Mar. Lug 8th, 2025

Papa Freancesco con Sergio Sánchez, leader del "Cartoneros" di Buenos Aires

Il legame tra Sergio Sánchez e Papa Francesco

Buenos Aires 2001. La lotta dei cartoneros e il sostegno del futuro Pontefice alla dignità del lavoro.
[Di Sara Piccardo]



È il dicembre del 2001, l’Argentina sta vivendo la peggiore crisi economica della sua storia, i disoccupati aumentano di giorno in giorno, le aziende falliscono e la gente si ritrova senza lavoro dall’oggi al domani. La sopravvivenza diventa un problema anche per chi, fino a poco prima, riusciva a cavarsela.
Cosa si può fare? Unirsi ai ranghi della microcriminalità? Sì, forse. Ma molti argentini trovano una soluzione alternativa: cartonear, ovvero raccogliere dalla spazzatura carta, plastica, vetro e altri materiali per rivenderli alle aziende che si occupano del riciclo.
Cartoneros, così li chiamano. Inizialmente è un insulto urlato contro chi fruga nei sacchi dell’immondizia, in seguito il termine diventerà “ufficiale” e definirà questo esercito di lavoratori informali che, nell’intento di sopravvivere, si ritrova ad assolvere un’essenziale funzione di tutela ambientale, dando impulso al riciclo dei rifiuti.
Sergio Sánchez è uno di loro. Nel dicembre del 2001 ha trentasette anni, ha appena perso il suo lavoro di autotrasportatore e non sa dove sbattere la testa. Una notte si mette in strada armato di un passeggino e inizia a recuperare carta tra i rifiuti. È l’inizio di una nuova storia.
Nel corso degli anni successivi, Sergio diventa un leader di questi campioni del riciclo e nel 2007 fonda la cooperativa El amanecer de los cartoneros. Lui e i suoi “colleghi” hanno ottenuto il riconoscimento formale e spazi in cui organizzare il lavoro in condizioni di sicurezza e dignità, come ad esempio il Centro Verde di Barracas.
A fianco dei cartoneros, e più in generale del MTE (Movimento dei Lavoratori Esclusi), si è sempre schierato l’arcivescovo Jorge Mario Bergoglio, in forza a Buenos Aires dal 1998 al 2013. Il futuro Papa Francesco celebrava annualmente una messa per i cartoneros e si faceva promotore della loro causa, non mancando di denunciare l’indifferenza del governo argentino verso i lavoratori del riciclo e le condizioni in cui si vedevano costretti ad operare.
Quando nel 2013 è stato eletto Pontefice, Francesco ha voluto Sergio Sánchez alla sua Messa di inaugurazione. Su precisa richiesta del neoeletto Papa, il cartonero bonaerense indossava la sua divisa verde e blu con il logo del MTE.
In un’intervista rilasciata ad una radio argentina, Sánchez racconta di essere stato ricevuto in privato da Bergoglio, il quale gli ha ribadito la sua vicinanza alle istanze dei lavoratori esclusi.
Il legame tra i due non si è interrotto e ciò è testimoniato dal battesimo di Francisquito, il figlio di Sánchez, avvenuto nella cappella della residenza di Santa Marta il 31 ottobre del 2015. In quell’occasione, il Papa, con uno dei suoi famosi gesti simbolici, ha segnato, oltre alla fronte e al petto, le mani del bimbo, come auspicio per un futuro di lavoro dignitoso.
L’impegno di Papa Bergoglio in favore degli ultimi, degli esclusi, potrà aver stupito ecclesiastici, commentatori e anche noi comuni cittadini, ma di certo non sarà sembrato per niente strano al suo amico Sergio!

Sara Piccardo

image_printDownload in PDF