Battiti di solidarietà: Roccapiemonte (SA) per il Togo
Una serata di beneficenza unisce la comunità locale per sostenere le famiglie in difficoltà dell’Africa, attraverso musica e solidarietà.
Di Anna Maria Noia
Roccapiemonte, centro mediano della Valle del Sarno, è diventata una cittadina accogliente e piena di attività commerciali. Questo, in particolare con le più recenti amministrazioni – soprattutto con l’attuale primo cittadino: Carmine Pagano. Consta di circa 8mila abitanti, il liceo scientifico che qui è allocato è una delle realtà più importanti e accorsate del comprensorio. Si tratta del “Bonaventura Rescigno”, in via Cupa Viviano.
In questa città, alcuni giorni orsono, si è tenuta una peculiare manifestazione: un evento di beneficenza: “Togo beats”. Il tutto è stato “vissuto” nell’ampia e spaziosa area mercatale del paese. Perché “Togo beats”, cioè – in Inglese – “Battiti per il Togo”? È presto detto: per venire incontro alle esigenze del Togo – in Africa. Una realtà poverissima, una nazione che sogna un futuro migliore. L’happening mirava, appunto, a raccogliere fondi per la causa di tale area e/o (soprattutto) a far riflettere sulle pessime condizioni di vita, in cui versano persone come noi; in altre zone del mondo. Gente come noi, ma di diverso colore; di “diversa fortuna” – oseremmo dire.
L’evento è stato voluto – in primis – dall’associazione “Progetto famiglia cooperazione”. Una onlus italiana (sorta nel 2004), con una rappresentanza locale. Proprio a Roccapiemonte. La serata evento, battezzata con vigore dalle istituzioni locali, “fortemente” (diciamo così) patrocinata dal Comune di Rocca; adottata dalla dottoressa Annalaura Guarino, mirava a “far festa” aiutando (nel contempo) la popolazione del Togo. Particolarmente ragazzi e adulti, in estrema povertà. Anche diversamente abili, affinché – grazie ai proventi raccolti – potessero (possano) studiare ed avere migliori prospettive di vita; lì in Africa, ma non solo.
Un intento encomiabile, non c’è che dire. E Roccapiemonte è ricca di happening simili, sia per quanto concerne le istituzioni ecclesiastiche (come le parrocchie, molto attive – nella cittadina) che dal punto di vista “laico” e/o di privati. Al costo (simbolico) di 10 euro, ecco l’ingresso al mercato di Rocca. Tale prezzo comprendeva l’accesso e la partecipazione ai concerti – pensati appositamente per unire persone e fasce sociali, di ogni età e gusto musicale.
Molti ragazzini ed adolescenti, assieme alle loro famiglie; ai “grandi” (che pure hanno gradito i cantanti che si esibivano), si sono divertiti mostrando – contestualmente – grande sensibilità: hanno accolto la proposta del sodalizio e della Guarino (e non solo loro!) realizzando appositi cartelloni e striscioni. Tutto trasudava solidarietà e attenzione al prossimo – pur nell’intrattenimento generale.
Tra gli artisti in scena: Vale Lambo, Sean Gray Dj, Yoseba, Mike Sueg e Marco Cuomo. Protagonisti di hit e accattivanti dee-jay set. Questo per i teenager e i millennials. Il sound dei boomers – invece – verteva su altre note e vibrazioni. Ma tutti sono stati accomunati dal “grande cuore” (i “battiti” per il Togo) dei referenti dell’associazione “Progetto famiglia cooperazione” e dagli organizzatori. Davvero alacri e attivi, a loro il nostro personale plauso.
Una bella serata. Non c’è che dire. Da mettere in evidenza l’impegno di tutti gli enti e i partner coinvolti: la civica amministrazione, retta – come detto sopra – da Pagano; i tanti assessori e consiglieri presenti all’iniziativa; il presidente della onlus – Francesco De Maria, gli intrattenitori/mediatori della manifestazione “Togo beats”: Maurizio Schettino e Maria Luisa Ragone.
Si ringrazino anche gli sponsor, numerosissimi, che hanno offerto la propria disponibilità – dimostrando, oltretutto, grande afflato. Ne ricordiamo solo alcuni – per ragioni di spazio: Guerrasio; Servizi sanitari residenziali; Rainone Experience; San Giorgio dolci e salati, l’associazione (molto presente e impegnata) “Segnali di vita”; Saia disinfestazione; “Primo aiuto”. E tanti, tanti altri. Con cui ci scusiamo per non averli citati.
Hanno dato il loro contributo – inoltre – “Mite grafica” e la Croce Azzurra di Roccapiemonte. Quest’ultima ha espletato, assieme ad altre associazioni di volontariato – presenti alla kermesse – e agli enti di polizia municipale, un ottimo lavoro; un buon servizio di sicurezza. Collaborando con la Croce Rossa sezione di Rocca; con la protezione civile locale e con il comando dei vigili urbani: la polizia municipale.
Dunque, un plauso all’idea e a coloro che ne hanno permesso la fattiva realizzazione. Logistica e organizzativa. Una proposta da ripromuovere, magari ulteriormente migliorata, da perfezionare ancora maggiormente. Ma già è stato fatto moltissimo, grazie alle agenzie di spettacolo “Music Italia spettacoli” e “Bellini events” – da annoverare, per l’impegno posto nell’attuare la soirée.
Ma la kermesse non ha visto solo l’esibizione dei musicisti (molto apprezzati dagli adolescenti e dalle numerose famiglie intervenute). Non potevano mancare – oltre che intermezzi di “presentazione dell’iniziativa” sul palco – le occasioni e i momenti conviviali. Con alcuni stand gastronomici (street food), disposti accanto a numerose tavolate – distribuite per l’ampia area mercatale rocchese. Si potevano degustare pizze margherita (oppure napoletane, senza mozzarella), panini con salsicce e perfino dolci. Con la possibilità di accedere anche a bevande gassate e/o a bottigliette d’acqua.
Tutto genuino, fatto al momento, a cura di esercizi commerciali “top” di Rocca e dintorni. Ciascun responsabile ha garantito la buona riuscita del momento di solidarietà. Che ha coniugato la (buona) musica, il buon mangiare, lo spettacolo e la benemerenza/beneficenza. Tra cantanti moderni, ma già conosciutissimi – apprezzatissimi da giovani e meno.
Che hanno mostrato il lato buono e positivo, il volto pulito dei giovani. Uniti dal sound e dagli intenti di solidarietà, ai quali sono sensibili. Una bellissima manifestazione, al supporto delle onlus del territorio che tantissimo fanno – quotidianamente – per le persone umili, sfortunate.
Stavolta è “toccato” al Togo: nazione miserrima, mortificata dal potere di pochi – che ne depredano le pur ricche risorse naturali. E giacimenti di minerali. Grazie alla raccolta di denaro o fund raising, o crow funding – unita alle altre, mirabili, iniziative dell’associazione nazionale sopra citata – molti abitanti delle zone meno ricche della Terra possono accedere a cure mediche oppure studiare.
Durante il concerto, è stata esplicitata la storia di “Meraviglia”, di “Merville”. La prima bambina, originaria proprio del Togo, ad essere stata sostenuta grazie a “Progetto famiglia cooperazione”. Dopo di lei, ecco tanti altri (più di un centinaio) abitanti di tale desolata regione del mondo – che hanno ricevuto cure e conforto. Grazie all’attivismo dei numerosi volontari. Che, almeno a Rocca, si uniscono ad altri sodalizi.
Forieri di valori umani, ma anche di concrete pratiche. In questi anni, dal 2004, sono state supportate famiglie con minori; disabili; adulti poveri in canna. Veramente una benedizione dal Cielo, per tutti questi figli delle nostre società.
Contenta anche la dottoressa Guarino, nonché commossa. “Grazie al Comune di Roccapiemonte – dichiara – per aver messo a disposizione la piazza del mercato; per aver creduto nel nostro progetto e per averci concesso il patrocinio.
Ringrazio inoltre – esprime la donna – gli artisti intervenuti. Nelle persone di Vale Lambo; Sean Gray Dj; Yoseba; Mike Sueg e Marco Cuomo. Complimenti perché ci avete accompagnati nella manifestazione. Un caloroso abbraccio va, però, anche ai tantissimi volontari della nostra onlus. A coloro che hanno reso possibile l’incontro di oggi. Che hanno contribuito alla raccolta fondi, ma anche a tutta la logistica.
Ecco – conclude la dottoressa Guarino – un grandissimo grazie va anche al Comune di Roccapiemonte; al primo cittadino Carmine Pagano e all’assessore Roberto Fabbricatore. Senza di loro, sarebbe stato impossibile realizzare la manifestazione. Ed a tutti gli sponsor presenti.
Che ci hanno sostenuti con impegno e dedizione. Ricordiamo ancora che ci saranno altre manifestazioni – o eventi – per supportare e dare speranza alle famiglie meno fortunate dell’Africa”.