almeno a livello provinciale) ben 73 iscritti appartengono alla categoria C1 (prima e seconda media); 25 iscritti – invece – sono inseriti tra i candidati per il livello C2. Ovvero la terza media e la prima annualità delle secondarie di II grado.
La dirigente Concilio è soddisfatta ed augura il meglio agli allievi: “Nonostante l’allarme Covid – esprime la professoressa – siamo sempre lieti di mostrare il nostro impegno per la formazione curriculare ed extracurriculare dei circa 700 alunni presenti nel nostro istituto. Anche l’impegno del corpo insegnante e la qualità dell’offerta educativa e/o formativa sono costanti che la “San Tommaso” ha sempre dimostrato, orgogliosamente, di possedere. Ciò vale in particolare per l’anno in corso e per i successivi. Abbiamo altre manifestazioni e/o proposte da ideare”. Questo nelle parole della dirigente. Ma è contenta anche la professoressa Rignanese, assieme alle altre coordinatrici. Già da anni. L’insegnante rammenta le ottime posizioni degli ex allievi nell’ultimo decennio. Ricordiamo perciò il grande valore e lo spirito di sacrificio dell’intero personale della storica e “gloriosa” istituzione educativa sanseverinese.
Sia per ciò che concerne i docenti che riguardo il competente personale Ata (amministrativi, applicati di segreteria, Dsga, vicepreside e collaboratori scolastici – molto affiatati tra di loro). Tutti operano al meglio, con tanto “senso” di squadra – per assicurare il “successo” (valoriale) della proposta didattica in questa scuola. Una scuola che sorge nel lontano anno 1928, in piazza dei Martiri – alias piazza capitan Donato Somma. Palazzo Macchiarelli – affermano alcuni studiosi locali. Dapprima la scuola fu intitolata a Salvatore Colonna, suocero del podestà (autorità fascista negli anni ’20 e ’30) Amato Bilotta ma anche maestro e pedagogista del territorio. Di quegli stessi anni, o giù di lì, era anche il sindaco (sempre di San Severino – anzi di Sanseverino Rota; sic!) Agostino Guerrasio. L’attuale sede centrale pare sia stata realizzata negli anni ’50 e ‘60, ma (il condizionale è d’obbligo) il progetto risalirebbe all’epoca fascista. La storia completa dell’istituzione è reperibile consultando gli “archivi” del quotidiano on line www.cittadimercatosanseverino.it.
L’intitolazione al santo patrono degli studenti universitari (mentre S. Giuseppe da Copertino lo è per quelli delle superiori; S. Remigio è protettore dei “remigini” del primo ottobre, ovvero gli scolari delle attuali primarie) è avvenuta grazie al compianto don Raffaele Carratù. Parroco di una delle chiese della cittadina. Egli, facendo parte del collegio dei docenti nella scuola (insegnava Religione), operò appunto l’intitolazione all’Aquinate. Che visitò il celebre castello di San Severino (tra i più grandi e ingegnosi dell’Italia Meridionale e non solo), vivendo un’estasi paradisiaca pochi mesi prima di morire. L’autore della “Summa Teologica”, nonché dell’inno “Pange lingua” (o “Tantum ergo”), pregava nella chiesa palaziale (e non plebana o pieve, come quella di S. Nicola) di S. Maria – proprio tra le mura possenti della fortificazione medievale; con più cinte (normanna, angioina, aragonese, sveva…). Gli si mostrò il Cielo.
Secondo la storiografia, Tommaso (dapprima celebrato il 7 marzo – quando gli studenti, negli anni ’50, effettuavano il precetto pasquale – e poi “spostato” al 28 gennaio, come oggi) aveva due sorelle – Maria e Teodora – sposate ai principi Sanseverino. Che hanno dato il nome alla città. I principi erano Enrico e Ruggiero. Alcuni storiografi, però, sostengono che – in realtà – una sola sorella (non due) fosse sposata a Ruggiero Sanseverino: Maria. Però la storia dei D’Aquino è molto suggestiva. Ed è entusiasmante il fatto che il grande padre della Chiesa (Tomista) sia transitato per Mercato San Severino. Pare che, morendo, ebbe voglia di assaggiare un’aringa salata. Proprio come S. Francesco d’Assisi – mutatis mutandis – volle assaggiare – sempre in punto di morte – un mostacciuolo. Tornando alla scuola, oggigiorno la “San Tommaso” ha “rilevato” (con le varie leggi sull’autonomia, dalla fine degli anni ’90) anche l’altro istituto della frazione Piazza del Galdo: la “Capitan Donato Somma” – presente nella frazione dal 1980. Ricordiamo infine solo alcuni dei presidi e/o Ds e/o dirigenti alla guida della scuola succitata – almeno in questi ultimi anni: a volo d’uccello citiamo Tucci; Mastrangelo; lo scrittore Michele D’Avino; Scarpa; Casciano; Lamberti; Cianciulli; De Bartolomei; Loddo; Vicinanza; Gentile; Nappi; Florimonte; Scagliola. E altri.