PALMA DI MONTECHIARO-Biennale d’Arte Contemporanea del Gattopardo
HOMODEUS. Il dilemma dell’uomo dio a cura di Michele Citro- Interviste agli artisti di Nicoletta Lamberti: Guido Marena
Per la Prima Edizione della Biennale d’Arte Contemporanea del Gattopardo – il cui curatore è Michele Citro e che si terrà dal 23 aprile al 8 maggio 2022 a Palma di Montechiaro in Sicilia – il tema è “HOMODEUS. Il dilemma dell’uomodio”.
Oggi intervistiamo Guido Marena, Campania — Italia /Italy che presenta l’opera:
LO SPIRITO DI DIO ALEGGIAVA SULLE ACQUE
THE SPIRIT OF GOD BREATHED UPON THE WATERS
Polis Sa Magazine: Guido Marena, Lei espone alla Biennale d’Arte Contemporanea del Gattopardo a PALMA DI MONTECHIARO a cura di Michele Citro dal 23 aprile al 8 maggio 2022.
Il tema è “HOMODEUS. Il dilemma dell’uomo dio” . Un tema interessante e attuale in una società nella quale, ormai, ognuno di Noi è concentrato solo su se stesso e sul proprio mondo!
Un uomo – Dio, insomma, che si sente “onnipotente”, ma nel contempo “solo” nell’Universo.
Guido Marena: “No! Non mi sento onnipotente e contemporaneamente solo. Non ho le caratteristiche del “Superuomo”. Mi chiamo Guido, ma non sono Guido Speier. Sono più vicino a Zeno.”
Polis Sa Magazine: Le sue opere – astratte e ricche di “puro colore” – colpiscono per “i colori e le forme” coinvolgendo lo spettatore in una diatriba “tra sogno e realtà” .
Guido Marena: “Mi attrae la luce. La luce nel suo bagliore, e non solo. La luce nel suo significato profondo religioso : Vita, Verità. Luce come rivelazione in un sogno, uscendo dalla caverna di Platone. Luce come liberazione dalle ombre che ci incatenano.”
Polis Sa Magazine: La sua opera riconduce al concetto di Uomo e Dio! Si tratti di un quadro materico con rilievi plastici e colori decisi, come il blu dell’acqua, con tocchi di rosso, arancio e verde. Che significato ha la sua opera o, per meglio dire, che interpretazione dobbiamo dargli noi, spettatori, che la visioniamo?
Guido Marena: “Il titolo ripropone il secondo verso della Genesi. È la prima volta che Dio si rivela, dopo aver creato il cielo e la terra. Non ci dà informazioni sul cielo, ma la Terra è “informe e deserta” con “le tenebre che ricoprono l’abisso”. Ed ecco che Dio-Luce appare per mettersi all’opera, scrutando dall’alto quello che deve plasmare.
L’opera è divisa in due parti, con la Luce che avanza da destra a sinistra dell’osservatore, con il compiacimento di Dio che vede che la Luce “era cosa buona”.”
Nicoletta Lamberti
Vice Coordinatore nazionale Polis SA magazine – Coordinatrice Redazioni