Sab. Mag 4th, 2024

La poesia come antidoto contro il malessere dell’umanità

Maria Pia De Martino e Angelo Cocozza: promuovere la poesia per preservare un’arte essenziale


I letterati Maria Pia De Martino ed Angelo Cocozza, entrambi critici letterari e poeti, e nell’ordine fondatrice e vice presidente dell’associazione e del premio letterario internazionale “Le Nuvole”, propongono degli spazi divulgativi della poesia in cui la lettura dei versi è necessaria per la conoscenza di un’arte letteraria che non deve scomparire.

Di Silvia de Cristofaro

Diffondere la cultura della poesia non consiste solamente nello scrivere versi, nella solitudine beata di una stanza, ed immagazzinarli quando si può nel confine grafico delle pagine bianco e nere di un libro. Se il mondo ha bisogno di poesia, la lettura pubblica è un mezzo eccezionale per divulgarla non solamente agli appassionati ma a chi intende avvicinarsi ad un tipo di teatralizzazione della comunicazione poetica.

Il gioco, e la vittoria stessa, consistono nel rapire l’interesse di un pubblico eterogeneo per catapultarlo in un universo che sia in grado di tamponare il dolore della vita umana con l’unico mezzo a nostra disposizione: l’amore. Una pozione, sembrerebbe magica, contro i malanni dell’esistenza che i letterati Maria Pia De Martino ed Angelo Cocozza conoscono bene e che hanno l’intenzione di divulgare organizzando eventi incentrati proprio sulla conoscenza della poesia a partire dall’ascolto, attirando una massa di interessati e non, e di educarli ad un linguaggio diverso dalla moderna virtualità.

Già un primo incontro ad Isernia, presso le sale del Caffè Bistrot 1914, ha decretato un buon successo di pubblico ed ha fatto da stimolo per cercare di iniziare ad organizzare occasioni di letture “ad alta voce”, i cosiddetti “reading”, e rendere accessibile la poesia a tutti perché appartiene a tutti. La voce, appunto, è fondamentale – ha puntualizzato la poetessa De Martino – per trasmettere emozioni che non debbono restare tra le righe, se è vero che la bellezza dei componimenti poetici può spiegare il senso della vita, rendere coscienti dell’importanza di ciò che ci circonda, aver voglia di diventare un’umanità possibile che serva ed aiuti il nostro prossimo.

L’amore muove le cose e regala armonia ai nostri gesti, alle nostre consuetudini: Angelo Cocozza, nella presentazione assieme a Maria Pia De Martino, delle proprie produzioni poetiche spiega come il pensiero d’amore, la ricerca dell’armonia possano fungere da antidoto contro il malessere della quotidianità. Durante il primo degli incontri, i due poeti hanno costruito una sorta di farsa drammatica che ha avuto per protagonisti l’uomo e la sua anima che lo accompagna, lo perseguita benevolmente nei suoi percorsi del passato e del presente, dell’adolescenza e della maturità, lo raggiunge infine, lo abbraccia nel buio, lo guida a comprendere il mistero della vita e la sua conseguenza che è la fine dell’esistenza. Senza paure, rimpianti, rimorsi.

“Verrà la notte e tu avrai paura, non io mentre divento cielo su di te”: la poesia, come l’anima, deve far questo, ossia essere su di noi mentre siamo vivi, liberarci dalle avversità, dalla tragedia dell’arrendevolezza, dalle malattie del fisico e della mente. L’idea dei letterati De Martino e Cocozza va considerata perché è più che mai necessario istituire laboratori di poesia antica, moderna, contemporanea, spazi letterari con letture condivise, occasioni da presentare anche a queste nostre nuove generazioni insegnando una forma diversa di dialogo, che non digita i pensieri su una tastiera, ma si confronta (io leggo i miei versi e tu ascolti, io ti ascolto e tu mi leggi i tuoi).

Bisogna alimentare la mente con la musicalità della poesia che, ed è tra le sue doti più straordinarie, insegna la meraviglia. Che, per fortuna nostra, non si è ancora estinta.

Silvia De Cristofaro
Vicecoordinatore Nazionale di redazione/Coordinatrice Centro Italia

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