Ven. Mag 3rd, 2024

Borghi d’Italia – Sant’Agata Feltria (RN)

Sant’Agata Feltria è un comune di 1.949 abitanti della provincia di Rimini in Emilia-Romagna, situato a sud-ovest del capoluogo, situato a un’altitudine di 606 m.

Borghi d’Italia

Con questa rubrica vogliamo portarvi attraverso un viaggio che, da Nord a Sud, racconti i borghi italiani, alcuni già conosciuti al grande pubblico, altri sicuramente meno. Un mondo affasciante, ricco di storia, arte, enogastronomia, cultura e curiosità.

Sant’Antagata Feltria (RN)

di Antonello Rivano

Sant’Agata Feltria è un comune di 1.949 abitanti della provincia di Rimini in Emilia-Romagna, situato a sud-ovest del capoluogo, a un’altitudine di 606 m.

Ci sono stato dopo un mese circa dalla terribile alluvione che ha colpito quella regione, lungo le strade extraurbane ci Sono evidenti i segni delle frane che hanno isolato intere frazioni, ma quando arrivi dentro il borgo, la pulizia, il decoro urbano e il calore della gente ti dicono che questi territori hanno qualcosa di speciale e che sanno ripartire.


Varrebbe la pena di visitare Sant’Agatata Feltria anche solo per l’aria che ci si respira, la scansione del tempo che ritorna entro margini “umani” e la cordialità dei suoi abitanti. Qua, come in altri piccoli centri italiani, tutto ha l’eccezionalità di quella normalità che altrove è solo un ricordo.


Scopo di questa nostra rubrica è anche quello di cercare quelle piccole grandi cose che rendono una località “unica”, e a Sant’Agata non abbiamo certo faticato a trovarle


La fontana della chiocciola

Raramente un’opera artistica moderna si armonizza così bene in un contesto storico, in questo caso il presente e il passato si fondono in un tutt’uno. Una fontana si trasforma in un qualcosa che dolcemente ti accompagna lungo una scalinata che ti porta in un viaggio attraverso il tempo. È quasi un invito a rallentare per assaporare ogni singolo istante della vita che qua è ancora scandita dai piccoli riti quotidiani. Un percorso che ti porterà in piazza, centro di questo “piccolo mondo” di guareschiana memoria. Non ci stupirebbe se da un momento all’altro comparisse un Don Camillo, anche se non siamo nella “bassa” e la figura del Sindaco di Sant’Agata, Goffredo Polidori, persona colta e di squisita gentilezza, è ben lontana da quella del Peppone tracciato dal Guareschi.

Tonino Guerra, poeta, scrittore e sceneggiatore di fama internazionale, nato a Santarcangelo, ha lasciato le sue tracce in diverse città della Romagna.

Nata da un’idea del poeta, La fontana della chiocciola, posta nel centro del paese, è un poetico richiamo alla lentezza e alle necessità dell’anima.

Composta da oltre 300.000 tessere di mosaico policrome e dorate, è stata realizzata dall’artista ravennate Marco Bravura, si adagia lungo la scalinata che unisce la parte alta del borgo a piazza Martiri d’Ungheria, su cui si affacciano i saloni delle scuderie, proprio dietro quello splendido gioiello che è il seicentesco Teatro Mariani


Il Teatro Angelo Mariani

E’ il più antico teatro interamente in legno esistente in Italia. E’ all’interno del Palazzone, attuale sede del municipio. Iniziato nel 1605 è solo nel 1723 che diventa effettivamente “Teatro”.

L’articolo 1 dello Statuto della Società Condomini del Teatro di Sant’Agata Feltria, ci riferisce che il teatro venne costruito nell’anno 1723, a spese della predetta Società, ricavandolo dal piano terra del palazzo municipale e dalla demolizione del magazzino dell’Abbondanza Frumentaria. Quest’anno ricorre appunto il trecentesimo anniversario e numerosi eventi sono in programma per festeggiarlo.

Il Teatro, fra varie vicissitudini subì un progressivo decadimento lungo i secoli fino alla seconda metà del secolo scorso.

Nel 1993 il grande attore Vittorio Gassman scelse questo affascinante teatro per recitare il cantico dantesco dell’Inferno nel suo Recital della Divina Commedia trasmesso dalla RAI nel medesimo anno.

