Pettoranello del Molise e il libro di Sandro Bonvissuto
Sandro Bonvissuto presenta “Dentro” a Pettoranello del Molise (IS)
Un incontro tra lettura, memoria e libertà inaugura il programma culturale dei gruppi di lettura Miror di Miranda e Pettoranello del Molise, in provincia di Isernia
Promossa dai gruppi di lettura Miror di Miranda e di Pettoranello del Molise, la presentazione di Dentro dello scrittore Sandro Bonvissuto inaugurerà diversi momenti dedicati alla valorizzazione della lettura e della letteratura
di Silvia De Cristofaro
Sabato 9 alle 19, in piazza Marconi a Pettoranello del Molise, in provincia di Isernia, l’autore dialogherà sui contenuti e sugli aspetti più significativi del suo romanzo, che ha già ottenuto ampi riconoscimenti e apprezzamenti nel mondo letterario nazionale.
L’ambizione saggia di Sandro Bonvissuto, scrittore e laureato in filosofia, considerato dalla critica letteraria una rivelazione nello scenario umanistico di quest’ultimo decennio, è probabilmente quella di trasmettere, ben utilizzando lo strumento della narrazione, esperienze che potrebbero rappresentare una nuova modalità di affrontare la vita.

L’esordio narrativo di Bonvissuto, sintetizzato nei tre racconti autobiografici narrati in ordine cronologico inverso di Dentro, primo romanzo dell’autore romano per Einaudi, che con esso si aggiudica il premio Chiara, può essere interpretato come un segno di resilienza, di capacità di affrontare le difficoltà senza soccombere e di alzare una voce contro le avversità, l’infelicità, il male di un’esistenza senza passione. Cercando di abbattere un muro che in un carcere assume le sembianze della negatività, che è “strumento spaventoso di violenza”, “un’idea che fa male” perché impedisce il movimento contrapponendosi alla libertà.
L’insofferenza agli spazi chiusi si percepisce tra le righe del romanzo, in cui l’esistenza di un uomo è scandita in tre momenti: Il giardino delle arance amare, ossia la descrizione dell’esperienza in carcere dall’arrivo in spazi ristretti alla scarcerazione, simbolo di libertà; Il mio compagno di banco, che descrive la nascita di un’amicizia e di un legame che il tempo non potrà spezzare; ed Il giorno in cui mio padre mi ha insegnato ad andare in bicicletta, in cui si manifesta il commuovente mondo dell’infanzia, caratterizzata da strade da percorrere e dall’attesa di ricevere quei giusti affetti che si ricercheranno poi durante tutta l’esistenza, senza i quali una vita non può considerarsi tale.

Sandro Bonvissuto sarà protagonista di un incontro-dialogo tra autore e lettori, che presenterà il romanzo edito nel 2012 nella piazza principale di Pettoranello del Molise, borgo montano della provincia di Isernia, nel Molise, che vedrà l’autore colloquiare con i presenti sulle sue esperienze letterarie, sul suo vissuto, sulla sua innata passione per la scrittura.
L’evento, che avrà luogo alle 19 di sabato 9 agosto in piazza Marconi, nello spazio antistante il Bar in Piazza che ha appoggiato l’interessante iniziativa, inaugura programmi culturali organizzati dal gruppo di lettura Miror del paese di Miranda e dal neonato gruppo di Pettoranello del Molise, che vengono realizzati proprio per valorizzare la lettura, il dialogo e le discussioni sugli effetti positivi della letteratura, incentivando lo scambio benevolo di idee, cercando di creare un più ampio osservatorio sull’editoria, coinvolgendo appassionati di ogni età.

Lo scrittore, nato a Roma nel 1970, si laurea in Filosofia alla Sapienza, da anni lavora in un’antica trattoria tradizionale romana, “La Sagra del Vino”, ed esordisce nel 2010 proprio con i racconti Nostalgia del vento per Amaranta editrice.
Selezionato, nel 2012, tra i finalisti del Premio Dessì, si distinguerà per la sua narrazione appassionata, toccante, coinvolgente, come coautore dell’antologia Scena Padre nel 2013 e, per la stessa casa editrice Einaudi, nel suo ultimo romanzo nel 2020 La gioia fa parecchio rumore, in cui rivela la sua fede giallorossa e l’affetto autentico per la sua città di Roma, che gli insegnano l’amore assoluto, senza confini né misura.
Silvia De Cristofaro

