Don Fabio Senatore: l’importanza della vocazione
Don Fabio Senatore è stato consacrato presbitero il primo luglio nella basilica di Santa Maria Materdomini in Nocera Superiore (SA)
La Celebrazione è stata presieduta dal vescovo mons. Giuseppe Giudice. Gioia e orgoglio da parte della comunità di fedeli di Nocera Superiore, città natale di don Fabio.
di Raffaella Grimaldi
Un pomeriggio qualsiasi, un evento importante: i cittadini di Nocera Superiore, comune in provincia di Salerno celebrano l’ordinazione sacerdotale di Fabio Senatore. Il suo percorso di vocazione, dai 21 ai 34 anni, fatto di impegno per la Chiesa e per la comunità locale.
Dalla scelta della facoltà di medicina al percorso che lo ha portato a scegliere il Signore. Il 1° luglio Fabio è stato consacrato sacerdote: una cerimonia sacra scandita da 3 momenti: l’imposizione delle mani, la vestizione e la prostrazione.
A celebrare la funzione il vescovo Giuseppe Giudice. Una sacralità silenziosa e vibrante si percepisce all’interno dal Santuario di Santa Maria di Materdomini. Il due luglio, invece, il paese in festa conduce il giovane sacerdote dalla sua abitazione presso la parrocchia SS Maria di Costantinopoli, dove don Fabio celebrerà la sua prima messa.
Tema dell’omelia la vocazione. “La vocazione è il dono migliore che ti sia potuto capitare” – racconta Don Roberto Farrugio, il mentore di Fabio. Anche Don Fabio, nella sua prima omelia, pone l’accento sull’importanza dell’amore e della vocazione, non solo nella vita di un sacerdote ma nella quotidianità del singolo.
Un giovane, nato e cresciuto in questa comunità diventa simbolo in una società in cui c’è da interrogarsi sul vero significato della vocazione e su quanti giovani scelgano ancora quella che diventa non solo una missione, un impegno a vita, ma una professione.
Oltre al calo registrato dal consiglio episcopale del 17% di nuove consacrazioni rispetto al 2019, resta da chiedersi quanti sacerdoti rimangano fedeli alle regole del sacerdozio e alla propria missione e come la Chiesa duelli quotidianamente tra i dogmi secolari e modernità in divenire.