Gio. Apr 25th, 2024

Iniziative pro Ucraina tra Mercato San Severino (Salerno) e zone limitrofe

Gara di solidarietà, tra associazioni e cittadini della Valle Irno, per l’Ucraina

Di Anna Maria Noia

La guerra è stoltezza, è disumanità. Quello che sta accadendo tra Russia e Ucraina, più precisamente a causa della Russia contro la patriottica Ucraina (anche se l’argomento è decisamente più complesso, va analizzato molto attentamente dall’opinione pubblica e dagli organi di informazione) è solo orrore. Con lo strascico di morte e/o di morti che ogni conflitto – purtroppo – veicola con sé. Trascinando soprattutto la “speme del futuro”, i bambini. Già in povertà, già dagli innocenti occhi tristi. Con l’orgoglio e la fierezza degli indomiti padri di famiglia ucraini, veri e propri “eroi” che si sacrificano per le loro famiglie; per poter guardare negli occhi i propri rampolli – una volta che questi siano divenuti adulti.

Lontano da scenari simili, di desolazione; di depravazione. A guisa di novelli Davide contro il mostro onnivoro della “madre” Russia. Almeno così emerge da molti servizi televisivi. Una guerra anche tecnologica e informatica, con gli attacchi degli hacker ai sistemi di sicurezza informatici. Il discorso però è molto più profondo, più capillare. Le radici sono nel passato – vicino o remoto che sia. Ancora prima della guerra di Crimea del 2014, per parlare solo degli anni nostri. Quindi vi sono delle situazioni da prendere con le pinze, analizzando globalmente e con attenzione la storia e la geopolitica russa e degli stati attorno ad essa. Parrebbe che il presidente russo Vladimir Putin voglia – il condizionale è d’obbligo – re-instaurare non solo la “vecchia” Unione Sovietica, bensì l’impero russo precedente al 1917. Così sembrerebbe. La questione è spinosa anche (e soprattutto) dal punto di vista sociologico. Potrebbe trattarsi di un vero e proprio “genocidio” (mutatis mutandis), in quanto i Russi e gli Ucraini appartengono alla stessa etnia. Ma in questo nostro umile, e non pretenzioso, servizio non intendiamo sviluppare le ragioni che hanno portato alla crisi in Ucraina. Vogliamo soltanto mostrare il lato umano e solidale della nostra Europa; dell’Italia; della fattispecie campana e/o partenopea nonché salernitana e della Valle Irno – con Salerno, Mercato San Severino e altri paesi limitrofi in prima linea per tantissime iniziative di solidarietà e umanità.

A cura di associazioni religiose o civili, di singoli cittadini o di enti filantropici. Oltre all’attivazione di un canale/corridoio umanitario a cura di sodalizi e/o privati cittadini di Napoli e dintorni; oltre all’attivazione del numero “verde” 45525 (campagna di raccolta fondi a cura della Croce Rossa Italiana o Cri; dell’Unicef; dell’Unhcr: agenzia Onu per i rifugiati) – a livello nazionale – vi sono anche delle belle testimonianze di amore e vicinanza, di fraternità a livello di piccole collettività locali. A parte gli intensi momenti di preghiera nelle chiese del Salernitano – come l’adorazione eucaristica di domenica 27 febbraio scorso (ore 16.30), presso la parrocchia-convento di S. Antonio a Mercato San Severino (Salerno) – ecco altri frutti spontanei di grande valore. Tra San Severino e ulteriori zone. Aiuti materiali (e non solamente) destinati alle vittime civili che stanno vivendo situazioni di precarietà e marginalità – a causa del conflitto: i popoli ucraini.

