Ven. Apr 25th, 2025
Lago di Castel San Vincenzo

Lago di Castel San Vincenzo e Abbazia di San Vincenzo al Volturno

Rosa Pagano risponde alle lettere giunte in redazione: Questa volta ci porta alla scoperta di un fantastico paesaggio, tra natura, arte e storia.

Ciao mi chiamo Mauro e sono un lettore della tua rubrica, ti scrivo per chiederti un suggerimento su un posto dove poter portare mio figlio  a trascorrere un fine settimana. Sono un papà divorziato, ho l’affido condiviso e mio figlio ha espresso il desiderio di visitare il Molise dopo averne sentito parlare durante la pandemia. Potresti darmi dei suggerimenti su mete interessanti?

Mauro

Buongiorno Mauro, mi fa tanto piacere sapere che sei un nostro lettore e grazie di aver chiesto un suggerimento proprio a me che abito in Molise ed è un onore far conoscere posti incantati, poco noti, presenti sul territorio a Molisano.

Descrivo un po’ il posto, così da poterti fare un idea del luogo e insieme a tuo figlio potrai decidere se fa al caso vostro.

Come meta, ti suggerisco di andare al Lago di Castel San Vincenzo, in Provincia di Isernia.

 E’ un bacino artificiale realizzato alla fine degli anni 50 per fini idroelettrici ed è posto nella vallata dove prima scorreva il rio Vallorio. Il bacino è stato alimentato dai torrenti della Montagna Spaccata dei vicini Comuni di Alfedena e Barrea, altri posti meravigliosi dove trascorrere un lieto soggiorno.

 Il Lago è circondato dal Monte della Rocchetta, parte delle Mainarde e dall’altura dove è situato il centro abitato di Castel San Vincenzo, i boschi che ricoprono queste montagne ben si associano al lago seppur artificiale.

In estate si gode di un clima temperato e piacevole per trascorrere ore rigeneranti ammirando le verdi acque.

Già all’arrivo si gode di una vista sorprendente e di un ambiente non contaminato.

Salendo sul paese di Castel San Vincenzo, dal belvedere si ammira un panorama mozzafiato tra il verde del lago e della flora che rende il tutto rilassante per il corpo e la mente..

In prossimità del lago si può pescare,  c’è un area per il camping e il maneggio e   a poca distanza, di rilievo artistico storico, vi è l’Abbazia di San Vincenzo al Volturo.

L’abazia di San Vincenzo al Volturno è una storica abbazia benedettina situata nell’Alta valle del fiume Volturno, nel territorio dei comuni di Castel San Vincenzo e di Rocchetta al Volturno.

Il sito archeologico accoglie gli scavi dell’abbazia longobarda del v secolo sulla riva sinistra del fiume e la nuova abbazia del XII secolo sulla riva destra, ricostruita e visitabile.  

L’area su cui sorge l’abbazia era già popolata in epoca tardo Romana e fu costruito un oratorio una chiese e un’area funeraria nei pressi di un villaggio agricolo, dedicato a San Vincenzo risalente al V e il VI sec. La tradizione vuole che i nobili beneventani edificarono sulle proprietà rurali del Duca di Benevento, un Monastero Benedettino nei pressi dell’oratorio.

Nel tempo il monastero divenne rinomato e ricco e la sua fama si estese fino all’Europa, diventando meta fissa di pellegrini, commercianti e nobili.

Nel 847 l’Abbazia fu colpita da un forte terremoto e i monaci sopravvissuti lasciarono il Monastero che fu meta di saccheggiatori senza scrupoli, per ritornarvi nel 914 ricostruendolo e cercando di recuperare l’antico splendore.

Di interesse artistico e storico ti suggerisco di ammirare gli affreschi nella Cripta del Vescovo Epifanio del IX sec. Opere di artisti anonimi legati alla scuola di miniatura beneventana.

-La mano dell’Eterno Padre-

Suggestiva la luce dell’esterno che nella cripta rispecchia la luce Divina con la raffigurazione della “mano divina” …

Si susseguono diversi scenari di Santi e martiri come quella della morte   di Santo Stefano, raffigurato in ginocchio con le braccia al cielo, mentre subisce la lapidazione da un gruppo di uomini visibili solo in parte.

Non appare semplice la lettura del ciclo , sembra che il pittore volesse far cogliere i veri significati delle scene raffigurate nella cripta, la quale era una piccola chiesa dedicata a Santa Maria in Insula ,edificata su richiesta dell’Abate Epifanio che governò San Vincenzo dall’ 824 all’842 .

La chiesetta era costituita da un corpo rialzato rettangolare e in fondo vi era un altro presbiterio a forma triangolare luogo dove venne posto l’altare ,successivamente   la chiesetta fu trasforma in residenza dell’abate e le pitture murarie si sono ben conservate, proseguendo nel passaggio che porta al refettorio il ciclo diventa lacunoso, poi attraverso un lungo camminamento si arrivava alla chiesa grande.

-Particolare delle Sei Martiri con Sant’Anastasia-

Si possono ammirare tante altre immagini pittoriche che dal vivo acquistano maggior interesse ..

La leggenda narra che l’Abbazia sia stata meta di Carlo Magno ma non si hanno testimonianza, certo è, che i luoghi sono ricchi di storia, affascinanti e belli da visitare,

Spero di averti descritto al meglio i luoghi e aver soddisfatto la tua richiesta.

TI SALUTO E VI AUGURO BUONE VACANZE.
Rosa

Per chi volesse avere delle risposte, che verranno pubblicate in forma del tutto anonima sul nostro magazine, può scrivere in redazione, indicando nell’oggetto della mail “Pagano Rosa risponde”, all’indirizzo redazione.polissamagazine@edizionipolis.it

Rosa Pagano

Laureata in Giurisprudenza, svolge la mediazione familiare sia presso il Tribunale di Isernia che privatamente, esperta in relazioni umane (frequenta il secondo anno del corso di counseling). Scrive favole e poesie. Ex guida archeologica è appassionata di storia, arte e territorio.

image_printDownload in PDF

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *