Calciomercato. Lo sguardo lungo di Sartori
Bologna FC: Il mercato invernale, le strategie dirigenziali e le incognite sulla guida tecnica
Di Paolo De Leo
Come oramai tutti sappiamo, il primo febbraio alle ore 20.00 si è conclusa la sessione invernale del mercato. Limitatamente alla prima squadra, il Direttore Generale dell’Area Tecnica Giovanni Sartori e il Direttore Sportivo Marco Di Vaio hanno acquisito le prestazioni sportive del difensore serbo Mihajlo Ilic (definitivo per 4,5 mln), dell’attaccante argentino Santiago Castro (definitivo per circa 12 mln complessivi tra costo vivo ed imposte) e dell’attaccante danese Jens Odgaard (prestito fino al 30 giugno 2024, con opzione di riscatto a 4,5 mln). Quanto ad Ilic e a Castro, trattasi di operazioni di prospettiva a medio/lungo termine. Odgaard, invece, verrà valutato fino al termine del campionato e, se le sue prestazioni dovessero convincere tecnici e dirigenti rossoblù, sarà riscattato per una cifra tutt’altro che proibitiva. Venendo da un periodo di inattività, Ilic dovrà raggiungere la stessa condizione atletica dei suoi nuovi compagni di squadra e, nel contempo, assimilerà tutti i princìpi mentali e calcistici del Motta pensiero. Dal canto suo, il talentuoso Castro dovrà in un certo senso essere plasmato in funzione delle esigenze tecnico-tattiche dell’allenatore, sia esso Motta o chi eventualmente ne prenderà il posto. A margine delle note appena esposte, ed anche per meglio capire quale futuro potrebbe attenderci, penso siano opportune alcune riflessioni.
1) La storia professionale di Sartori ci indica che, salvo rare e particolari eccezioni, il ciclo dei giocatori di prospettiva da lui acquistati dura dai due ai tre anni. Se non sopravvengono imprevisti, sono i tempi entro i quali i “suoi” calciatori raggiungono un livello tecnico tale da farne lievitare il valore di mercato. A quel punto vengono ceduti e con i ricavi egli migliora le finanze del club e contemporaneamente alza il livello tecnico della squadra. Chievo e soprattutto Atalanta fanno testo!!!
2) Conoscendo Sartori, è quindi prevedibile che nel prossimo mercato estivo ci saranno due o tre cessioni eccellenti, con plusvalenze forse mai viste prima. In quel caso, dovremo stare sereni, dormire sonni tranquilli e non fare drammi, perché o avremo già in casa i rimpiazzi, oppure ne arriveranno di validi. Non è forse vero che la scorsa estate vennero ceduti pilastri apparentemente inalienabili come Dominguez, Schouten ed Arnautovic, senza che poi se ne sia sentita troppo la mancanza?
3) La mia impressione è che Ilic, Castro ed Odgaard siano stati acquistati indipendentemente dal fatto che Thiago Motta resti o meno alla guida del BOLOGNA. Mi spiego. Fin dai primi dell’anno i dirigenti del BFC hanno necessariamente iniziato a pianificare con chiarezza il futuro. Siccome, almeno ufficialmente, il tecnico italo-brasiliano non ha ancora deciso se restare o andarsene, risulta lampante che Sartori & C. abbiano dovuto fare di testa propria e che continueranno a farlo, essendo almeno a loro ben chiaro come muoversi e cosa fare.
4) Motta ha un bel da ripetere fino allo sfinimento di essere concentrato solo sul prossimo avversario di turno. Ma il fatto stesso che a tutt’oggi egli non abbia comunicato l’intenzione di rimanere in rossoblù, potrebbe significare che quasi certamente farà i bagagli al termine della stagione. Oddio, sia chiaro, lui ha il sacrosanto diritto di fare ciò che vuole e di andare dove meglio crede, tuttavia, anche il BOLOGNA ha il diritto di conoscerne le intenzioni, visto che siamo in febbraio e le manovre in prospettiva sono iniziate già da mo’.
In conclusione, alla luce di tutta questa apparente incertezza, i nostri dirigenti dovrebbero forse starsene inoperosi in attesa delle decisioni del mister? Ma neanche per sogno!!! Potrebbe anche essere che l’allenatore abbia già comunicato alla società l’intenzione di voler lasciare il BFC e tutti tacciano per non rischiare di destabilizzare il gruppo squadra. Diversamente, se Motta ha deciso di rimanere, allora perché la fa tanto cascare dall’alto e non lo comunica urbi et orbi?
Morale della favola: visto che il chiaro obiettivo del club è l’Europa, lasciamo fare al triunvirato Saputo, Sartori, Di Vaio. Fidiamoci ciecamente di loro, qualsiasi cosa potrà succedere in merito alla conduzione tecnica della squadra!!! Bisogna pensare al dopo Motta o ci sarà accordo tra la dirigenza e l’allenatore che ha finalmente trovato un bel equilibrio tra calciatori e società ed è questa la realtà che permette alla squadra di sentirsi famiglia e di portare a casa risultati a volte molto positivi a volte discreti.
Paolo De Leo