Dom. Ott 13th, 2024

Bernardino Amoruso: sanseverinese d’adozione in gara all’Ironman di Copenaghen

A 50 anni, l’ingegnere informatico sfida sé stesso nella competizione internazionale di Triathlon, rappresentando l’Italia e la Campania.


Un Sanseverinese alle gare “Ironman” di Copenaghen: Amoruso ci prova a 50 anni

Di Anna Maria Noia

Bernardino Amoruso, detto Dino, è un cinquantenne di Baronissi (Salerno), ma sanseverinese d’adozione. Il prossimo 18 agosto, giorno di Sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino, parteciperà alle gare internazionali di “Ironman” a Copenaghen, Danimarca. Le competizioni, note anche come Triathlon, prevedono un’intera giornata di agonismo che include nuoto, ciclismo e corsa.

Dino, eclettico e appassionato, è ingegnere informatico presso uno spin-off dell’Università di Salerno. Laureato al campus di Fisciano, coltiva molte passioni oltre allo sport, tra cui la lettura, in particolare di libri di storia. Nonostante gli impegni, dedica tempo alla famiglia: è sposato con Maristella Ansalone, consulente assicurativa, e ha due figli, Alfonso e Riccardo.

Amoruso rappresenterà le comunità di Baronissi e Mercato San Severino, oltre che la sua regione e l’Italia, in un evento che richiede il massimo della preparazione fisica e mentale. L’Ironman è una sfida estrema che comprende 3,8 km di nuoto in acque libere, 180 km di ciclismo e una maratona di 42,195 km.

Pur essendo uno sport estenuante, il triathlon è per Amoruso una continua sfida personale. La moglie, Maristella, ricorda come lo sport sia stato per lui un costante alzare l’asticella. Attualmente, Dino si allena tra Salerno, Vietri sul Mare e il Cilento, sotto la guida del medico Giuseppe Tomasino.

Nel corso della sua carriera, ha già ottenuto successi importanti, come la vittoria del trofeo “Thirty Eggs” a Paestum e la partecipazione alle maratone di Milano e Barcellona. La famiglia è ora in fermento per i preparativi verso la Danimarca, dove Dino cercherà di coronare i suoi sforzi con un successo.

Questa disciplina, benché poco conosciuta, trasmette valori importanti come lo spirito di sacrificio, il rispetto degli avversari e la determinazione. La moglie di Dino sottolinea l’importanza di promuovere il triathlon per avvicinare i giovani a uno sport che insegna il corretto comportamento e la conquista della vita, distogliendoli dalle distrazioni moderne come i cellulari e l’intelligenza artificiale.

Dino si mette in gioco a 50 anni, dimostrando che non è mai troppo tardi per accettare una sfida. Buone gare, caro Dino!

Anna Maria Noia

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