Gio. Apr 17th, 2025

Casa Savoia, primi turisti a Carloforte

A partire dal 1809 la città isolana era diventata per i reali il luogo amato ed esclusivo della loro vil­leggiatura.


Sono all’incirca cinquant’anni che l’Isola di San Pietro e il suo unico centro abitato, Carloforte, hanno scoperto la loro vocazione turistica. Ma, nel tempo non sono mancati visitatori, molti di prestigio, a partire dai tanti viaggiatori dell’Ottocento, soprat­tutto inglesi e francesi

Di Nicolo Capriata

Non man­carono durante il tempo ospiti di valore e qualità come Ernst Junger che nel 1954 visitò l’isola, la città e se ne innamorò. Ma il vacanziere, o meglio i vacanzieri davvero più im­portanti e autorevoli, e anche primi in assoluto a trascorrere un soggior­no a Carloforte, furono i Re di Sar­degna. Una premessa: tra il 1798 e il 1814 la corte sabauda si era tra­sferita a Cagliari per timore dell’in­vasione napoleonica e fu quindi più facile per i reali trasferirsi da un luogo all’altro della Sardegna.

Già nell’estate del 1806 il Re Vittorio Emanuele I era stato a Carloforte per inaugurare l’inizio dei lavori delle mura di cinta, ma al di là di questi marginali contatti, ben altre relazioni ne seguirono mirate e durature. I primi vacanzieri quindi dei quali si ha sicura notizia giunsero sull’isola oltre duecento anni fa. E che turisti! Era il maggio del 1809 quando il Re di Sardegna Vittorio Emanuele I, la Regina Maria Teresa d’Austria con le loro figlie (Maria Beatrice e le ge­melline Maria Teresa e Maria Anna) e tutto il codazzo di dame, aiutanti, guardie, scudieri e servitori giunsero a Carloforte per trascorrervi due set­timane di vacanza.

Dipinto raffigurante la famiglia reale

Non c’erano, com’è immaginabile, hotel a cinque stelle e i reali furono alloggiati in quella che allora doveva essere la più bella dimora della cittadina: il palazzo “Rombi” conosciuto anche come “palassiu vegiu” (palazzo vec­chio) costruito nel 1771 proprio in riva al mare. La popolazione che al­lora ammontava a poco più di due­mila abitanti accolse festosa gli illustri ospiti e s’impegnò per rendere pia­cevole sotto ogni aspetto la loro permanenza.

Carloforte: MARINA_1914_ Palazzo Rombi “palazssiu vegiu” al centro

L’“albergo” fu addobbato   con i migliori mobili dei notabili del paese, si costruirono degli “archi trionfali” e durante la notte il paese veniva illuminato a giorno con torce e falò e tante serenate a volte scritte per l’occasione venivano intonate per i Reali. Quando alla fine di mag­gio se ne ripartirono, come accade ancora oggi con la maggior parte dei vacanzieri a Carloforte, lo fecero con tanta nostalgia ma anche con una promessa da parte della Regina: ritornarci nella prossima primavera. Carloforte era entrato nel cuore dei reali, e quando entrano nel cuore, Carloforte e la sua isola difficilmente ne escono.

Palazzo “Rombi” conosciuto anche come “palassiu vegiu” (palazzo vec­chio) oggi

Così puntualmente nella primavera del 1810 i reali di Sardegna con tutto il loro seguito ritornarono sull’isola. Stessa generosa ospitalità, stessa calorosa accoglienza, e un feeling (come si dice ora) davvero corrisposto. Il Re aveva preceden­temente accordato a Carloforte il privilegio di “Città” e la Regina in quella sua venuta donò 1000 scudi per la costruzione del forte della “Sanità” che fu chiamato anche “Santa Teresa” in suo onore.

La città isolana era diventata per i reali il luogo amato ed esclusivo della loro vil­leggiatura. Per raggiungerla da Ca­gliari, dove la corte in quegli anni si trovava in esilio, dovevano affrontare più di un disagio, considerate le stra­de più o meno dissestate e i tempi. Evidentemente i fastidi e le scomo­dità ben valevano un bel soggiorno a Carloforte dove ci ritornarono nel 1811 per il terzo anno consecutivo. Raccontano le cronache del tempo che “nel 4 maggio 1811 giunsero in Carloforte LL.MM. Vittorio Emanuele I colla sua consorte e la figlia Maria Beatrice e se ne ripartirono il 22”.

Carloforte (SU), Isola di San Pietro, come si presenta oggi vista dal mare

Fu quella l’ultima volta che la famiglia reale trascorse le vacanze sull’isola. Nella primavera dell’anno successivo la regina si trovava in dolce attesa e non se la sentì di intraprendere il lungo e incomodo viaggio che avreb­be potuto avere conseguenze su di lei e la creatura che portava in grem­bo. Poi nel 1814 ci fu la restaurazione e tutta la corte si trasferì definitiva­mente a Torino. Raccontarono le sue dame di compagnia che spesso la Regina ricordava Carloforte e le felici giornate primaverili che vi aveva trascorso. Forse la Regina fu la prima “turista” ad innamorarsi dell’isola e della sua cittadina, sicuramente non l’ultima a provarne nostalgia: ancora oggi ogni turista che le ha scoperte, quan­do ne è lontano le ricorda con quei sentimenti dolci e tristi, che insieme fanno tanta malinconia.


Nicolo Capriata

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2 thoughts on “Casa Savoia, primi turisti a Carloforte

  1. Ero in possesso di un documento originale dell’epoca dove tutti i maggiorenti di Carloforte furono d’accordo nel dichiarare che i reali sarebbero sempre ospitati nel palazzo Romby .
    Documento perduto o rubato anni fa’.

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