
Al via la nuova programmazione dei fondi strutturali europei per la Snai Alto Medio Sannio
Per la programmazione dei Fondi comunitari 2021-2027 la Regione Molise ha previsto 10 milioni di euro per la Strategia d’area delle zone interne
Con l’intenzione di individuare strategie territoriali che potenzino i servizi a favore dei cittadini delle aree interne e delle esigenze dei singoli comuni dell’Alto Medio Sannio, la Regione Molise ha previsto dieci milioni di euro per la cosiddetta Strategia d’area in vista della programmazione dei Fondi Comunitari 2021-2027
di Silvia De Cristofaro
Sindaci e tecnici dell’area interna Alto Medio Sannio, che comprende trenta comuni del Molise abbracciando i sub ambiti di Agnone, Frosolone e Trivento, saranno a confronto sui nuovi fondi comunitari: il Fers (Fondo strutturale di sviluppo regionale e il Fse (Fondo sociale europeo) che saranno destinati appunto all’area della Snai (Strategia nazionale aree interne Alto medio Sannio) sulla base delle iniziative che ciascun comune sarà in grado di proporre. Per concordare le azioni e le strategie da realizzare per il potenziamento dei servizi sul territorio, già qualche settimana fa l’assistenza tecnica della Snai, coordinata da Mario Di Lorenzo ed in collaborazione con il Comune di Agnone, capofila della strategia assieme al sindaco Daniele Saia, ha organizzato una conferenza degli Amministratori a Palazzo Bonanni ad Agnone in cui hanno partecipato venti sindaci: per la programmazione, prevista per questi anni, gli amministratori si son trovati concordi nel puntare idee e risorse finalizzate al potenziamento dei servizi utili alla popolazione, del welfare e dell’inclusione sociale. Gli interventi saranno sostenibili, le attività fruibili direttamente dai cittadini delle aree interne.
Sulla base di queste ed altre proposte, la Regione assegnerà le risorse stabilite entro la fine di quest’anno. Durante la conferenza, che ha visto la partecipazione dei comuni appena entrati nella Strategia dell’Alto Medio Sannio ( Montemitro, Sant’Angelo Limosano, San Biase e Torella del Sannio) sono state segnalate dagli stessi sindaci diverse priorità: implementare, innanzitutto, la medicina sul territorio con servizi extra ospedalieri creando quindi dei servizi che possano essere fruibili per gli abitanti delle zone considerate per sopperire alle carenze ed alle problematiche collegate al settore della sanità e garantire una maggiore sicurezza ai cittadini nei casi di emergenza. Altri progetti sono stati studiati per rendere le zone interne più attrattive ed evitare il disastro dello spopolamento a cui si assiste da troppo tempo.

I dati emersi su questa problematica sono abbastanza chiari: rispetto al 2011, la popolazione complessiva è diminuita del 9,17% (ossia si parla di una perdita di 348 abitanti all’anno). L’Urban index (l’indicatore delle politiche urbane della Presidenza del Consiglio) ha fotografato una forte presenza di popolazione ultrasessantacinquenne. Il dato percentuale più basso è di Roccasicura mentre il più alto è di San Biase. I sociologi indicano una soglia di ”non ritorno”: si assiste cioè ad una situazione di squilibrio generazionale. Il mancato ricambio di generazioni è un campanello d’allarme che dev’essere necessariamente udito per programmare interventi che ridiano vita alle comunità delle zone interne. Sindaci ed amministratori hanno considerato impellente la necessità di investire sulle famiglie e sui giovani, sulla presa in carico degli anziani.
Nella nuova programmazione, sarà necessario puntare sul riutilizzo di beni e spazi pubblici sottoutilizzati e sull’offerta turistica intervenendo sui beni culturali e naturali delle zone interne incentivando così il piano strategico del turismo della Regione Molise. In qualità di presidente della conferenza, il sindaco di Agnone (il comune altomolisano assieme a Trivento e Frosolone registrano un indice strutturale della popolazione fisiologica che ne determina invece una dinamicità economica e sociale tale da essere i maggiori centri erogatori dei servizi comprensiorali) ha puntualizzato: “ Il primo nemico da sconfiggere è lo scetticismo e la mancanza di fiducia nei confronti del proprio territorio da parte dei nostri concittadini che debbono credere nelle risorse di queste zone che meritano uno sviluppo per le ricchezze culturali, storiche, paesaggistiche che offrono”.
Silvia De Cristofaro
Vicecoordinatore Nazionale di redazione/Coordinatrice Centro Italia