Ven. Mar 29th, 2024

Torquato a colloquio con il territorio: «l’unificazione delle due Nocera? Un’opportunità mancata»

“A colloquio con il territorio” – iniziativa promossa da Polis SA – continua il suo ciclo di incontri con le istituzioni, allo scopo di raccontare e comprendere al meglio l’ambiente che ci circonda. L’ospite del secondo appuntamento che si è tenuto nei locali della sede è stato l’avvocato Manlio Torquato, sindaco della vicina Nocera Inferiore. Ed è proprio sulla tralasciata unione con la prossima nonché omonima cittadina che si è focalizzato il dibattito trascorso: «È un fatto mentale la mancata unificazione delle due Nocera. Più che altro noi stiamo perdendo un’importante opportunità – spiega l’avvocato, e continua affermando – durante la campagna elettorale del 2011 l’accorpamento delle due municipalità è stato uno dei punti focali. Credo che mantenere in vita questa separazione sia un fatto innaturale, sarebbe come remare contro a quello che la storia di Nocera ha confermato fino a due secoli fa. Noi abbiamo un’area che è pressoché identica, concentrata su un’unica territorialità, e che ha un potenziale enorme».

L’unione delle due cittadine in una sola grande municipalità farebbe di Nocera, in termini anagrafici, la seconda città della provincia, poiché già per centralità e erogazione dei servizi si colloca in una posizione di prim’ordine. E allora, in semplici parole, dov’è l’inceppo?

«Io credo che sia più una questione di idee o di ideali. La stessa Nocera Superiore tende più – in modo inspiegabile – a guardare e pensare a un avvicinamento con la città di Cava de’ Tirreni, tralasciando il fatto che sarebbe più naturale nonché logico un accostamento con Nocera Inferiore. Noi abbiamo un territorio comune, un territorio che nonostante la crisi economica continua a essere il polmone produttivo della Campania. A questo punto non mi resta che pensare che ci sia una tendenza a sgattaiolare da una possibile unificazione».

Lei crede che un eventuale accorpamento delle due Nocera potrebbe “far paura” alla vicina Salerno?

«Assolutamente no. Io penso che potrebbe essere una possibilità in più per le nostre città e questa mancata opportunità mi lascia intende che le ragioni siano chiuse nelle concezioni mentali delle amministrazioni locali. Ma che, soprattutto, per la riottosità di qualcuno ne paga pegno l’intera comunità nocerina».

Parlando di vantaggi, quali crede potrebbero venir fuori da questa azione di unificazione?

«Beh, innanzitutto si potrebbe partire dalla gestione di alcuni servizi congiunti, tra qui quello dei trasporti. Accrescere la già eccellente rete produttiva dovrebbe essere il motivo cardine che dovrebbe spingere l’intero agro ad appoggiare questa municipalità e renderla un punto di riferimento provinciale e regionale».

Avvocato Torquato, la vicenda Gori: conosciamo le sue posizioni, ma sulla vicenda “distacchi” qual è il suo punto di vista?

«È chiaro ormai che noi siamo per l’acqua pubblica e siamo ben consapevoli che il gestore del servizio è un soggetto misto privato pubblico. Detto questo, credo che non si può prescindere dal progetto gestore per andare in contro alle esigenze dei cittadini. Noi ci siamo già rivolti all’autorità giudiziaria penale per evitare i distacchi impropri anche se va sottolineato che abitiamo in un territorio in cui le fasce di evasione per i servizi individuali ed essenziali sono state sempre ampissime, motivo per il quale spesso di arriva a prendere azioni che generano conseguenze negative anche su color che hanno sempre versato i contributi. Io sono fermamente convinto che l’amministrazione deve fare scelte di equilibrio e adattate ai casi pratici, e non fare scelte su richiesta dei comitati».

Quali potrebbero essere le soluzioni per i distacchi impropri o abusivi?

«La soluzione al momento è l’utilizzo del bonus idrico, indirizzato prettamente alle famiglie disagiate. Stiamo esaminando un protocollo di intesa con la Gori per regolamentare la possibilità di accesso alle abitazioni da parte dell’ente quando vi sussistono ragionevoli motivazioni. A ogni modo, l’esigenza di ri-pubblicizzare l’acqua è una esigenza concreta, dato che il gestore privato non ha registrato miglioramenti durante il suo coordinamento».

Signor sindaco, un’ultima considerazione. “Periferia” è una delle parole principale del progetto Polis SA. Parlando nella fattispecie di Nocera Inferiore possiamo dire che non esistono più periferie?

«Esattamente. Le periferie, a Nocera Inferiore, non esistono più. Credo che ci siano state fino al secondo dopoguerra, ormai la nostra città può considerarsi un tutt’uno. È percorribile a piedi dal centro verso qualsiasi frazione. In ultimo luogo abbiamo partecipato al bando per il ripristino delle aree disagiate di Montevescodavo per interventi che interessano le strutture e per eliminare quella che forse possiamo considerare l’ultima periferia della città».

Nocera “unica città”. Obbiettivi per il prossimo anno?

«Sicuramente un occhio di riguardo al Castello del Parco e la ferma intenzione di rendere la nostra cittadina maggiormente accessibile a tutti».

Fedora Alessia Occhipinti

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