Ven. Apr 19th, 2024

Nuova opera dello scrittore di origini campane Francesco Leo

“Cinque anime” racconta la storia di un commissario e di oscuri misteri da dover risolvere

di Anna Maria noia

Francesco Leo, classe 1992 (compleanno: 29 giugno), è nato a Magliano Sabina – Rieti. In seguito alla separazione dei genitori, è andato a vivere a Siano – nel Salernitano. Siano è difatti il paese di origine del padre. È appassionato di informatica, in particolare di videogiochi – ne ha anche programmato qualcuno, bidimensionale, nel periodo che va dai 16 ai 18 anni. Ama trascorrere del tempo in palestra, ma soprattutto adora scrivere. La sua inclinazione riguarda – nella fattispecie – opere di fantasy e/o narrativa “sperimentale”. Artista e “letterato” autodidatta, vanta al suo attivo (già così giovane e già da alcuni anni) numerose pubblicazioni, specialmente fantasy.

Le sue opere più importanti e pregnanti (finora) sono legate al “Ciclo della Rinascita”, una trilogia appunto fantasy – posta in essere per i tipi (in versione cartacea e, in seguito, anche digitale) di “Edizioni Paguro”, prestigiosa realtà sanseverinese, con a capo l’art director locale Michele Citro. La trilogia è composta dai volumi: “Viktor” (il primo testo del “ciclo”); “Nithràl”; infine “Ethèrnal”. Tutto ciò tra il 2016 e il 2018. Nel corso del tempo, ecco altri pregevoli testi – scaturiti dal suo estro e dai suoi molteplici interessi, a 360 gradi. Intanto, il Nostro ha effettuato interessanti esperienze, prendendo parte a svariati eventi – di rilevanza anche nazionale. Alcune opere, proprio al riguardo della trilogia di cui sopra, hanno ricevuto consensi e plausi. Addirittura i romanzi sono stati tradotti in lingua inglese e in Francese. I libri pubblicati da Francesco Leo hanno ottenuto riconoscimenti e menzioni d’onore. In più, egli ha realizzato video; cortometraggi; colonne sonore. Una lunga attività artistica, dunque, che non si ferma certo qui. Tra le produzioni più recenti, anche i fumetti (è infatti in itinere un progetto a carattere fumettistico) – il “primo amore” di questo appassionato.

Francesco Leo

Nel febbraio di quest’anno – venendo a noi – ecco che Leo dà alle stampe una nuova opera, nella quale si cimenta con il thriller: “Cinque anime”. Stavolta il testo – per “Altri Media” (“Diòtima srl”), casa editrice lucana – consta di 194 pagine (al costo di 18 euro), dense di suspence; avvincenti; incalzanti e intricate. In realtà, il 30enne ha già composto un libro intriso di sfumature thriller (nonché dark fantasy). Si tratta del racconto (o romanzo breve) “Reset” – edito da “Pubme”, collana “Tulipani”. Protagonista – però – di “Cinque anime”, di cui parliamo adesso in questo nostro servizio, è il commissario Matteo Iardi. Un uomo dal passato burrascoso, in quanto quarant’anni prima una tragedia ha sconvolto la sua famiglia: la scomparsa della sorellina Sofia. Da quell’evento, il commissario è sempre in cerca di delinquenti e di lestofanti – per far trionfare la giustizia, certamente, ma anche per colmare il suo animo, turbato dalla misteriosa sparizione di quel tempo. Un macabro ritrovamento riaccende una speranza tenace nell’animo del commissario; un punto d’incontro tra un truce caso di cronaca – nell’ambito della sua professione – e la storia, la vicenda personale dell’uomo di legge. Che s’intrecciano nell’infittirsi del mistero, coinvolgendo uno spietato serial killer. Egli potrebbe colpire ancora. Sullo sfondo, la magia nera e dei segreti sconvolgenti.

In “Cinque anime”, l’autore narra di una pericolosa – ma avvincente – corsa contro il tempo, per evitare ulteriori “delitti” e violenze. Anche “demoniaci” – se così possiamo affermare – in quanto il racconto inerisce il lato “diabolico” delle efferate uccisioni: il ritmo serrato e la suspence emergono sin dall’incipit (l’inizio della narrazione), poi “indugiano” (per così dire) sulla presenza di resti umani avvolti in grotteschi sai – posti a mo’ di pentagono (o pentacolo), nonché su alcune date (quattro, per la precisione) incise sulle pareti di una caverna. Certamente un’opera da leggere tutto d’un fiato – avvincente come la produzione letteraria precedente. Il romanzo, disponibile “in tutte le librerie fisiche e digitali” – assicura l’autore Francesco Leo – nasce da un periodo travagliato; non semplice – per questo ragazzo. L’idea è stata “partorita” nel 2019 – a ridosso della pandemia, ma in una temperie ancora non interessata dalla stessa, succitata pandemia. “Questo libro – afferma il Nostro – segna il mio ingresso, il mio esordio, nel mondo del thriller.

Si tratta della mia storia, di una vera e propria crescita personale tra dubbi e “orrori” – riversati nel testo”. “Forza di volontà e speranza, emotività e determinazione; voglia di farcela sono gli “ingredienti” della mia opera” – ci dice ancora Leo. Che non nasconde la fragilità di quel particolare frangente storico: appunto il 2019. Da questa peculiare esperienza nasce “Cinque anime”. Ambientato a Orestano [sic!], una città immaginaria – nelle intenzioni del romanziere, in provincia di Viterbo. Un po’, mutatis mutandis, come Vigata per Andrea Camilleri – anch’esso luogo immaginario; location in cui vive e agisce il commissario Montalbano, negli omonimi testi poi trasposti in tv.

Tornando a “Cinque anime”, il romanzo è denso di luci e ombre, ma esprime anche una crescita morale e professionale (a guisa di un “romanzo di formazione” o “bildungsroman”) del protagonista. Il messaggio del libro è difatti proprio la messa in evidenza del bisogno di continua formazione, occorso a Iardi e a tutti noi, i lettori. La vita si evolve, quindi occorrerebbe fronteggiarla armati di un continuo “spirito di adattamento”; spesso, infatti, il carattere e l’animo umani possono cambiare in maniera radicale. In meglio. Ed è questo l’auspicio di Francesco Leo, il tema di fondo di questa sua recentissima “fatica letteraria”: il comprendere che – anche se si è caduti, nella polvere – è sempre possibile tornare in piedi. È plausibile, altresì, imparare a emendarsi dai propri errori – raggiungendo maggiore consapevolezza di sé e del mondo che circonda ognuno di noi; ogni essere umano. Francesco Leo si augura che il nuovo suo testo possa essere apprezzato. “Confesso di scrivere per necessità – dichiara – per comunicare un messaggio, ma anche per intrattenere gli altri e lasciar loro un po’ di me”. Seguiamo – dunque – le avventure e le peripezie del commissario Matteo Iardi, magari aspettandoci nuove storie, in ulteriori volumi a cura dello scrittore – di origini sianesi.



Anna Maria Noia

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