Twin Brothers: la nostra città come un diamante grezzo
Il viaggio nel panorama associazionistico della nostra città apre con un’intervista al dottor Antonio Giaccoli,
Azione: una delle sette parole su cui si fonda il Manifesto di Polis SA, la ritroviamo nel nome stesso del Movimento “Polis Sviluppo e Azione”. Perché? Nulla può prescindere dall’azione. L’azione è alla base del fluire dell’esistenza stessa: un organismo statico che esclude il movimento, anche impercettibile, non può definirsi “vivo”… la staticità preclude lo sviluppo, preclude l’evoluzione, preclude il cambiamento. Ecco perché, con il termine azione, si identificherà un settore del vivere e dell’attivismo socio–comunitario: il mondo dell’associazionismo; non solo un valore aggiunto, ma un ingranaggio essenziale di quel motore vivo, innovativo, che tradurrà l’impegno “comune”, in ripartenza per l’intera comunità, per il territorio tutto. L’associazionismo agisce nel territorio delle comunità locali, terreno privilegiato dove far emergere e sperimentare risposte di qualità sociale protese a costruire dal basso un modello di vita, di lavoro, di relazione che sia dinamicamente adattativo e, ciò in un contesto non oppositivo o sostitutivo di altre forme di coinvolgimento e/o di partecipazione sociale ma, al contrario, promuovendo e favorendo l’integrazione organica sul territorio, di tutte le realtà presenti, evidenziandone i punti di forza, cercando sempre di privilegiare ciò che unisce e di favorire una gestione creativa, volta al positivo, di ciò che inizialmente divide. Nell’associarsi i cittadini assumono il punto di vista dell’interesse generale, l’impegno individuale si trasferisce in un progetto collettivo e diventa così un fatto politico. La politica vera, tesa alla “fluorishing-life”, si alimenta essenzialmente di partecipazione, le soluzioni più efficaci non sono mai quelle calate dall’alto, ma quelle che nascono dalla percezione diretta e condivisa dei problemi e dall’impegno condiviso di dare risposte concrete a quei bisogni, a quei problemi. Quali le ricadute principali del processo associazionistico? In primis la creazione di un patrimonio sociale in termini di competenze, valori, esperienze, tradizioni e, la conseguente elaborazione di chiavi di lettura positive della realtà contingente, che attraverso la facilitazione e il sostegno di iniziative utili alla comunità, rendono possibile l’emersione e l’implementazione dei talenti e delle eccellenze dei territori. A seguire, l’integrazione organica tra le forze vive presenti nel territorio, che porta all’esplicitazione di esigenze, disagi, conflitti, desideri, sogni, che altrimenti resterebbero inespressi. Da ultimo, ma di vitale importanza, consente l’elaborazione di risposte condivise a quei bisogni attraverso una progettazione mirata di attività comuni e comunitarie. L’associazionismo si fa promotore di “cultura”, intesa in primo luogo, come strumento che tenda alla crescita libera della persona; uno strumento privo di materialismo e di opportunismo, attraverso la condivisione di valori e la coltivazione degli esempi e degli stimoli migliori che provengono dall’esercizio delle “buone prassi”. In questo senso, le pur preziose “verità” ereditate dal passato, non sono mai assunte come statiche, complete e definitive, ma come vive, ovvero in grado di crescere, evolversi e, talvolta, anche di modificarsi. È una tale “laicità” d’intenti che sola, può garantire il pluralismo, il rispetto delle differenze, l’ascolto attivo e la valorizzazione di tutto ciò che può concorrere a costruire relazioni vive e autentiche, attive e responsabili. Base per la ripartenza di quei territori che la cultura “neoliberista” ha reso “periferie”, e di quelle socialità che, sotto i colpi dell’imperante individualismo, hanno assunto irrimediabilmente il carattere di “marginalità esistenziali”.
Antonia Pannullo
Il viaggio nel panorama associazionistico della nostra città apre con un’intervista al dottor Antonio Giaccoli,
L’azione è alla base del fluire dell’esistenza stessa: un organismo statico, che esclude il movimento,
“ConTividiamo” è una rubrica settimanale di cultura, che si focalizza principalmente su: cinema, spettacoli ed