Gio. Set 12th, 2024

Sedicesimo raduno nazionale di vela latina “Tre torri”

I giorni 10/11 e 12 Settembre 2021, si è svolta a Pisciotta (SA) la 16 edizione del Raduno Nazionale di Vela Latina con la partecipazione di 24 barche, provenienti da molte regioni d’Italia

Organizzata dal Circolo Circolo Nautico Portosalvo “Girolamo Vitolo” A.S.D., un programma ricco di eventi a cominciare dalla preparazione delle barche (armo) il 10 di settembre sul porto di Marina di Pisciotta con il maestro d’ascia Giovanni Cammarano che ha mostrato le tecniche antiche di armo delle barche in legno, procedura questa rispettosa della tradizione marinara. L’alberatura delle vele latine è costituita di albero, di altezza variabile dai tre quarti della lunghezza della barca a un massimo della stessa, antenna e, sulle imbarcazioni più grandi, all’estrema prora, bompresso.

Nell’estremità superiore dell’albero, varea o calcese che dir si voglia, trova alloggio la puleggia, anch’essa in legno. La scassa, alloggio del piede dell’albero, deve avere una lunghezza tale da poter scaricare il peso dell’albero almeno su due madieri; in direzione babordo-tribordo lo spazio tra albero e scassa doveva poi essere minimo, mentre in direzione poppa-prora la tolleranza maggiore è giustificata dal fine di poter lavorare sul centro velico della barca.

L’asta dove vene legata la vela attraverso cimette chiamate matafioni, detta antenna, è costituita da un unico pezzo nelle barche più piccole e due o tre unite tra loro mediante una serie di legature in quelle più grandi, rispondendo ai requisiti della leggerezza, della resistenza e della flessibilità. La maggioranza delle imbarcazioni a vela latina hanno poco pescaggio, il che permette, da un lato di tirare in secco la barca in ogni momento e in ogni posto, ma dall’altro rende di contro la sottovelatura poco stabile. Difatti, si dovrebbe zavorrare, e quando gli attrezzi per la pesca non sono da soli sufficienti a compensare la velatura, s’imbarcano all’uopo pietre, o meglio sacchi di sabbia.

Cionondimeno, procedendo con andatura di bolina, nello stringere il vento soffre di un considerevole scarroccio, mentre al traverso e al lasco le vele latine danno il massimo del risultato.
Il giorno 11 Settembre il tempo non ha consentito di poter svolgere la regata e solo la domenica le barche sono uscite ed hanno navigato nel campo di gara delle Tre Torri, riferimento questo alle torri costiere, antiche per difesa contro i Saraceni, le prime costruite in tutto il Regno Di Napoli, esistenti su territorio Pisciottano da quella del Piano di Mare a Mezza Galera sino a quella di Fiumicello.


La regata ha visto prevalere la barca Sant’Anna dell’Antico Cantiere del Legno di Nino Aprea come gozzi, invece come gozzetti è prevalsa Vera da Salerno Armatore Guglielmo Marazziti, come Lancia è prevalsa “Sciasciona Mia” di Cicco Landi da Salerno.
La presenza di oltre 23 barche provenienti da tutta Italia si conferma come il raduno di maggiore interesse nazionale.

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