
Visita pastorale di Mons. Giuseppe Giudice alla struttura riabilitativa “Villa Silvia”, Roccapiemonte
In questi ultimi giorni, il centro di riabilitazione “Villa Silvia” – ubicato a Roccapiemonte – è stato visitato dal vescovo della diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, mons. Giuseppe Giudice
di Anna Maria Noia
La presenza di tale eminenza ha reso felici e commossi gli ospiti della struttura, persone semplici ma gioiose. Che donano amore e insegnano tanto, pur nelle difficoltà del quotidiano – da essi vissute maggiormente, sulla propria pelle, rispetto ad altri.
Il centro offre numerosi servizi, tra momenti riabilitativi e attività laboratoriali con e per differentemente abili. In svariate aree di intervento, che vanno da Rsa per anziani non autosufficienti a Rsa per diversamente abili – sempre non autosufficienti. Fino alla riabilitazione estensiva, ai sensi della legge 11/1984. Un circuito virtuoso, con al centro la cura e il recupero delle fasce più umili che vivono la realtà dei nostri giorni. Supportando tante famiglie, a mo’ di caregiver. Un giorno di festa e di allegria, dunque, per coloro che risiedono nell’edificio in via Filomena Galdieri – civico 12. I disabili e i nonnini non più autonomi sono accuditi, con amore, passione, dedizione da preparati sanitari e/o terapisti e/o responsabili. Ai vertici del centro, attualmente, ecco (tra altri) Vincenzo De Falco – avvocato – amministratore delegato della stessa “Villa Silvia”. Che ha accolto, con emozione, la visita pastorale del presule – giunto a Roccapiemonte con il suo segretario.
Alla presenza, anche, del parroco di Roccapiemonte: don Giuseppe Ferraioli. A causa delle restrizioni dovute alla presenza del Covid, purtroppo, i responsabili della struttura non hanno potuto invitare tante persone al lieto evento. Che si è svolto, però, in un clima di letizia e di fraternità. Nei giardini principali dell’edificio. Come tanti altri happening. Come la consueta via crucis, che si tiene nel periodo pasquale a “Villa Silvia”. La manifestazione è sempre molto toccante.

Tornando ad oggi, erano presenti all’incontro anche i dipendenti del centro. I quali, assieme agli ospiti, hanno realizzato uno “striscione” – recante la scritta: “Benvenuto tra noi”. De Falco ha espletato i propri indirizzi di saluto iniziali, ringraziando mons. Giudice per essere stato a Roccapiemonte, a visitare la Rsa. Il vescovo ha impartito la benedizione, preceduta dalla meditazione di un passo del Vangelo. Inoltre, il vescovo stesso ha pregato con gli astanti e tenuto una breve omelia. Di condivisione. Con gli ospiti del centro rocchese, che hanno espresso ringraziamenti e riflessioni varie. Poi, ecco il momento “dei doni”. Il presule è stato, difatti, omaggiato dai responsabili amministrativi; dai terapisti; dagli assistiti di oggetti “prodotti” all’interno dei numerosi laboratori. Aree che caratterizzano la “vita” quotidiana dei differentemente abili, nonché degli anziani – guidati con pazienza e con il sorriso sulle labbra dai dipendenti. Tra tali laboratori, ricordiamo quello di ceramica; quello di attività espressive “finalizzate” e tanti altri. Uno dei regali consisteva – appunto – in piatti di ceramica, frutto dell’impegno di ragazzi ed adulti all’interno di “Villa Silvia”; poi ecco, ancora, dei disegni; manufatti e preparazioni provenienti, anche, dai laboratori di cucina. Dopo tutto ciò, il presule ha effettuato un giro tra i locali; soffermandosi, particolarmente, all’interno degli ambienti riabilitativi. Qui, l’educatore professionale Antonio Stornaiuolo (assieme a tantissimi altri) ha avuto modi di riferire al vescovo l’entusiasmo da parte dei ragazzi e degli adulti, ospiti della Rsa.

Per un’occasione di gioia e di attesa; gli ospiti stessi si sono organizzati e/o preparati “a puntino”, per degnamente festeggiare la venuta di Giuseppe Giudice. Si sono dati da fare, affinché tutto fosse a posto. Appena saputo che ci sarebbe stata la suddetta visita. Essi hanno creato, davvero, un percorso – in simbiosi con gli operatori. A tal proposito, ecco le parole – dense di orgoglio e di letizia – da parte degli amministratori della struttura. Particolarmente, di De Falco. Per lui, la venuta del vescovo ha costituito “un evento importante, in quanto ha apportato un grande conforto – soprattutto spirituale”. Il vescovo ha toccato il cuore di tutti i presenti e gli astanti. E ciò è fondamentale, per tutti i percorsi riabilitativi possibili. Il presbitero ha portato Gesù a chi più gli è vicino, nella semplicità, nell’innocenza, nella sofferenza. Pertanto, l’occasione è stata proficua e altamente simbolica. Così, ecco che i tecnici e i dipendenti di “Villa Silvia” – assieme ai loro ospiti – hanno reso (una volta di più) l’edificio una “grande famiglia”. Respirando amore e cure, carezze, attenzione ai bisogni; alle esigenze; alle necessità degli ospiti. Con innumerevoli iniziative, kermesse, manifestazioni similari.