Dom. Mar 23rd, 2025

A Mercato S. Severino la prima “pedalata” intitolata ad Alfonso Rega

Il 18 settembre un memorial per sconfiggere il cancro, con donazioni per la ricerca

di Anna Maria Noia

Alfonso Rega era, ed è tuttora – nei cuori di tutti i Sanseverinesi – un giovane e volitivo figlio della comunità di Mercato San Severino (Salerno). Il 30enne – solare e disponibile verso familiari, conoscenti, amici – è deceduto a causa di un cancro nel 2020.

Dopo un’estenuante battaglia contro questo male, che non gli ha lasciato scampo. Per giunta, il ragazzo – originario della frazioncina Corticelle – è scomparso nel periodo della prima ondata Covid-19, sicché non si è potuto tributargli l’opportuno e doveroso omaggio, da parte della collettività. Purtuttavia, moltissima gente era presente ai funerali. Tra coloro che hanno partecipato alle esequie, naturalmente, numerosi suoi amici. Attratti dal carattere solare ed espansivo di questo giovane. Pare che, nonostante il tumore, egli vivesse la sua esistenza terrena con leggerezza e sobrietà. Amava le citazioni e gli aforismi di scrittori americani, presenti sulle pagine “digitali” dei più noti social network – ad indicare il coraggio di questo figlio di San Severino, nel rapportarsi alla tremenda malattia. Per ricordare degnamente il 30enne, la famiglia sta organizzando da tempo varie iniziative volte ad onorare il “guerriero” e/o, soprattutto, intese a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di prevenire il cancro; particolarmente di donare contributi destinati alla ricerca medica, legata ai tumori. Mentre lo scorso anno si sono tenute delle celebrazioni più “strettamente” in memoria di Alfonso, stavolta i familiari puntano maggiormente in alto, sostenendo – come abbiamo illustrato sopra – la ricerca scientifica. Allo scopo di debellare completamente il “mostro” che si è portato via (pare tutto sia stato originato da alcuni nei “sospetti” – che hanno evidenziato un probabile melanoma) il ragazzo. Togliendolo all’affetto di chi aveva avuto modo di apprezzarne la spontaneità, la semplicità e la grandezza; la nobiltà d’animo.

Il prossimo 18 settembre, grazie alla perseveranza della famiglia Rega-Rainone, si terrà – a Mercato San Severino – un evento tra sport e socialità: la prima edizione della “Pedalata in ricordo di Alfonso Rega”. Appuntamento alle ore 9 di domenica 18, nella zona antistante il municipio – in piazza Ettore Imperio. La kermesse – un vero e proprio memorial, in ricordo del giovane – è aperta a tutti – adulti e bambini; nuclei familiari. Ognuno in sella alla propria bici, indossando una maglietta bianca. Simbolicamente. Questo il “rigoroso” dress code. Ma quest’happening come può coinvolgere la gente? Soprattutto: cosa c’entra Alfonso Rega con tale “passeggiata ciclistica”? C’entra, eccome, in quanto tale avvenimento è stato organizzato in vista delle donazioni – “in beneficenza” – in favore della prevenzione del cancro e della lotta avverso tale patologia.

Per incentivare la ricerca, nel nome di questo sfortunato 30enne. I proventi della raccolta fondi saranno destinati alla fondazione “Ieo-Monzino”, che ha patrocinato la manifestazione assieme al Comune di Mercato San Severino. Parallelamente e contestualmente al memorial ciclistico, chiunque voglia potrà effettuare la propria, libera donazione – secondo le disponibilità – a mezzo bonifico bancario sull’Iban seguente: IT 38R 05696 01600 00001 8569X 75. Intestato a “Fondazione Ieo-Monzino” – causale: “Memorial Alfonso Rega”. Il centro sopra citato ha sede in Milano, alla via Ripamonti; civico 435. Dal 1994, tale Istituto Europeo di Oncologia (acronimo: Ieo) – nonché centro cardiologico “Monzino” – persegue obiettivi ispirati alla lotta ai tumori. E non soltanto: la Onlus combatte anche le malattie cardiovascolari. Individuando le migliori cure e mettendo a punto innovativi progetti, mirati a creare circoli virtuosi e attenzione su tematiche similari. Come appunto la simpatica, eppur seria, iniziativa fortemente propugnata dai parenti di Alfonso. Si spera che le donazioni siano abbondanti e che si creino opportunità per smuovere le coscienze delle persone. Di modo che il terribile cancro possa essere sconfitto, presto e bene. Al meglio. Questa la… “filosofia” proposta, la strada intrapresa dai Rega. Affinché nessun ammalato di cancro, giovane o meno, possa morire tra atroci sofferenze – che incidono anche sulle famiglie o sui soggetti definiti: “caregiver”. Sul manifesto e/o sui volantini o depliant stampati per pubblicizzare la Pedalata, dove campeggia il bel viso sorridente dello scomparso, appare anche un “motto”: “Anche una piccola goccia può formare un mare. Dona per aiutare la ricerca contro il cancro”.

Seguendo l’esempio della famiglia del caro deceduto, le persone di buon cuore (o di buona volontà), con le loro offerte, manterranno vivo il ricordo di questo giovane “speciale”. Ma offriranno ausilio e supporto anche per altri pazienti, che hanno avuto la sfortuna di imbattersi nei tumori. Ed è questo l’intento dei Rega. Anche lo stesso Alfonso avrebbe voluto ciò! Per tali motivi, pedalando, il nome di Alfonso e quelli di tutti i pazienti oncologici correranno tra il vento e “arriveranno a tutti coloro che stanno lottando” – dichiarano i familiari. Così facendo, asseriscono i genitori: “forse riusciremo a dare un piccolo contributo a chi, giorno dopo giorno, mette in campo le proprie conoscenze ed energie per la lotta contro i tumori”. Non si disperda – dunque – l’amore intercorso (corrispondenza di amorosi sensi, tra vivi e fra i vivi e i morti) tra Alfonso; i parenti; i medici; il personale ospedaliero e quant’altro. Tale amore va indirizzato, una volta di più, verso il grande e importante obiettivo della “prevenzione”, accostato; associato alla “ricerca”. Allo stato attuale, sono stati raccolti ben 300 euro. I donatori, finora – al momento in cui stiamo scrivendo – sono una ventina. Mancano pochi giorni alla conclusione dell’iniziativa – pertanto invitiamo i cittadini di Mercato San Severino (e non) più sensibili ad effettuare una donazione.

Un minimo contributo, che certamente scalderà il cuore anche di chi dona. In libertà e generosità. Viva Alfonso, viva la ricerca medica. Il sacrificio di tanti oncologici e delle loro famiglie non dev’essere vanificato dall’indifferenza, vero spettro; fantasma della nostra società (quella a livello internazionale, non intesa come collettività sanseverinese o campana). Siamo prodigali e coraggiosi, speriamo in cure specializzate e maggiormente efficaci contro il mostro del cancro.



Anna Maria Noia

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