
San Pietro Avellana (IS) celebra il suo prezioso tartufo bianco
Al via la Mostra mercato organizzata grazie alla collaborazione del comune di San Pietro Avellana, che fa parte dell’Associazione nazionale Città del Tartufo
Ventiseiesima edizione della Mostra mercato all’insegna dei frutti della terra. La kermesse prevede assaggi e degustazioni di pietanze che caratterizzano la tradizione culinaria del Molise ed un percorso museale per scoprire la storia antica e moderna del borgo altomolisano.
di Silvia De Cristofaro
E’ un bel ritorno, ad un anno dalle restrizioni dovute alla pandemia, quello caratterizzato da una manifestazione che è diventata con il passar del tempo un appuntamento imperdibile per chi apprezza il gusto ed il sapore del tartufo bianco che San Pietro Avellana, comune e borgo dell’Alto Molise offre agli appassionati mediante la preparazione di pietanze tradizionali, e proprie della cultura gastronomica di queste terre, a base del pregiato e gustoso fungo. La degustazione del tartufo come degli altri prodotti tipici della zona è prevista a partire da oggi e per tutta la giornata di domani proprio nella piazza panoramica del borgo in cui sono già presenti diversi stand per accogliere turisti, appassionati e visitatori. L’eccellenza del cibo molisano rappresenta una maniera per una giusta ripartenza del turismo enogastronomico ed è di buon auspicio per l’insediata amministrazione comunale guidata dal nuovo sindaco Simona De Caprio. Il tartufo bianco di produzione altomolisana è sempre più apprezzato perché prodotto della natura, frutto di una terra non contaminata.

Nel centro storico di San Pietro Avellana si inaugura un autunno all’insegna delle tradizioni che verranno trasmesse dalle botteghe che accoglieranno i partecipanti che vorranno assaporare le pietanze pregiate che nascono dall’arte della tartuficoltura. Una tradizione del luogo che gli abitanti della zona continuano a coltivare ed a valorizzare: il prodotto principe del sottosuolo rappresenta una ricchezza per il territorio e la kermesse organizzata dal borgo può diventare una vetrina delle eccellenze enogastronomiche della produzione del Molise. Curiosità ed antiche tradizioni culinarie saranno protagoniste di questo week-end all’insegna del gusto che attrae ogni anno un bel numero di presenze ed è annoverato tra gli eventi clou del Molise per il turismo enogastronomico d’eccellenza. La Mostra mercato del Tartufo bianco di San Pietro Avellana giunge così alla sua ventiseiesima edizione: il connubio tra alta gastronomia e cultura è nuovamente presente con il museo dell’Alto Molise (museo civico degli usi, costumi, mestieri ed Archeologico) che svela interessanti informazioni dell’epoca dei Sanniti e propone la nuova sezione denominata “Autunno ‘43”, un’area multimediale ed esperenziale per la conoscenza del periodo della liberazione dell’Italia in seguito alla seconda guerra mondiale che videro la distruzione e la ricostruzione del borgo, posizionato a quel tempo sulla linea Gustav. Fulcro della mostra, quest’anno, il nuovissimo Museo del Tartufo che offre uno spazio che celebra questi prodotti preziosi, spontanei, delicati della terra. Ad imporsi all’attenzione del visitatore, un percorso multisensoriale ed interattivo per scoprire i segreti del tartufaio tra installazioni, proiezioni e narrazioni sulla nascita del tartufo e delle sue tradizioni storiche e culinarie che ne determinano la creazione di pietanze al sapor di “bosco”. Un iter di approfondimento che sembra necessario se si considera che il tartufo ha bisogno di un ecosistema adeguato, quindi di una protezione del territorio tartufigeno in cui si sviluppa, perché risente dei cambiamenti e delle alterazioni preoccupanti del clima.

La Mostra mercato del Tartufo bianco di San Pietro Avellana giunge così alla sua ventiseiesima edizione: il connubio tra alta gastronomia e cultura è nuovamente presente con il museo dell’Alto Molise (museo civico degli usi, costumi, mestieri ed Archeologico) che svela interessanti informazioni dell’epoca dei Sanniti e propone la nuova sezione denominata “Autunno ‘43”, un’area multimediale ed esperenziale per la conoscenza del periodo della liberazione dell’Italia in seguito alla seconda guerra mondiale che videro la distruzione e la ricostruzione del borgo, posizionato a quel tempo sulla linea Gustav. Fulcro della mostra, quest’anno, il nuovissimo Museo del Tartufo che offre uno spazio che celebra questi prodotti preziosi, spontanei, delicati della terra. Ad imporsi all’attenzione del visitatore, un percorso multisensoriale ed interattivo per scoprire i segreti del tartufaio tra installazioni, proiezioni e narrazioni sulla nascita del tartufo e delle sue tradizioni storiche e culinarie che ne determinano la creazione di pietanze al sapor di “bosco”. Un iter di approfondimento che sembra necessario se si considera che il tartufo ha bisogno di un ecosistema adeguato, quindi di una protezione del territorio tartufigeno in cui si sviluppa, perché risente dei cambiamenti e delle alterazioni preoccupanti del clima.
La Mostra, organizzata grazie alla collaborazione del comune di San Pietro Avellana (che fa parte dell’Associazione nazionale Città del Tartufo), è stata inaugurata questa mattina a partire dalle 10 ed è in corso per il resto della giornata e per tutto il giorno del 1° novembre con chiusura alle 19. Per partecipare è necessario il green pass.
. Per partecipare è necessario il green pass.
Silvia De Cristofaro
Vicecoordinatore Nazionale di redazione/Coordinatrice Centro Italia