Gio. Apr 17th, 2025

Cerco un centro di gravità permanente…

Serve il coraggio di schierarsi, di “non stare nel mezzo”.

…che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose sulla gente (Franco Battiato)

Di Corto Maltese

Cosi cantava il “maestro” Franco Battiato, ed è quello che cerco anch’io, un punto di equilibrio, fisico e metafisico, che mi sia punto di riferimento e di stabilità.

Forse è quello che cerco nel mio andar per mare e web, navigare tra oceani e reti internet. Un qualcosa che mi faccia cambiare idea per non doverla cambiare mai più.

E’ questo quello che penso ora, mentre via satteliete dall’Italia mi arrivano le immagini di una funivia precipitata, il numero delle vittime che cambia di ora in ora…prima quattro, poi otto…dodici, tre i feriti, forse numeri che aumenteranno ancora.

E siamo appena ripartiti, ma per andare dove? E’ questo il mondo di cui volevamo riappropriarci? un mondo in cui si muore per passare un fine settimana sciando? Un mondo in cui ci si spara tra fratelli? Dove dall’inizio dei bombardamenti israeliani a Gaza sono rimasti uccisi 230 palestinesi. Lo aggiorna il ministero della sanità di Hamas. Fra queste vittime sono inclusi 65 bambini, 39 donne e 17 anziani. I feriti, precisa il ministero, sono saliti a 1710. Da 1945 le vittime sono state oltre 100.000

Foto di hosny salah

Oltre 100.000 sono state le vittime della pandemia in Italia, per la precisione 125.225. Dicono che dopo le catastrofi, le guerre, le pandemie ci siano dei grandi cambiamenti, dei salti in avanti per la società. Forse questa volta non sarà cosi. In un servizio del TG, relativo alle riaperture dei centri commerciali nei fine settimana, una signora dice: “bene, dopo una settimana di lavoro si ha bisogno di un po’ di svago nei centri commerciali, facendo magari shopping.”

Ecco forse il ritratto della nostra società è tutto lì, e mi chiedo che tipo di aspettative abbia una società che considera “svago” una giornata passata in un centro commerciale, che considera svago lo “shopping”, letteralmente “fare spese”. Ma del resto siamo anche quelli che non possono fare a meno dell’aperitivo e dove se non hai un bicchiere, o una biretta, in mano non sei nessuno, non socializzi.

Intanto che scrivo le vittime della funivia sono salite a 13 e ci sono due bimbi gravi, mentre Matarella dichiara “‘Necessario il rigoroso rispetto delle norme di sicurezza” come se fosse necessario, in un “paese normale” che ce lo dica un Presidente della Repubblica”, ma del resto siamo anche il paese delle “morti bianche”, delle ragazze stritolate da un macchinario per tessere. Ma abbiamo lo “Shopping” lo “Spritz”e le birrette, chissenefrega del resto.

Oggi si festeggia anche lo scudetto dell’Inter con l’ultima di Campionato, omaggiamo il “dio pallone” con grandi assembramenti e abbracci, sperando che il Covid sia veramente andato, come lo scorso anno, in vacanza, e chissenefrega se oggi era la “giornata della legalità” e si ricordavano le stragi mafiose di Capaci e via D’Amelio… Borsellino, Falcone e le loro scorte.


Anche su questo Materalla si è espresso “O si è contro la mafia o con essa, non esistono zone grigie”, giusto Presidente, serve il coraggio di schierarsi, di “non stare nel mezzo”.
Per trovare un “centro di gravità permanente” occorre prendere posizione, andare, se occorre, controcorrente, non scendere a compromessi.
Perciò io, come il maestro, non sopporto “...la musica finto rock la new wave italiana il free jazz punk inglese

Buon Vento.
Vostro

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1 thought on “Cerco un centro di gravità permanente…

  1. La musica e le canzoni, come tutte le arti espressive, rispecchiano nel tempo i livelli dello “scontro” tra uomo, organizzazione sociale, economica e dei rapporti di produzione. La cultura è il prodotto di tutto ciò. La progressiva inesorabile frantumazione dei livelli sociali, organizzativi, politici e quindi fenomenologici della “classe operaia” ha portato a questo livello attuale della “politica” ma soprattutto delle sue espressioni istituzionali, l’incompetenza e l’ignoranza nel miglior caso e la corruzione generalizzata, generano mostri quotidianamente, in una spirale di cui non si intravede il fondo.
    Insomma forse si è capito, pessimismo della ragione e qualche residuo ottimismo della volontà. Augh!

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