Ven. Mag 3rd, 2024

Si ritira il Guanto d’oro che ha cambiato il calcio italiano

A 45 anni Gianluigi Buffon, portiere campione del mondo con l’Italia nel 2006, dichiara addio al calcio giocato ma non abbandona il sogno della sua vita.

di Flavio Pezzella

“Finisce qua. Mi hai dato tutto, Ti ho dato tutto”. Queste, le parole con cui annuncia il suo ritiro dal calcio giocato all’età di 45 anni, uno dei più grandi portieri della storia del calcio italiano e mondiale: Gianluigi, per gli amici Gigi, Buffon. Inizia la sua carriera tra i professionisti tra i professionisti nel 1995 nel Parma. Con i ducali vincerà una Coppa Uefa, una Coppa Italia ed una Supercoppa italiana, tanto da essere soprannominato “Superman”. Inizia poi, nel 2001, la sua più grande avventura, l’apice della sua carriera: gli undici anni nella squadra della Juventus, con cui giocherà 509 partite diventando capitano della “vecchia signora” ed idolo dei suoi tifosi.

Con la Juve trascorrerà bellissimi e brutti momenti: passerà dall’alzare tantissimi trofei contrapposti al periodo probabilmente più buio per la squadra bianconera ossia quello di Calciopoli. La Juventus passa in serie B. Molti abbandonano la “nave” ma Buffon no. Rimane. E si rialzerà insieme ad essa, tornando a vincere tanto: scudetti, Coppe Italia, Supercoppe italiane. Una cosa gli mancherà: il suo nemico sarà sempre quella coppa “dalle grandi orecchie” perché ci va “vicinissimo” per ben sette volte.

Ma nulla. Una volta più di tutte quando quel famoso arbitro che, secondo Gigi, “una pattumiera” al posto del cuore rovina tutto espellendo, dopo un rigore dubbio per i Blancos, addirittura lo stesso Buffon. E dopo un’impresa della Juve, sfumata dal rigore realizzato all’ultimo secondo da Cristiano Ronaldo che si andrà a scusare col portiere nel post partita. Sarà dunque quella coppa non alzata, l’unico rimpianto di Gigi. Con la Nazionale non è da meno, vincendo il Mondiale 2006, guidato da Marcello Lippi. Vivendo poi i bassi momenti dell’Italia che non si qualificherà per ben due volte al Mondiale. Ed infatti Buffon prenderà la decisione di ritirarsi dalla Nazionale, in lacrime. Dopo i grandi anni con le vesti bianconere, apre una piccola parentesi al PSG. Arriva a Parigi a parametro zero, dove si alternerà con Areola. Con i parigini vince solamente la Supercoppa francese, poi decide di lasciare e ritornare a Torino vincendo una Coppa Italia (eguagliando così Roberto Mancini per maggior vittorie nell’ambito di questa competizione) e ritorna dove tutto ebbe inizio.

A Parma. Diventa subito capitano, eguaglia un altro record: 500 partite a porta inviolata. Il 2 agosto 2023, Gigi, che sempre sarà il nostro orgoglio nazionale, alla “giovane” età di 45 anni lascia i pali con cui ha condiviso tutta la sua carriera. Ma non i guantoni che non rimarranno appesi al chiodo: entrerà nella dirigenza dell’Italia diventando il nuovo capo delegazione. A Gigi, quindi, non passa in mente neanche lontanamente di smettere e di abbandonare il “campo: dare tutto ad uno sport che gli ha dato tutto, proprio come lui stesso ha dichiarato. Grazie Gigi, sarai per sempre l’idolo dei piccoli portieri che cresceranno.

Flavio Pezzella

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