Gio. Mag 16th, 2024

DOPO IL COVID19 VE NE DOVETE ANDARE

Stiamo sperimentando qualcosa di nuovo, di inaspettato, di non prevedibile. Però obiettivamente ci sono questioni che bisogna pur avere il coraggio di affrontare: la limitazione della libertà, lo scontro non ancora palese tra poteri dello Stato (Governo, Regioni, altri), la costruzione urgente di una nuova classe dirigente, i “capitani” tenuti a lasciare per ultimi la nave (dicasi Parlamento), lo scontro sociale che in qualche “forma” pur verrà.

E diciamolo pure, gli Italiani meritano tutto questo perché fare la rivoluzione, che non lo è mai stata (e questo è un fatto acclarato), dal 1994 tutti nessuno escluso, non significa portare a governarci gente che hanno messo gli uni contro gli altri e hanno seminato odio già prima di Salvini; che hanno elevato a “valore” l’incompetenza e la lotta tra bande politiche. Gente che ha fatto credere a chi non ne aveva capacità che tutto si potesse fare, rovinando in questo modo organizzazioni sindacali, partiti e tutto ciò che si muoveva nel nostro Paese per rincorrerli.

Chi deve governare un Paese non può improvvisarsi, il virus sta inevitabilmente nascondendo tanto altro a cominciare da Ilva, Alitalia, Whirlpool, crisi economica, abbandono di intere zone del Paese, il terremoto del centro Italia, e la lista sarebbe lunghissima.

Il dramma è: chi è capace oggi di questa classe politica che ci rappresenta? La risposta purtroppo non c’è. Imponiamo però, e questo lo chiede l’Italia, che gli “uno vale uno” alla fine di questa vicenda se ne vadano e non ne rimanga “uno che sia uno”, basta!

La limitazione della libertà. Per adesso nessuno ci sta imponendo nulla e questo è probabilmente il vero scontro in atto nel Governo e che prima o poi uscirà fuori. Però è un fatto che tutti noi adesso abbiamo un limite, seppur temporale, a muoverci, agire, lavorare, comunicare, investire, vivere. Ed è obiettivamente un problema, grave, se tutto ciò prendesse anche pochi mesi di spazio. Si è consapevoli che queste restrizioni e le interruzioni delle attività potrebbero portare altre conseguenze? Chi vive di disperazione non ha mai mezze misure.

Lo scontro sociale. Cosa accadrà tra un po’ quando tutta quella classe sociale “costruita” a pane e precariato non potrà più sostenersi? Con chi se la prenderà? Forse con i vincitori della lotteria del reddito di cittadinanza mai strutturata con un percorso vero per incompetenza e superficialità? Insomma sarà guerra tra odiatori. Ecco, io comincerei a pormi il problema da subito.

Non gestite un condominio, che pure è complicato, avete un Paese intero tra le mani. Non potete comportarvi come cellule impazzite tentennanti, non potete permettervelo e noi non lo possiamo consentire.

Infine, “gli uno vale uno”, non si azzardino a lasciare il Parlamento. Rimangano lì fino alla fine, così come il capitano della nave. A loro chiediamo responsabilità, noi provvederemo a fare Resistenza. 

Adesso usciamo dal tunnel.

Mimmo Oliva

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