Ralph Teetor, l’ingegnere cieco che inventò il cruise control
Dalla cecità infantile alla rivoluzione della guida: la storia di un uomo che trasformò i limiti in ingegno.

Oltre gli ostacoli‘ è una rubrica che racconta storie di chi ha trasformato una condizione inizialmente limitante in una forza. Persone che non si sono fermate davanti alle difficoltà, ma le hanno affrontate con coraggio, trovando modi nuovi per esprimersi, lavorare, vivere. Un viaggio tra vite che ispirano, capaci di andare oltre ciò che sembrava un confine invalicabile…L’ingegnere cieco che inventò il cruise control
Automobilisti all’ascolto, sicuramente tutti conoscerete il dispositivo chiamato cruise control. Breve chiarimento per chi, come la sottoscritta, non ha mai messo le mani su un volante: si tratta di quel sistema, installato su molti veicoli, che permette di mantenere costante la velocità dell’auto.
No, tranquilli, non siete finiti per sbaglio su Quattroruote! Ho accennato al cruise control per raccontarvi una storia, una di quelle che con questa rubrica vanno a nozze: la storia del suo inventore, l’ingegnere americano Ralph Teetor.
Ralph nasce nel 1890. A cinque anni, a causa di un incidente domestico, subisce gravi danni a un occhio e, dopo un anno, è completamente cieco ad entrambi.
Ralph impara la lezione principe di ogni disabile sensoriale: compensare. Si muove senza bastone, contando i passi, orientandosi grazie alla loro eco e a punti di riferimento fissi. Sa districarsi nel traffico dell’epoca – di certo infinitamente meno scarso di quello odierno – anche grazie all’olfatto, che gli permette di scansare i cavalli in strada. All’inizio del Novecento, ça va sans dire, erano molto più diffusi delle auto.
Tatto e udito non gli servono solo per muoversi e per gestire in autonomia la vita quotidiana: saranno fondamentali per il suo futuro di ingegnere. Fin da ragazzino, infatti, sviluppa la capacità di diagnosticare guasti a un motore solo ascoltandone il suono e di valutare differenze di pochi millesimi di pollice solo grazie al suo tatto straordinariamente sensibile. Durante la Prima guerra mondiale risolve un problema di bilanciamento delle turbine navali affidandosi alla percezione delle vibrazioni.
La sua famiglia, proprietaria di un’azienda produttrice di motori e componenti come segmenti di pistoni, gioca un ruolo fondamentale in questa parabola stupefacente. Ralph non viene mai trattato come una persona disabile e il suo interesse verso il business di famiglia viene assecondato, non liquidato come “non adatto a un cieco”. Infatti, lavora fin da giovane per la Teetor-Hartley Motor Company. Inoltre, i familiari, che godono di una certa influenza, si prodigano affinché venga ammesso alla University of Pennsylvania, nonostante le iniziali resistenze dell’ateneo. La carriera universitaria di Ralph è la migliore risposta allo scetticismo di quegli istituti (come l’Università del Michigan) che gli hanno rifiutato l’ammissione a causa della cecità.
Dopo la laurea in ingegneria meccanica tornò all’azienda di famiglia, applicando le conoscenze acquisite e, come abbiamo visto, le sue capacità sensoriali sbalorditive.
Oltre al cruise control (che inizialmente non si chiamava così), brevettò svariati dispositivi, da un tosaerba a un cambio automatico. Insomma, la sua curiosità e il suo desiderio di sperimentare non trovavano limiti.
È vero, Ralph Teetor si può considerare un privilegiato per le condizioni agiate della sua famiglia di provenienza e, soprattutto, per la straordinaria apertura mentale di chi gli stava attorno, ma senza le sue capacità fuori dal comune non avrebbe certo fatto molta strada in un campo come la meccanica!
Sara Piccardo

