Gio. Gen 23rd, 2025

La gelateria “Playa di Malibu”, a Mercato San Severino, compie vent’anni di attivita’

Una storia di chi ce l’ha fatta

Una storia di chi ce l’ha fatta: è quella, ancora tutta da scrivere – nel futuro – di Giovanna (De Chiara) e del marito Enrico (Rimauro). Una coppia affiatata, nella vita e – anche – nella conduzione di una rinomata attività, sita al centro della frazione sanseverinese di S. Vincenzo. Un quartiere nuovo, con tanti nuclei familiari – desiderosi di divertimento e di svago. Posto signorile, nel quale si concentrano tanti negozi. Una scommessa per risollevare il commercio nella cittadina di Mercato San Severino, dunque – risulta essere la presenza di tanti luoghi dove far shopping; nella fattispecie della frazione. La gelateria e pasticceria (principalmente, ma l’esercizio offre anche molto altro – ad esempio: prodotti di rosticceria e/o di stuzzicheria) “Playa di Malibu” è quindi sulla cresta dell’onda da ben vent’anni. Lei vulcanica ed eclettica, celere ed amante della pulizia. Lui piano e posato, calmo. Pacioccone. Due caratteri diversi, quasi opposti, che ben si combinano ed amalgamano. Proprio come il gustoso gelato, tutto da provare, realizzato da Malibu (da non dimenticare: “Playa”, i gestori tengono – simpaticamente – a precisare ciò!). Più di quaranta differenti varietà, dalle più “cremose” ai sorbetti. Ai freschissimi gelati al limone o alla fragola. Realizzati rigorosamente con sola frutta; mentre gli ice cream contengono anche latte, ma comunque gli ingredienti utilizzati per produrre le golosità sono di altissima qualità. Di recente, la varietà di gelati – in tutto e per tutto artigianali (tanti gli attestati e i certificati – in proposito, rilasciati ad Enrico e Giovanna da enti altamente certificati) – si è “arricchita” dall’innovativo gusto “Napoli”. Dal colore pastello, ceruleo. Per celebrare lo scudetto del team partenopeo. E c’è anche la varietà “Ace” – come il noto succo di frutta alle vitamine A, C, E.

Alcune tipologie di sorbetti e di creme seguono i ritmi delle stagioni. Altri tipi – invece – sono degli evergreen. Si tratta sempre di prodotti, come anche le ottime brioche e i croissant o cornetti, senza glutine; senza grassi idrogenati; creati con tutte le attenzioni del caso. E con precisione, stando molto attenti alla pulizia. Ottemperando alle norme igieniche prescritte dagli uffici e/o dagli enti preposti. E, poi, c’è Giovanna che si potrebbe definire – nel gergo vernacolare, dialettale locale – una “pulitona”. Insomma, una vera maniaca della pulizia. Dell’ordine. Proprio in quanto sono ben “assortiti”, i due coniugi si dividono egregiamente – ed equamente – tra negozio e famiglia. Ognuno con le proprie capacità, con le inclinazioni tipiche della propria indole. Due splendidi figli, Vincenzo e Desirèe, adolescenti (o quasi). Per loro, per dar forza a questi carissimi “gioielli”, Giovanna ed Enrico guardano al futuro con fiducia. Seppure in tempi abbastanza critici, “negativi”, quali i recenti anni di crisi e di regressione; di recessione economica. Le kermesse per festeggiare – degnamente e appieno – il “primo” ventennale di “Malibu” sono previste per la prossima estate. Ma Giovanna sta ancora pensando a come poter radunare – nell’ampio locale interno, nonché nell’altrettanto grande spazio fuori al locale – i tantissimi clienti che afferiscono all’accorsata realtà. Dove poter accontentare una clientela molto diversificata (e variegata), offrendo e proponendo servizi per tutti i gusti, età e… tasche. Sempre mettendo al centro dell’attenzione gli avventori. Che frequentano il locale (anche) in quanto accolti dalla cortesia e dal sorriso, “stampato” sul bel volto di Giovanna. Sempre attiva e presente, nei momenti di maggior affluenza – come nelle occasioni di “bonaccia”, diciamo così. Frotte di utenti, soprattutto nei mesi primaverili ed estivi, si recano da “Playa di Malibu”. Per un “semplice” caffè – preparato con amore – o per consumazioni maggiormente “ricche”. Come per aperitivi, drink, cocktail. Con contorno di stuzzicheria e di dolciumi.