Cominciamo con la raccolta farmaci e/o materiale infermieristico e sanitario, promossa dalla Caritas Diocesana di Salerno (realtà di Salerno-Campagna-Acerno) “Ufficio Migrantes”. In sostegno e in comunione con la Chiesa greco-cattolica ucraina di S. Andrea Apostolo in Salerno, la struttura Caritas di via Bastioni 4 raccoglie dispositivi sanitari quali: medicinali antinfiammatori; antibiotici; agenti per l’emostasi; garze; bende; sistemi flebo; siringhe. Questi farmaci potranno essere consegnati, esclusivamente entro il prossimo 13 marzo, al centro di via Bastioni civico 4. Dal lunedì al venerdì – dalle 9 alle 12. Per informazioni, si contatti il numero: 089 226000. Anche il già citato convento dei frati francescani di S. Antonio – Mercato San Severino – aderisce alla medesima campagna. Aggiungendo ai farmaci sopra descritti anche gli antibiotici “ad ampio spettro” (con ricetta), antidolorifici; antiemorragici; cicatrizzanti per uso topico e medicazioni; cerotti; disinfettanti a base di clorexidina e iodopovidone; guanti; tamponi per emorragia; soluzioni saline o elettrolitiche reidratanti. La consegna, presso piazza Dante (dove appunto sorge il convento sanseverinese), è fissata sempre fino al 13 marzo. Tutti i pomeriggi, dalle 17 alle 20; durante l’intera giornata del Mercoledì delle Ceneri (il 2 marzo); ogni sabato e domenica – nel corso delle celebrazioni consuete. È possibile chiamare al numero di padre Giulio Giovanni Marcone: 328 5983873.

Iniziative pro Ucraina

Nel solco delle raccolte di materiali vari, citiamo anche l’impegno dei centri di raccolta generi (misti) pro Ucraina di Baronissi (Salerno). Il primo cittadino Gianfranco Valiante fa sapere che vi sono appunto dei posti di raccolta inerenti alla guerra in Ucraina – in città. I concittadini e/o chi intenda consegnare qualcosa può recarsi presso alcune organizzazioni e/o attività commerciali: “Irno Comix” – al centro sociale della frazione baronissina Sava; in via Pozzillo (dalle 16 alle 19); associazione “Il punto”, nella sede di via Segni (dalle 8 alle 20); associazione “Il girotondo”, in via Ferreria civico 106 (solo per capi d’abbigliamento); parrocchia “SS. Salvatore” (per medicinali e generi sanitari); associazione “Per niente facili” – presso il centro sociale della frazione Orignano (telefonando al 347 4539810 o al 345 4917536); nucleo della Protezione Civile, via Bixio – località Saragnano, qui nei seguenti orari: dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19. Per ciò che concerne la Protezione Civile, il servizio di raccolta è iniziato dal 3 marzo in poi. A Baronissi, tali manifestazioni di solidarietà vanno sotto la denominazione di “Aiutiamo insieme l’Ucraina”.

Sempre a Baronissi, giovedì 3 marzo – dalle 19 in poi – si è tenuta la “Fiaccolata per la pace”. Per dire un sonoro “No” a tutti i conflitti, soffermandosi su questo più recente e… “importante” (se vogliamo). Pure se nel mondo vi sono moltissime altre guerre – più o meno tecnologiche e/o ideologiche. Ma la violenza e la morte sono le stesse.

Iniziative pro Ucraina

Veniamo a Mercato San Severino (sempre provincia di Salerno). Anche nella cittadina della Valle Irno la macchina della fraternità si è messa in moto – come abbiamo detto sopra, parlando dell’adesione della parrocchia “S. Antonio” alle recenti opere a favore degli Ucraini – della Caritas di Salerno. Spulciando tra le realtà – ormai notissime a tutti – dei social, addirittura vi sono persone talmente di buon cuore (ma non soltanto a San Severino!) da rendersi disponibili ad accogliere – in affido – bambini ucraini in difficoltà. Invitiamo a collegarsi al gruppo Facebook “Sei di Sanseverino se…”. Una grande mobilitazione viene anche dall’attivo, alacre Forum dei Giovani – sempre a Mercato. Che abbraccia un’iniziativa del sodalizio “Kalina”, in merito alla raccolta di beni di prima necessità – da recapitare al più presto in Ucraina: la priorità va a farmaci; attrezzature mediche e alimentari a lunga conservazione. A medicine come antidolorifici, antifebbrili, disinfettanti, antibiotici. A strumentazioni e kit di pronto soccorso; ad assorbenti intimi; prodotti per l’igiene; vestiario; tappetini da campeggio. Anche a cateteri (vescicali o per vene periferiche), salviette monouso o imbottite di alcool, bombole di ossigeno. Ma pure a sapone, shampoo, dentifrici, spazzolini, carta igienica, pannolini per bimbi ed anziani. Per l’abbigliamento, sono preferibili: giacche antipioggia e/o a vento; biancheria termica, abiti per bambini e per donne. Infine, presso la sede del Forum sanseverinese (in piazza XX settembre) – dalle 9 alle 19 – si potranno portare sacchi a pelo, tappetini da campeggio, coperte termiche, biancheria per letti singoli, sacchi in plastica. Per quanto concerne – invece – i generi alimentari (non deperibili), occorre preferibilmente consegnare omogeneizzati e latte in polvere; pasta, riso, minestre liofilizzate in busta; scatolame, biscotti e dolci confezionati. Inoltre sono richiesti posate e piatti monouso.