E’ stato completamente ristrutturato e riportato all’antico splendore nel 2002.  

Da Febbraio 2010 il Teatro Angelo Mariani è gestito dal Comitato per la Salvaguardia ed il Decoro di Sant’Agata Feltria, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale.
E’ la massima espressione culturale di Sant’Agata Feltria. All’interno si può ammirare un notevole apparato scenografico opera del pittore Romolo Liverani e conserva un importante archivio documentale.


Rocca Fregoso – Museo “Rocca delle Fiabe”

Lasciamo il teatro e, attraversata la piazza ci avviamo verso l’imponente Rocca Fregoso, mentre un’insegna ci ricorda una eccellenza di queste parti: sua maestà il tartufo.

 Ricordiamo la Fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato che si svolge ogni anno nelle domeniche di ottobre.

Spettacolare roccaforte, posta sul Sasso del Lupo o Pietra Anellaria, la Rocca di Fregoso è il monumento che contraddistingue Sant’Agata Feltria : dall’alto di uno strapiombo naturale, una rupe posta nella parte nord-occidentale dell’abitato, domina la sottostante valle del fiume Savio

Un luogo adatto ad ambientarci una fiaba, non vi sembra? Bhe in effetti qualcuno ha fatto anche di più


La rocca delle fiabe

Da più di dieci anni all’interno di Rocca Fregoso ha sede il museo “La Rocca delle Fiabe”.

Ideata dal Professor Antonio Faeti, santagatese di origine paterna, docente di storia della letteratura per l’infanzia al dipartimento di scienze dell’educazione dell’università di Bologna, pedagogista di fama mondiale e grande esperto di grammatica della fantasia, “La Rocca delle Fiabe” di Sant’Agata Feltria si propone come un baluardo, un’accademia in cui la fiaba può essere studiata, difesa, salvaguardata, interpretata. Il progetto, del tutto inedito nel panorama nazionale, è realizzato dal Comune e dall’associazione pro Loco di Sant’Agata Feltria, in collaborazione con la Provincia e la Regione. “La Rocca delle Fiabe” nasce dall’idea, portata avanti nel corso di molti anni, di realizzare uno spazio con un forte intreccio di comunicazione, tecnologia multimediale e realizzazioni artigianali.

Sicuramente un modo originale per valorizzare questo bene storico che è Rocca Fr egoso. Narrazione, storia e tecnologia, si uniscono e fondono per fare vivere ai piccoli visitatori una “immersione” nel mondo affascinante delle fiabe. Non neghiamo che anche noi “grandicelli” ci siamo ritrovati a meravigliarci di fronte alla sala del ballo, il bosco incantato, l’albero parlante e abbiamo ammirato la scarpetta di cenerentola, sognando con il baule dei pirati e il piccolo principe, o perdendoci nel tempo di fronte a un libro di fiabe dell’ottocento.

Passando attraverso le sale dedicate alle fiabe, oltrepassando un porticina che potrebbe essere un passaggio nel tempo stesso, ci si imbatte in piccolo scrigno storico artistico che un tempo era la cappella di preghiera della rocca, l’unico ambiente che ha conservato gli affreschi originali intatti.

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E poi ancora uno sguardo a questo paesaggio immerso nel verde, in lontananza un antico monastero ci ricorda che questo luoghi sono anche intrusi di spiritualità.


Per un assaggio

Pur non avendo avuto tempo per “approfondire” un piccolo assaggio dei piatti locali ve lo proponiamo…per il resto l’invito è a visitare Sant’Agata e provare di persona, lo rifaremo anche noi.


Genova e Pegli

Uno che vive ormai gran parte dell’anno a Genova Pegli non può concludere questo viaggio assieme a voi senza dirvi che Sant’Agata, Il 4 settembre 2007, è stato riconosciuto come comune onorario della provincia di Genova, in virtù dei legami storici, economici e culturali con il capoluogo ligure, legami, specie culturali ma soprattutto “umani” , che questo incantevole borgo ha in particolare con Pegli, come la targa del parco pubblico santagatese ricorda.

Antonello Rivano
Direttore di redazione/coordinatore nazionale Polis SA Magazine

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