A tal proposito, appare doveroso sapere che la coppia – in particolare Enrico – discende da una famiglia di “artisti pasticcieri”, produttori di dolci. Lo stesso Enrico vanta una parentela con le pasticcerie “Cecilia” ed “Elena” – entrambe del Montorese (Avellino, Irpinia – zona limitrofa a Mercato San Severino; provincia di Salerno). Ed è dalla passione per la cucina – particolarmente di cose zuccherate (o zuccherose) – che nasce “l’avventura” di questa gelateria. Anche, come dicevamo sopra, pasticceria e rosticceria. Non dimentichiamo che, in occasione delle festività natalizie e di quelle pasquali, Enrico e Giovanna producono rispettivamente gustosissimi panettoni o pandori artigianali – soprattutto farciti con gelato – nonché colombe di ogni gusto e dimensione. E perfino squisite pastiere pasquali (le notissime “pizze di grano”, tanto care alla nostra tradizione culinaria/gastronomica – seguendo le ricette delle donne italiane, particolarmente del Sud). Abbiamo rivolto a Giovanna e al simpatico e taciturno Enrico alcune domande sulla propria rivendita. Non è facile tirar su una “bottega” (in vernacolo, “puteja”), un locale simile, e riscontrare successo e favorevoli, allettanti, aspettative nella clientela – come invece è accaduto per i due giovani. E per “Playa di Malibu”. Sorta, come afferma la fiscianese Giovanna De Chiara (cittadina nei pressi di San Severino): “Per far sì che si avverasse il sogno di “coccolare” la cittadinanza, sia di San Severino che di zone attigue, in un quartiere di nuova costruzione”. Che – da qualche anno – si è “arricchito” anche della presenza degli studenti, iscritti agli indirizzi di studio facenti capo all’istituto “Publio Virgilio Marone”. Trasferitosi nel nuovissimo polo scolastico, ad oggi ubicato tra le frazioni S. Vincenzo e Lombardi. Così allievi e insegnanti, assieme ad altri profili professionali che prestano servizio al “Virgilio” (e, naturalmente, ai genitori degli studenti), possono apprezzare le leccornie e le specialità culinarie di “Malibu”. Che vede sfornare, ogni giorno, apprezzabili cornetti caldi e fragranti. Frutto dell’esperienza e delle tecniche dell’arte pasticciera, profuse (peculiarmente) da Enrico. Lui è “preposto” alle “macchine”, mentre Giovanna si occupa della vendita, e sta alla cassa. Cosa si può volere, di più, da un duo così affiatato? “Il locale nasce con lo scopo di accontentare la collettività, di far star bene le comitive che – particolarmente nei mesi più roventi – escono per fare una passeggiata”. Parola di Giovanna.

