
Il ricordo della strage di Bologna quaranta anni dopo
Erano le 10.25 del 2 agosto, quando alla stazione di Bologna esplose una bomba nella sala di attesa dei viaggiatori. I morti ben 85, i feriti 200
Di Raffaella Grimaldi
“Quarantuno anni fa la città di Bologna e con essa la Repubblica vennero colpite al cuore. Un attentato dinamitardo, ad opera di menti ciniche che puntavano alla destabilizzazione della democrazia italiana, provocò una terribile strage in cui morirono donne e uomini inermi, bambini innocenti“.
Di Raffaella Grimaldi
Così Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, in occasione del 2 agosto, anniversario della strage alla stazione di Bologna avvenuta nel 1980. Il presidente ricorda, inoltre, le vittime delle famiglie e i cittadini bolognesi che seppero offrire solidarietà a chi aveva bisogno di aiuto. ì

Erano le 10.25 del 2 agosto, quando alla stazione di Bologna esplose una bomba nella sala di attesa dei viaggiatori. I morti ben 85, i feriti 200. Quella giornata è passata alla storia come uno degli attentati più atroci degli anni di Piombo. Dopo un anno di stop a causa del Covid a Bologna torna il corteo di commemorazione. Esposto al pubblico l’autobus 37 che porto i morti all’obitorio. Immagine cruenta è il manifesto che ricorda l’attentato: la parete della stazione sfregiata e la scritta: “Svelare mandanti e depistatori nascosti nelle strutture dello Stato rafforza la nostra democrazia e restituisce dignità al Paese”.