Mer. Apr 24th, 2024

Proteine Creative – Memoria di una pietra

Le pietre sono cose eppure sanno raccontare di un mondo lontano


Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è Senza-titolo-1.png

Sono una pietra, mi calpesti, mi sposti, mi lanci in acqua, mi graffi per scrivere, mi utilizzi
come decorazione nel giardino, mi dipingi, sono il tuo gradino, il ferma carte sulla scrivania.
Sono una pietra è vero ma proprio come te, che pietra non sei, vivo e servo!

Le pietre non hanno la bocca ma sanno parlare, non hanno le gambe ma possono essere trasportate.
Le pietre non hanno il naso ma portano con sé l’odore del mare, della terra, il profumo dei boschi, il
lezzo delle stanze di una vecchia casa abbandonata.
Le pietre non hanno gli occhi ma vedono ogni cosa.


Le pietre sono fredde ma il loro cuore è caldo perché trattiene i raggi del sole. Le pietre sono forti
eppure si lasciano modellare dal vento, solcare dall’acqua, bagnare dalla pioggia, si fanno
schiaffeggiare dal mare in tempesta, restano inermi davanti all’inciviltà di quegli uomini che
deturpano e distruggono ogni cosa. Le pietre non hanno terra eppure ospitano i fiori, l ‘erba
selvatica, il muschio per adornare il presepe. Le pietre sono un riparo per alcuni uccelli,
nascondiglio di piccoli insetti.


Le pietre non vanno a scuola eppure conoscono la storia, la geografia, la poesia…le pietre non sono
uno strumento musicale ma riescono ad emettere suoni.
Le pietre sono cose eppure sanno raccontare di un mondo lontano che continua ad essere presente,
sotto i nostri occhi, ogni giorno.
Sono una pietra, mi calpesti, mi sposti, mi lanci in acqua, mi graffi per scrivere, mi utilizzi come
decorazione nel giardino, mi dipingi, sono il tuo gradino, il ferma carte sulla scrivania.
Sono una pietra è vero ma proprio come te, che pietra non sei, vivo e servo!

Lucia Quaranta

image_printDownload in PDF