Ven. Mar 29th, 2024

Vivere “contro”

Si sono perse le sfumature e ci ritroviamo ad essere divisi in buoni e cattivi, mentre ancora una volta siamo “l’un contro l’altro armati”

Mentre leggo l’ennesimo post “pro Vax”, subito dopo averne letto uno “no Vax”, mi chiedo se è a questo che siamo arrivati, con tutte le nostre conquiste sociali: essere Pro oppure Contro.
Insomma siamo ritornati ad essere Guelfi e Ghibellini, Montecchi e Capuleti

di Corto Maltese


Nessuna sfumatura nel mezzo, non c’è un centro, neppure politicamente, eppure si sa che In medio stat virtus, ma ce lo siamo dimenticati, cosi come il latino.

E’ dialogando con dei miei cari amici, ancora non vaccinati, mentre esponevo le ragioni del mio si e ascoltavo i motivi del loro no, che mi sono reso invece conto di una cosa : Il mezzo non è vuoto, ci stanno tutti quelli che hanno paura e a cui nessuno ha saputo parlare.

Complici la stampa (ma si può ancora chiamare così?) acchiappa clic e i social, dove quelle che erano chiacchere da bar si sono trasformati in proclami universali di verità assoluta, per dirla con Umberto Eco «I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. »

E’ più facile additare l’altro, minacciarlo, deriderlo, essere “contro”,  che aprire con lui un dialogo, senza pretendere di avere la verità in tasca, confrontarsi, cercare di capire dove lui, o noi, si cade in errore.

Recentemente ho avuto uno scambio di “commenti” su un Post No Vax, con un altro utente della rete, cercando di stare “nel mezzo”, alla fine ne siamo usciti ognuno con le convenzioni con le quali siamo entrati…ma con il reciproco rispetto di quelle opinioni. Al termine di questo “scambio ci sono stati altri commenti, di altri account, parole di sorpresa per il modo “civile” e “pacato” con cui quella discussione è andata avanti, persone stupite perché non ci siamo né minacciati né mandati a quel paese.

Ecco, forse se smettessimo di urlare, di essere l’uno contro l’altro, forse potremmo iniziare quel dialogo che potrebbe portare da qualche parte…perché cosi siamo in stallo.

Se i media (vecchi e nuovi) smettessero di andare alla ricerca di lettori “facili”, se una nuova “deontologia” prendesse il sopravvento e si evitassero titoli che nulla hanno a che fare con il contenuto, se non si dicesse il tutto e subito dopo il suo contrario, potremmo dare una informazione meno confuda e confusionaria.

Se si verificassero tutte le fonti di ogni singola notizia e post e si prendessero in considerazioni solo quelli “altamente attendibili” (cosa che una situazione pandemica richiederebbe) forse smetteremmo di essere “l’un contro l’altro armati”.

Mentre invio in redazione questo mio “corto” realizzo che sono fortunato a far parte di una stampa “diversa” e sorrido al gabbiano che mi guarda, curioso dall’oblò, della mia cabina, mentre il vento dolcemente mi sospinge …via dalla piazza folla, navigando tra gli oceani e il web.

Buon Vento.
Vostro

image_printDownload in PDF

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *