Gio. Mag 2nd, 2024

Castel del Giudice. Il piano integrato delle azioni del Centro di (ri)Generazione dell’Appennino diventa realtà

Il borgo altomolisano presenta un programma di rigenerazione del territorio

Vincitore del Bando Borghi del Pnrr, il paese dell’Alto Molise rientrerà nel piano di ripresa e resilienza che trasforma i borghi interni dell’Appennino in laboratori sperimentali intesi alla promozione di un’innovativa urbanità contemporanea.

di Silvia De Cristofaro

L’intenzione è quella di individuare programmi concreti che invertano la rotta dello spopolamento puntando sul ritorno alla terra, tutelando l’ambiente, riscoprendo i mestieri legati alla produzione agricola ed al turismo sostenibile. Il progetto di sviluppo dell’area interna molisana che ha protagonista  il borgo di Castel del Giudice, fruitore dei venti milioni assegnati dal Pnrr per la rigenerazione dei territori delle aree interne, può diventare innanzitutto realtà quando si ha la volontà di unire entusiasmo ed idee, competenza e sperimentazione: il piano integrato delle azioni del Centro di (ri)Generazione coadiuvato da un comitato tecnico-scientifico, formato da professionisti dei diversi settori coinvolti, consisterà nella realizzazione di laboratori che, puntando su una nuova urbanità contemporanea, arginerà dapprima il preoccupante fenomeno dello spopolamento.

Accoglienza a Castel del Giudice

Non più emigrazioni ma attrazioni di nuovi abitanti proponendo diverse forme di economia sostenibile dettate ed in linea con gli obiettivi dell’Agenda Onu 2023. Castel del Giudice, Centro di (ri) Generazione dell’appennino, vincitore del Bando Borghi finalizzato appunto a rigenerare i borghi interni del nostro Appennino è pronta per tracciare una strada che riesca a trasformare luoghi troppo spesso sconosciuti in avamposti che contengano laboratori in cui si fabbricano idee. Che vengano realizzate. Negli ultimi vent’anni, il borgo altomolisano di Castel del Giudice, adesso guidato dal sindaco Lino Gentile, non hai mai mollato il principio fondato fondamentalmente su tre assi: il “welfare e comunità” (programmi per rafforzare le condizioni abitative investendo su sistemi integrati a servizio della nuova residenzialità permanente e temporanea), lo ”sviluppo sostenibile delle risorse naturali” (sperimentando laboratori che, rispettando i principi di un’ecologia integrale, creino condizioni di riqualificazione ambientale), l’”attrattività turistica e territoriale” (valorizzando gli assetti culturali che girano intorno a residenzialità, turismo ed accoglienza).

Mele di Castel del Giudice

Utilizzando i fondi del bando quindi si interverrà sul miglioramento della qualità della vita creando un incubatore di start up e di soluzioni di senior social housing ossia appartamenti organizzati intorno ad una serie di servizi comuni aggiuntivi per i bisogni delle persone over 65, costruendo man mano un piano di abitabilità del territorio per promuovere il benessere dei residenti e di quelli che sceglieranno di abitare in questo caratteristico borgo che inizia ad avviarsi, sperimentando nuove fonte rinnovabili, ad essere classificato “a basso impatto ambientale” per il corretto utilizzo e non spreco dell’acqua e delle risorse energetiche, per l’uso del suolo e per un idoneo smaltimento dei rifiuti. Conterà tanto la ricerca con la realizzazione di un polo scientifico per la formazione di alto livello denominato #Enzima, Istituto di studi Avanzati per la Rigenerazione territoriale degli Appennini, che intende offrire un master internazionale di Strategie integrate per la Rigenerazione territoriale per formare esperti di progettazione sui temi dell’ecologia, dell’innovazione sociale in agricoltura, sullo sviluppo rurale sostenibile, sull’inclusione e sul rientro numerico della popolazione.

Castel del Giudice_Borgo (2)

Già con la realizzazione di un albergo diffuso, che da diversi anni attrae un buon numero di turisti, Castel del Giudice merita un elogio per la costante volontà di intercettare flussi turistici anche con l’organizzazione di eventi basati sulla pubblicizzazione dei suoi tesori storico-culturali, della sua peculiare enogastronomia, della risorsa legata alla straordinarietà dei suoi paesaggi e dei suoi luoghi incontaminati immersi nel verde. Il borgo intenderà promuovere diverse ed innovative formule residenziali integrate con la comunità del luogo: ad esempio le residenze temporanee per artisti e smart-woker come la #Capsulasullavalle, un modulo abitativo a basso impatto ambientale che ciclicamente, durante tutto l’anno, sarà luogo di ospitalità. Saranno installate opere d’arte ed una stazione ipogea di scambio intermodale per la riduzione dei mezzi di trasporto, individuali od aziendali, connessi ai flussi di abitanti, turisti e visitatori.

Silvia De Cristofaro
Vicecoordinatore Nazionale di redazione/Coordinatrice Centro Italia

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