Ven. Mar 21st, 2025

Italia: è guerra (in)civile!!!

Sui Social oramai è guerra dichiarata fra fronti opposti, Esistono colpe?

In punta di penna, riflessioni sull’attualità a cura di Antonello Rivano

Specie sui Social si assiste, sempre più, a una vera guerra fra opposti pensieri, specie su argomenti che hanno a che fare con la Pandemia.

Basta andare su FB, il social che, per le sue caratteristiche, più sta risentendo di questo fenomeno, per rendere conto di quanto la cosiddetta “libertà” di opinione sta prendendo la forma di una nuova “guerra civile”, fortunatamente, almeno per ora, solo verbale.

Una dimostrazioni lampante sono le disfide verbali tra No Vax e Pro Vax, non importa chi abbia o meno ragione (ma esiste una ragione?), sta di fatto che quello che si legge sui vari profili privati o gruppi sono scontri spesso all’ultimo insulto Spesso si arriva anche alle minacce, neanche troppo velate.

Come siamo arrivati a questo? Esistono colpe?
Su queste pagine abbiamo già più volte detto che una gran parte della “colpa” è di una informazione sempre più a misura di click che di rispetto verso i lettori, gli unici ai quali una stampa libera dovrebbe rendere conto.

Chi ha certo contribuito a questo malessere sociale sono i “virologhi televisivi”, taluni pur di apparire hanno detto tutto e il suo contrario.

Certamente non possiamo non puntare il dito verso le istituzioni che, per paura di perdere consensi e/o per averne di nuovi, e per compromessi politici, spesso hanno fatto dei tira e molla che hanno portato a norme confuse e confusionarie.
Come non pensare ai vaccini obbligatori estinguibili con un UNA TANTUM da 100 euro? Oppure la norma che consente di entrare senza green pass in un super, o iper, mercato ma solo se devi comprare generi di prima necessità?

Sembra quasi che la gente abbia bisogno di sfogarsi, esorcizzare le proprie paure, dimenticare le proprie insicurezze, riempiendo di impropri chi la pensa come loro. Senza rispetto, spesso con una violenza e maleducazione in nessun modo giustificabili. E’ un campanello d’allarme che non possiamo non ascoltare, perché potrebbe essere il preludio di qualcosa di ben più pericoloso.

Anche nelle guerre più fratricide si ha rispetto per il nemico caduto, qua no. Non è raro imbattersi in post con notizie di cronaca, che parlano di persone No Vax morte per Covid, in cui non ci siano commenti irrispettosi, ironici e conflitti tra le frazioni contrapposte. Naturalmente è vero anche il contrario con le faccine sorridenti o beffarde che, come proiettili, sottolineano i numeri di questa Pandemia infinita. Certo è che quando cantavamo sui balconi mai ci saremmo aspettati che un giorno ci saremmo così mortalmente feriti gli uni con gli altri. Questo imbruttimento, lo smarrimento di buona parte della nostra umanità ed empatia, saranno da mettere nel conto di quanto perso con questo Virus.

Sui medesimi social si discute (ancora?) anche sulle tipologia delle vittime da Covid: Giovani e in salute o Vecchi e malati? Vittime sacrificabili perché non utili alla società…tanto dovevano morire lo stesso?
E’ una solfa alla quale assistiamo sin dall’inizio di questo incubo, e si perde di vista la cosa più vera, inconfutabile: ogni vita è preziosa, e ogni giorno, ora, minuto, istante, di quella vita vanno considerati come doni inestimabili. E’ missione della scienza, della medicina, di ogni società civile, tutelare i deboli e gli anziani, perché anche solo un attimo che si riesce a fare guadagnare a quelle vite, con la dignità a loro dovute, è una conquista per tutti. Diceva un famoso vecchio della tv nostrana, Nonno Libero (Un medico in famiglia): “Ciò che sei io ero, ciò che sono tu sarai”.

Antonello Rivano
Direttore di redazione/coordinatore nazionale Polis SA Magazine



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