Ce n’è per tutti i gusti, davvero, ma “Malibu” nasce precipuamente come gelateria. Le cui iniziative contemplano, a “condire” serate spensierate, tanti modi di divertirsi. Ad esempio, gli “appuntamenti” con il karaoke e/o con tanta buona musica. Oppure con altri eventi ed happening, tipo le incursioni comiche di Enzo e Sal – direttamente dal fortunato programma tv “Made in Sud”. Secondo il parere di Giovanna, sebbene i parchi “De Caro” e “Santina Campana” – ove sorge il negozio, in via Giovanni Verga; civici 40-42 – siano popolosi e di recente costruzione, sembrerebbero ancora abbastanza “poco frequentati”. Cioè, potrebbe esserci maggior “movimento”. Il che vuol dire: più vita “sociale”; più movida; maggiore incremento del by night. E sono cose non irraggiungibili, certamente a S. Vincenzo giungerà ancora più utenza. In effetti, dichiara la gestrice, “è proprio per offrire più servizi, per distinguere la nostra attività, che organizziamo serate musicali e/o karaoke”. È bello, infatti, vedere come tanti habitué del cosiddetto “struscio” si recano da “Malibu”. Su una terrazza, immersa nel verde – quello del parco progettato dall’ingegnere Ciancone – la gente può godere della bella stagione e del tepore. E c’è da dire, tra l’altro, che i gelati non sono solo buonissimi o dalle porzioni abbondanti: anche i prezzi sono accessibili. Per quanto concerne la bontà e squisitezza dei manicaretti, degli artistici “manufatti” su cono o in coppetta, essi sono stati paragonati (da alcuni clienti) ed equiparati alle creazioni “ghiacciate”, del celebre mastro gelataio Matteo di Lancusi. Enrico e Giovanna possiedono numerosi attestati di partecipazione – non soltanto relativi a vari corsi di formazione e/o di aggiornamento – ma anche per quanto concerne la presenza a kermesse come la “Fiera 4 A” e alla “Fiera del Gelato”. Nel ventennale di questa (vera e propria) “avventura” o esperienza, gli ice cream di “Malibu” sono stati “giudicati” o apprezzati da artisti del gelato di caratura internazionale. “Tengo davvero a far rilevare – sostiene, sempre, Giovanna De Chiara – che il nostro non è un locale nato… a caso, bensì dall’amore per i sacrifici e per veder sorridere le persone”. E i sacrifici ci sono stati. E si vedono, si sono visti. Nel locale si producono, quotidianamente, cornetti in vari gusti; brioche (col “tuppo”, alla siciliana, o senza “tuppo” – in questo caso, si tratta di un tipico dolce salernitano); sfizi; pastefrolle da pasticceria (occhi di bue o frollini). Ma anche yogurt, crepes, stuzzicheria. Ad accompagnare caffè, cioccolate calde e aperitivi. Ma, al top, ecco semifreddi; torte di compleanno – in produzione propria – e altro. Anche da personalizzare e/o personalizzato. Grazie alla solerzia dei due coniugi. Giovani, ma con tanta esperienza e – soprattutto – passione e voglia di rimboccarsi le maniche. Una storia di chi ce l’ha fatta, dicevamo. La rivendita è quindi molto accorsata, peculiarmente in estate. E soprattutto da famiglie e da bambini. Compresi tanti piccoli e/o grandi diversamente abili. Il locale è attrezzato. Proprio per i più piccini, è possibile prenotare da Malibu delle feste di compleanno dedicate. Avvalendosi della presenza di animatori capaci e fantasiosi. Anche garantendo il servizio di produzione di zucchero filato, come quello di pop corn. Tra bolle di sapone e una scenografia congeniale ai bambini. Un servizio perfetto, accoglienza e disponibilità a tutte le ore. In particolare nelle afose sere estive. Quando la gente può uscire e socializzare maggiormente.

