Gio. Apr 18th, 2024

“Esercizio di verità e responsabilità per Napoli” Gaetano Manfredi al Casa Corriere Festival

“Un esercizio di verità è indispensabile in questo momento. I cittadini ne hanno bisogno” – così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, al Casa Corriere Festival di Napoli tenutosi dal 5 al 7 novembre.

Il Corriere a tu per tu con Gaetano Manfredi l’incontro tenutosi il 7 novembre al Palazzo Reale di Napoli, in chiusura di “Spazi di Futuro”, Festival organizzato da CasaCorriere. Il sindaco di Napoli risponde ai quesiti delle firme delle Corriere: Enzo d’Errico, direttore del Corriere de Mezzogiorno, Marco Demarco, Antonio Polito e Paolo Macry. Il resoconto della giornata.

Di Raffaella Grimaldi

“Un esercizio di verità è indispensabile in questo momento. I cittadini ne hanno bisogno” – così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, al Casa Corriere Festival. Sollecitato da Polito Manfredi afferma: “Veniamo da anni in cui la narrazione politica è stata staccata dalla realtà dei fatti, ma non è il mio modo di essere e rappresentare le istituzioni. Ci vuole verità e la chiedono sia i cittadini del centro che delle periferie”. Secondo il sindaco la verità è anche un esercizio di responsabilità in cui i cittadini, oltre ai diritti, devono avere anche precisi doveri.

Risollevare Napoli diventa dunque una “sfida collettiva” che il sindaco, fiducioso, intende affrontare attraverso la definizione di “un patto chiaro”: ottenere servizi migliori tramite un comportamento civico migliore. Del resto il sindaco, secondo Manfredi, deve essere una guida che ha il compito di mostrare la via, ma non può fare tutto da solo.

Il dialogo prosegue con uno sguardo anche all’Europa. E se nel 1861 d’Azeglio sentiva l’esigenza di “fare gli italiani” oggi Manfredi sente la necessità di educare i napoletani all’europeità.

 Sulle necessità finanziarie, invece, il sindaco chiede al governo “garanzia di risorse adeguate” e una prova di fiducia: “non ammetto che Napoli sia condannata solo perché è stato fatto male in passato”. Una politica nazionale di austerity ed una pregressa cattiva gestione della spesa pubblica avrebbero portato Napoli in predissesto già dal 2013.  “Bisogna operare in maniera concreta: la priorità sono le persone in carne ed ossa e non solo fare bei discorsi all’interno dei palazzi del potere” – sostiene Manfredi.

Riconoscere il valore dei comuni a livello nazionale obiettivo del sindaco che annuncia la sua presenza martedì all’Anci. “Rendere i comuni più efficaci e dare risposte concrete è una priorità. Se i cittadini percepiscono il cambiamento risolveremo anche il problema dell’astensionismo alle urne”.

Decise le risposte ai dubbi sollevati da Marco Demarco, ex direttore del Corriere del Mezzogiorno, riguardo l’anzianità della giunta. “La scelta degli assessori è stata molto meditata – replica il sindaco -. Il fatto che in questa fase delicata abbia preferito persone anziane con un’esperienza consolidata di governo non significa che in futuro non ci sia spazio per i giovani. Sono il primo a riconoscerne l’importanza”.

Il dibattito prosegue con Antonio Macry che punta i riflettori sul tema dell’evasione fiscale. Manfredi è consapevole del fatto che Napoli sia la “città con le più alte addizionali d’Italia e con i servizi peggiori”. A tal proposito oltre a “cercare gli evasori” è indispensabile saper chiedere “importanti stanziamenti” come in passato hanno fatto altre città italiane.

Dal pubblico l’intervento dell’imprenditore Gennaro Matacena che accende i riflettori su Bagnoli e sul mare come risorsa. Amedeo Manzo, invece, presidente della Bcc di Napoli, interroga il sindaco sulla necessità di individuare manager di alto profilo per le società partecipate.

Dulcis in fundo il tema dell’assessorato alla cultura. Manfredi si dichiara deciso a mantenere tale delega fino ad una fase di attuazione dei suoi progetti che saranno quanto più inclusivi possibili in una dimensione non cittadina ma internazionale.

Il dibattito si conclude con l’omaggio del drammaturgo Mimmo Borrelli e la sua “lettura” del XXVI canto dell’Inferno di Dante, in lingua flegrea.

Casa Corriere con Enzo D’Errico, Laura Valente e lo staff del Corriere tutto conducono poi Gaetano Manfredi nei luoghi emblematici del Palazzo Reale passando dal Teatrino di Corte, dove si è svolto il confronto, alla Cappella Palatina e al Salone d’Ercole.

Raffaella Grimaldi

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