Iniziative pro Ucraina

E molta altra roba, attivando i canali web del Forum. Andiamo avanti, perché le iniziative sono ancora numerose – sia a San Severino che nei dintorni. Sempre a San Severino, frazione Curteri, il responsabile del sodalizio culturale “Alfonso Gatto” – mister Gerardo Torre – ha gentilmente messo a disposizione i suoi contatti e/o la sede dell’associazione per chiunque avesse bisogno e necessità. Si può chiamare al 351 2719924. Inoltre, c’è l’operosità del gruppo social “San Severino attiva”. Che ha – in realtà – condiviso un post rispondente alla fondazione “Rachelina Ambrosini”. Anche in questo caso, tutto è destinato alle migliaia (tra i sopravvissuti) di profughi (ucraini) giunti ai confini di Paesi “amici” (Polonia, Paesi dell’Est). Spesso dopo camminate di ore ed ore; nonché di chilometri “macinati” anche a piedi. Con bambini piccoli e la forza della disperazione. Tra i minori, stanno arrivando – presto – in Italia dei gruppi di ragazzi orfani (dai 5 ai 18 anni di età). Perciò servono i seguenti materiali: bagnoschiuma, shampoo e balsamo, spazzolini da denti e dentifrici, asciugamani per doccia, phone per asciugare i capelli, slip e intimo (maschile e femminile). I membri di “San Severino attiva” attuano la colletta, di modo che giovedì 10 marzo prossimo possano consegnare tutto ciò che verrà donato alla fondazione “Ambrosini” – in via Luigi Cadorna, numero 6. Venticano – provincia di Avellino. A Venticano, la raccolta è in auge il 10 marzo (in via Cadorna) dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30. Sempre a San Severino, tante altre associazioni hanno effettuato una raccolta – a livello parrocchiale (con don Raffaele a Curteri) o non. Basta dunque consultare i portali web, per un qualcosa finalmente utile. Anche realtà cittadine intorno a San Severino stanno effettuando altro.

Per esempio, a Fisciano. Dove – anche grazie alla disponibilità di imprenditori locali, tenutari di catene di supermarket e quant’altro – sono stati regalati dalla popolazione civile italiana e campana numerosi beni, quali viveri (soprattutto pasta, merendine e fette biscottate), derrate alimentari e legumi. Segnaliamo infine che da Salerno, nei prossimi giorni, il corpo militare “Croce Rossa” – assieme ai volontari della Cri Salerno (ma non solo!) – è in procinto di far partire dei veicoli, dei camion alla volta delle zone colpite da missili e dalle famigerate bombe a grappolo. In Ucraina. A cura dell’associazione “Sos Italia” (medici e volontari). Il materiale richiesto è il seguente: biscotti, omogeneizzati, latte a lunga conservazione, tonno e altri alimenti non a breve scadenza. Si richiedono anche scarpe per bambini, pannolini per neonati e pappe. Quindi tanta solidarietà, per ritrovare l’umanità in quegli occhi così smarriti – lo sguardo fiero e trasognato dei bambini ucraini. Che – come i piccoli Russi e i poveri di Yemen, Siria, delle periferie abitate dagli “ultimi” – non hanno più speranza né futuro. Le guerre non dovrebbero mai accadere. Mai più. Proprio adesso che – noi “ricchi” occidentali, almeno – stiamo finalmente uscendo dal tunnel della pandemia da Covid, ecco che la cattiveria e l’egoismo umano creano occasioni per distruggere e ridurre in macerie abitazioni (isbe e dacie russe – nella fattispecie) e il cuore del pianeta. Cominciando dai bambini. Comunque, e concludiamo, parecchi palazzi municipali tra San Severino e altri piccoli o grandi centri del Salernitano sono illuminati di giallo e di blu. Come i colori della bandiera ucraina. Come la speranza, per dei popoli umili e mortificati. Persone umane, come dovremmo essere noi. E dovrebbero esserlo i gerarchi o i capi di governo – speriamo.



Anna Maria Noia

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