Anche se questi lunghi mesi segnati dalla pandemia sono stati duri e difficili. Per tutti gli esercenti. Fortunatamente, le cose stanno cambiando. E volgendo al meglio. Perché proprio il nome: “Malibu”? Anzi: “Playa di Malibu”? Lo abbiamo chiesto a Giovanna e ad Enrico. “Perché il tutto ricorda una spiaggia, richiama l’estate e la bella stagione”. Ci sta, quindi, un bel gelato. Da ricordare che la gelateria non ha nulla di “improvvisato”: essa vanta macchinari all’avanguardia e ben “rodati”. In particolare, la dotazione tecnologica riguarda abbattitori, pastorizzatori, mantecatori. In cui l’ice cream entra (ed esce) già tutto senza glutine. Che dire, ulteriormente? Cosa aggiungere, in più? Soltanto, forse, che andare da Malibu “mette d’accordo” (se così possiamo affermare) i gusti, il piacere, le tasche e la voglia di divertirsi. Di staccare dalla quotidianità più “assillante”. Per un break, una pausa, davvero all’insegna della spensieratezza. Ben vengano, quindi, i futuri festeggiamenti – previsti in primavera inoltrata/estate – allo scopo di celebrare i venti anni di apertura al pubblico di questa realtà. Tra l’altro, si può usufruire dell’opportunità – non irrilevante, oggigiorno – di poter parcheggiare con comodità. Senza l’assillo del pagamento, del consueto grattino. Senza preoccupazioni. Non dimentichiamo, inoltre, che l’attività è anche “social”; presente su Instagram, TikTok, Facebook, Twitter. La conduzione è curata – abbiamo detto – direttamente da Enrico e Giovanna. Il primo si occupa del laboratorio e dell’acquistare le materie prime – come il latte fresco per i gelati – di qualità. Giovanna è preposta alla vendita e “gestisce” la cassa. I figli, Desirèe (9 anni) e Vincenzo – 14enne, danno loro una mano, quando possono. Ovviamente, dopo aver svolto i compiti scolastici. E per hobby, mai “costretti” dai loro genitori. Giovanna rivela che – attualmente – Vincenzo si sta “affacciando” (moderatamente, mai pressato dalla famiglia) al mondo del commercio. E – rivela inoltre – le piacerebbe che “i miei figli, un giorno, potranno continuare l’attività di famiglia”. Anche se – comunque, specifica la dinamica proprietaria – “devono vivere la propria vita; fare esperienze anche diverse”. “Il mio sogno – confessa Giovanna, avallata dal marito – è esportare il nostro buon gelato; la produzione di Malibu anche all’estero”. Adesso Vincenzo Rimauro frequenta il primo anno di liceo linguistico. “Amerei – dice sempre la proprietaria – che mio figlio, dopo il corso di studi da lui intrapreso, possa recarsi nei Paesi esteri per promuovere la delizia del gelato artigianale”. Targato Malibu. Anzi: “Playa di Malibu”. Da provare, sicuramente, anche frappè (chi scrive consiglia quello al cocco – una vera squisitezza, che bontà…); frullati di frutta e centrifugati. Ideali per la dieta e ottima, reale alternativa ai prodotti più… “calorici” e/o zuccherati. Altre domande, da noi porte e poste a Giovanna e ad Enrico, vertevano su argomenti del tipo: “Temete la concorrenza?”. Prontissima la risposta dei due: “Assolutamente no!” – scherzano entrambi. Ma sarà vero? Di certo, se concorrenza c’è, essi sono pronti a “sbaragliarla”. Anche perché la loro attività inizia molto presto: già alle 7 del mattino. Per concludersi dopo le 24. Anche se (e per fortuna) in estate si fanno “le ore piccole”. “Avete degli assistenti? Dei collaboratori?” “Certo, abbiamo del personale soprattutto nei momenti di maggiore affluenza ma sempre monitorati da noi gestori”. Questa la loro risposta. Ma perché “Playa di Malibu” riscuote tanto successo? “Perché c’è amore in quel che attuiamo – dice Enrico – e tutto è genuino. Soprattutto abbiamo tante attenzioni verso la clientela”. Come tutte le coppie affiatate, non manca – tra gli stessi Giovanna ed Enrico – qualche battibecco. Ma tutte le difficoltà, in breve, passano. Non passerà mai, invece, l’entusiasmo per il loro lavoro. Che – a ben farlo – regala soddisfazioni non da poco. Una storia di chi ce l’ha fatta…



Anna Maria Noia

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